lunedì 3 ottobre 2011

SHORT REVIEW - P. G. SIX: “Starry mind” (release date: 5 settembre 2011; Drag City)

I P.G. Six provengono dal cosiddetto 'weird folk: in questo nuovo album si convertono a sonorità più decisamente rock, dopo aver mutato radicalmente la formazione. Se escludiamo Days hang heavy, breve ballata acustica, i brani sono piuttosto lunghi ed articolati. Da una parte l'ispirazione affonda nel rock anni '70, per le melodie, l'uso di tempi medi, le chitarre che si lanciano in duetti o lunghi assoli; bello quello col wah wah zappiano in Talk me down. Dall'altra c'è sentore di post rock, in certi
accordi swinganti, negli stacchi, in qualche passaggio di batteria più arioso in stile tortoisiano. C'è anche il bluesaccio: Wrong side of yesterday. Diciamo che il modello di riferimento potrebbero essere i Wilco, con la loro fusione di tradizionalismo e avanguardia; ma va detto che i chicagoani hanno in Jeff Tweedy un compositore molto più ispirato. Colpisce la somiglianza della voce del cantante Pat Gubler con quella di Cat Stevens. Disco gradevole ma non imprescindibile.
Alfredo Sgarlato

Drag City/P.G.Six


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