venerdì 7 ottobre 2011

SHORT REVIEW - ADAM FREI: “Empty Music Industry” (Release Date: 21 settembre 2011, Seahorse Recording)

Scrivi Adam Frei, ma leggi Afterglow ovvero Dave Timson alla voce e al basso, Alex Cherry alla batteria, Mick Lennard e Alberto Garau alle chitarre. Il combo anglo-italiano prova a voltare pagina e lo fa cambiando nome e, in parte, approccio musicale. Le tessiture armoniche sono debitrici nei confronti di certa wave britannica rock-oriented, le liriche sfiorano il sociale, il politico e in generale le ombre e le luci che si materializzano nell’esistenza umana.

Reminiscenze di U2 e Muse, ma anche certa intensa leggerezza che fu marchio di fabbrica dei seminali Smiths. Sempre in attesa del grande salto, i quattro veterani tardo-wave suonano sempre con spirito ed energia giovanile, con perizia e mestiere degni di lode. Ma questi dieci pur gradevolissimi brani non aggiungono molto al già sentito e alquanto vasto repertorio della band. Persistono in alcune canzoni i legami con certe ampollosità alla Tears for Fears o alla Manic Street Preachers che, invece di far spiccare loro il volo, le zavorrano, riportandole mestamente a terra. Un passo in avanti verso la meta, ma ci vuole un altro piccolo sforzo per attraversare il confine.
Maurizio Galasso

Seahorse Recordings






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