Diciamolo subito, questo nuovo "The Last Summer" del duo di Stoccolma è, nel suo genere, un buon lavoro dalle vocalità rilassanti e beats synth-pop in grado di trasformare una grigia giornata autunnale in un mood positivo ma, certamente, ai non amanti del genere apparirà un disco noioso nella sua ripetitività. Un album che mostra la crescita del gruppo sia in termini di sonorità che di liriche: brani come la tittle track ti lasciano con uno strano senso a metà tra nostalgia e eccitazione facendoci comprendere come sicuramente questo sia un disco a combustione lenta. Certo, poi con brani come Boom dalle atmosfere rave o Want U dallo strano up-tempo iniziale, ci addentriamo in suoni che ci conducono in night clubs dove ragazze dai capelli dei colori più assurdi indossano vestiti scintillanti ma, abbiamo anche un episodio come Forever dove, nei suoi quasi cinque minuti prevalentemente strumentali e dalle tastiere vagamente anni 70 a farci da perfetto intermezzo all’interno del disco, capiamo che i ragazzi hanno potenzialità da esprimere. La stessa Forever ci introduce a Slepless, il brano forse meglio riuscito del disco nella sua voglia di frivolezza e divertimento con un ritmo piacevole da ascoltare. Il disco, mentre aspettiamo l’alba, termina con Nu generation, una traccia rallentata in perfetto chill-out a fare da perfetta chiusura. Ascoltando questo disco viene da pensare che in Svezia oltre alla già nota scena indie-pop ne stia crescendo, grazie ad artisti come Lykke Li, Robyn e gli stessi Lo-Fi-Fnk, anche una elettro-pop di altrettanto buon livello. Ecco infine le istruzioni per l’uso: chiudete gli occhi, immaginatevi in una calda estate ai bordi di una piscina a ballare attorniati da perfetti sconosciuti e avrete in sottofondo la perfetta colonna sonora da ricordare ed ascoltare per allontanare i fantasmi del prossimo freddo inverno.
Ubaldo Tarantino
Popfrenzy Records
The Last Summer
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