![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFO9Xyp9taaBJvJW4JP14jmoYuTiSzxfbC1Qomvq0f34wOjBIBPeF1lAncwXkby96I0QlReWDBwvcE6gcaDiCZmqQac-irKIkNzUq1O1myxl4bdxMC_gLbWevoDiQMUaeViPdXbA/s200/Wild+Flag+Cover.jpeg)
Ormai è ufficiale, il 2011 è stato l’anno del Lo-Fi in stile girly-band per cui non potevamo farci mancare anche il relativo supergruppo! Le Wild Flag annoverano infatti Carrie Brownstein, Janet Weiss, Mary Timony e Rebecca Cole membri rispettivamente di Sleater-Kinney, Helium, The Minders e nascono nel 2010 sull’asse Portland/Olympia. Il disco, un self-titled che esce per la Merge,
preannunciato da un video trailer davvero particolare, è stato registrato in presa diretta con la collaborazione del tecnico del suono Chris Woodhouse e il feeling da live concert ci accompagna per tutto il percorso. Un lavoro che, in tempi in cui siamo bombardati da indie-bands tutte al femminile che usano i feed-back a mò di sega elettrica, ci fa tornare alla mente le bands anni ’90, mescolando in maniera ottimale il punk, il post-hardcore, l’indie rock, il garage e persino dei flash di prog e psychedelia. Nel rispetto delle loro origini, infatti, le ragazze non si distaccano troppo dall’ultimo lavoro delle Sleater Kinney sin dal singolo Romance, con quelle chitarre fuzzy e quel saltellare da un canale all’altro che ricorda molto la fine di un loro brano Let’s call i t love così come Black Tiles, Glass Tambourine e Racehouse potrebbero tranquillamente aver fatto parte dell’ultimo disco delle stesse S-K. La batteria pesta duro e le tre voci si alternano in maniera armoniosa conferendo
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHRXH8csg0nJCCZaoDqO1TJ2vO1kbltdT5mbGX2VDm1Kee1SgTTP71ad6sfjdJn2Ib_ySourjfHlPirTWekazkwP3DsldvriD0GUh0zG1xJF9XOdNJdng6VbHC7dRLDRURDeic1g/s320/WildFlag.jpg)
Ubaldo Tarantino
Merge Records/Wild Flag
Nessun commento:
Posta un commento