lunedì 30 maggio 2011

LIVE REPORT - "Esben and The Witch", Spazio 211, Torino, 11 maggio 2011

Dicono che siano i nuovi Cocteau Twins, non credeteci, secondo il mio modesto parere non è così. Dal vivo questi tre ragazzi di Brighton sono un’esplosione di energia e ho deciso di andarli a vedere semplicemente perché la voce di lei mi ricorda quella di Bjork e di Beth Gibbons dei Portishead. Non amo sacrificare un gruppo in un genere preciso e gli Esben and The Witch spaziano in quanto a riferimenti sonori, è difficile etichettarli. Loro però si definiscono ‘nightmare-pop’.
A tratti possono ricordare certi gruppi new wave dei primi anni ottanta, ma  vi si trovano anche le atmosfere post rock di band come Mogwai, con echi di Siouxsie and the Banshees, specie nella voce di lei. Insomma, se tendiamo l’orecchio e chiudiamo gli occhi possiamo sentire diverse influenze.Il nome, Esben and The Witch, invece, trae spunto da un’antica favola danese che narra di storie di fate. Dal vivo questi giovinastri sono molto vitali: all’attivo il trio aveva solo un mini album con tre pezzi. Da poco (31 gennaio 2011) è uscito l’album di debutto dal titolo “Violet Cries”, pubblicato per l’etichetta Matador: contiene dieci brani con atmosfere a tratti cupe, esplosioni di luce, sonorità industrial. Alla voce Rachel Davies, una splendida fanciulla che passa tutto il tempo a cantare chinata su sé stessa con i capelli che le coprono il volto: a fine concerto poi scopri che ha un bel visetto! Le atmosfere del concerto come del disco sono incantate, labili, inquiete, a tratti sospese in una dimensione temporale che sembra essersi fermata, per poi ripartire con un soffio, con una voce che sembra arrivi da lontano, dal profondo che lentamente riemerge. Echi di sinfonie che sembrano nenie antiche.
Argirya, il pezzo che apre l’album, inizia con un battito per poi sfociare in un’esplosione caotica. Marching Song è un pezzo drammatico, a tratti ansioso, tormentato. Swans, brano che conclude l’album, suona come un finale del tipo: ‘tutto è bene ciò che finisce bene’. Inizio tormentato e redenzione finale. Non male come esordio, potrebbero stupirci questi baldi giovani. Per gli amanti del genere ... 'nightmare pop'?
Monica Bartolomasi

Violet Cries (2011, Matador) tracklist:
1. Argirya (live 11/05/2011)
2. Marching Song
3. Marine Fields Glow (live 11/05/2011)
4. Light Streams
5. Hexagons IV
6. Chorea
7. Warpath (live 11/05/2011)
8. Battlecry-Mimicry
9. Eumenides
10. Swans

Nessun commento: