domenica 3 luglio 2011

QUARANTENNALE DELLA MORTE DI JIM MORRISON: Doors e Area, Jim Morrison e Demetrio Stratos, un accostamento incauto ma possibile

Il suo essere un grandissimo tra grandi ed anche in considerazione della sua prematura scomparsa fa sì che per Demetrio Stratos si possa valutare un possibile parallelo con la famosa band d'oltreoceano il cui cantante morì appena 8 anni prima. Il danno che fu arrecato agli Area fu in proporzione pari idealmente a quello che si ebbe per i Doors. Jim Morrison ormai sdoganata icona del movimento lisergico californiano sempre impavidamente pronto
ad affrontare con i suoi testi la dolorosa maieutica della propria incoscienza, ovvero a ritualizzare collettivamente i propri incubi e i propri turbamenti infantili, implode esausto sotto il peso dei suoi abusi in esilio volontario; immerso nella vasca da bagno del suo appartamento parigino. L’immagine è quella classica di uno yankee imbolsito dall’alcol che dimostra molti anni in più dei suoi effettivi, il ricordo per milioni di californiani, ormai ultrasessantenni, sarà eternamente quello però di una perla scaturente dalla rara commistione tra blues ed elementi archetipali della cultura sciamanica nativo americana: (Spirit Dancer - Native American Interpretive Dance), come nel caso di Leadbelly o Jimi Hendrix (Indian song) o dei Doors stessi nel famoso postumo, musicando la stupenda Awake (con un ottimo Robbie Krieger)

An American Poet 1943 - 1971.
Awake.

Shake dreams for your hair
My pretty child, my sweet one.
Choose the day
And choose the sign of your day,
The day's divinity.
First thing you see.

A vast radiant beach
And a cool jeweled moon.
Couples naked race down
By its quiet side,
And we laugh like
Soft mad children
Smug in the wooly
Cotton brains of infancy.

The music and voices
Are all around us.

Choose they croon
The ancient ones,
The time has come again.
Choose now they croon
Beneath the moon
Beside an ancient lake.
Enter again the sweet forest.
Enter the hot dream
Come with us.
Everything is broken up
And dances.

Indians scattered on
Dawn's highway bleeding,
Ghosts crowd the young child's
Fragile egg-shell mind.


L’incontro è un elemento determinante ed ascetico, la guida spirituale interiore diventa una necessità assoluta ed imprescindibile (PEYOTE TRIP - Part II). L’immaginario desertico di Joshua Tree è dicotomico rispetto al resto e diventa un limbo accogliente per lo svolgimento indisturbato del rito lisergico (Jim Morrison's Film "HWY" 1/8). La figura di Stratos di contro ebbe un’impronta più lirica e deliziosamente delirante deformando i tratti del suo viso nello sforzo di armonizzazione per la sua ricerca estrema sullo strumento voce. La sua morte ha più il sapore che ci sia stato strappato ingiustamente ed improvvisamente dagli dei che da una malattia incurabile, anzichè, come nel caso di Morrison, da un fatto accidentale in un momento di oblio assolutamente inevitabile e necessario per coerenza. In ultima istanza il leader dei Doors invoca la fine come rifugio dal peso della propria esistenza e dall'incapacità di gestire un universo tanto effimero quanto necessario a traghettarlo verso la percezione di immaginari affascinanti benchè deformi. Stratos in effetti non dimostrò mai un senso di colpa ancestrale come Morrison e visse in un contesto sociale fertile ed unico di un'Italia che non tornerà mai più. Grandi ideali e grandi scenari. Scoprire la sua arte apre uno scenario unico e mai decadente (Area Internazionale Concerto Teatro Uomo)
La sua è l’energia di una stella che brilla, di una cometa tutta italiana ad oggi malamente ricordata perchè al di fuori del sistema massificato proprio per l'originalità dei suoi retaggi culturali. Il suo grande merito resterà quello di non aver mai indossato le vesti di scheggia impazzita con una finale preconizzato dal sistema come nel caso di Morrison. Potrebbe essere stupefacente come le tematiche edipiche trattate nel testo di Acrostico in Memoria di Laio si possano associare a quelle del testo di The End o ancora di come la descrizione del viaggio in Consapevolezza possa essere accostata a Crystal Ship. Ma è senz'altro maggiormente stupefacente osservare l'energia che i fonemi complessi di Stratos propagano nel ripercorrere e rinnovare i passi di un'artista censurato come Artaud o nella ripetizione del famoso pattern dello scioglilingua greco. Quest'ultimo va inteso non come mero gioco ma come via ad una respirazione diaframmatica per raggiungere alti livelli meditazione tramite sollecitazione del nervo simpatico. Provate voi stessi, bastano 20 minuti filati ripetendo una semplice filastrocca di poche parole per avere i primi capogiri e difficoltà di ortostasi. La tecnica consisteva nel ripetere 30 parole (una enormità per uno scioglilingua) in 3 secondi e mezzo fino a 4 ore di durata complessiva: lascio ben immaginare.


Di contro Morrison si affida alla potenza devastante di Bertold Brecht o di Kerouac che però porta dentro di sè un destino segnato dall'autodistruzione sistematica ed indotta da un disagio costantemente presente nell'America del consumismo più sfrenato, dell'apartheid e in generale dalle stridenti contraddizioni dei sixties. (Cult Book - On the road - Jack Kerouac). Forse un parallelo un po’ criptico ma che comunque ci svela due viatici accomunati dalla prematura scomparsa del leader delle due band.
Il viaggio è comunque l’unico elemento determinante in un divenire parmenideo. Avere una strada da percorrere, poco importa la destinazione, quello che importa è che un dio mostri il suo volto. Ogni singola track di entrambi i gruppi è sempre rivelatrice di questo percorso interiore che anela al cambiamento della personalità di chi ascolta e di chi la crea ed alla crescita interiore di un feedback opportuno. Non per niente i live di entrambi i gruppi erano momenti di incontro e rito collettivo profondo e dalle conseguenze inaspettate. Di base la musica come cultura richiede però principalmente un dazio da pagare per chi la crea. Ed in entrambi i casi fu molto alto. Probabilmente la figura di Morrison ha una coerenza con la sua fine che lo stesso ancora in vita ritualizzava avidamente. Si tratta di un cerchio che si chiude in modo preannunciato e si riapre ciclicamente dall'ascoltatore necessitato a trovarsi in un sistema se vogliamo già preconfezionato. In una prospettiva di rievocazione a quarant'anni dalla sua morte ripartirà una maratona nostalgica verso lo struggimento definitivo ma mai iconoclasta. Insomma davvero un eccezionale esempio di merchandising. Ricordo in proposito una copertina di Rolling Stone su Jim Morrison. La sua foto a torso nudo, rigido ed imbambolato, e poi di seguito "He's young, He's sexy,He's died". Demetrio Stratos rappresenta la nemesi certa di questo approccio consumistico e decadente. L'ultima parola resta all'ascoltatore che è costretto a contribuire fervidamente all'ascolto che sedimenta su diversi livelli. Potremmo definirlo un cerchio sempre aperto da espandere con molteplici e sorprendenti spunti. L'eco dei suoi ruggiti criptomelodici e delle sue modulazioni diaframmatiche stupefacenti lo troviamo a volte nella migliore Diamanda Galas (My world is empty without you)
Alessandro Corso

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