mercoledì 1 giugno 2011

Dj 2P: “Delivery vibes” (2011 autoproduzione)

L'arte del “turntablism” ovvero fare musica usando i giradischi, che ha molti interpreti che vanno dagli inventori dell' hip hop fino ad artisti d'avanguardia come Scanner o Christian Marclay, prende piede anche in Italia. Andrea Ciaudano, alias Dj 2P, nato a Monza 24 anni fa, ne da un buon esempio col suo primo album autoprodotto “Delivery vibes”. Il disco è salomonicamente diviso in cinque brani strumentali e cinque rappati. Per il mio gusto personale preferisco i brani strumentali, come la traccia di apertura We like guitars o la conclusiva P.A.C., ritmate ma non nel 4/4 house, tracce molto ariose e scorrevoli, con spunti jazzati, come nel downtempo di scuola viennese di inizio millennio.
I break ritmici non insistono sulla cassa e i campioni di voci e tastiere si inseriscono a puntino. Questo non vuol dire che i brani rap siano brutti, anzi, sono anche quelli molto piacevoli, grazie anche all'alternanza di cinque voci (Pino Mc, Clementino, Dre Love, Dj Gruff, Esa) e di italiano, dialetto e inglese. Colpisce in particolare Ogni volta che, col suo testo sarcastico (“ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto”). Negli altri brani il testo va più sul personale che sul sociale, alla ricerca del verso libero e della rima, come in Kerosene. Gli amanti dell'old school apprezzeranno Midnight. Molto eleganti le parti di fiati in California vibes, molto funkeggiante, in Listening ..., che sa di colonna sonora anni '70, mentre in Revolution c'è un campione ritmico che mi riporta, anche se il brano è qualcosa di totalmente diverso, al Lucio Battisti più funky. Dj 2P, che fa parte della crew di Marracash, e collabora col Trio Bobo, progetto jazz-rock di Faso e Meyer, nasce come batterista per poi dedicarsi ai piatti ed ha vinto molte gare di turntablism. Col suo debutto ha realizzato un disco fresco e leggero nel senso positivo del termine (la leggerezza secondo Calvino), che si può consigliare anche a chi non ha nella musica realizzata con piatti campionatori la propria tazza di tè, come direbbe un inglese. È un disco vario, i ritmi non sono ossessivi e e le sonorità sono morbide e pulite. Cool si direbbe in California, quindi perfetto per le torride sere dell'estate che sta arrivando.
Alfredo Sgarlato
Kill Vips (Feat.Clementino)
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