mercoledì 15 dicembre 2010

SORROWS: “Bad Times, Good Times” (Bomp! Records/Goodfellas, 2010)

Sono un gruppo che non ha goduto di grandissima notorietà i Sorrows. Non parliamo certo di The Sorrows (con l'articolo) beat di Don Maughn/Fardon, al contrario molto noti, soprattutto in Italia, ma del gruppo power pop che nasce nel 1977 dalle ceneri dei beatlesiani Poppees di Arthur Alexander. Il loro genere ha comunque molti legami con i Sixties, dato che power pop – lo ricordiamo – è la definizione coniata da Pete Townshend per descrivere la musica degli Who degli esordi, quella cioè del loro periodo mod.
Il punto di partenza del power pop sono infatti i Beatles e le sonorità assimilabili al loro stile, in particolare quindi il Merseybeat, ovvero il filone più melodico del beat, tipico della scena inglese, sulle quali si innestano però riff di chitarra secchi e potenti e una ritmica più decisa.
I Sorrows incarnano il genere alla perfezione. Nella loro carriera hanno inciso alcuni singoli per la Bomp! e due album per la CBS, “Teenage Heartbreak” nel 1980 e “Love Too Late” nel 1981. Le tracce del primo sono ora riproposte nell'album “Bad Times Good Times” ma in versioni alternative, di certo precedenti all'uscita del primo lavoro dato che sono raccolte dalla Bomp!
La qualità dei brani è però davvero notevole tanto da non far minimamente sospettare che si tratti di alternate tracks. L'album, uscito in CD e in vinile rosso in edizione limitata, con l'aggiunta di due demo inedite e due registrazioni live (tra cui una energica e personale versione di Off the Hook dei Rolling Stones) è di piacevole ascolto e alterna brani più melodici, ma sempre caratterizzati dall'inserimento di chitarre rock piuttosto hard, quali She Comes and Goes, Silver Cloud o la bella Can't Go Back dai richiami Northern soul, a brani più potenti e ritmati, a cominciare dalla title track che apre il disco con un altro riferimento ad una canzone degli Stones, anche se questa volta solo per il titolo, per proseguire con pezzi davvero accattivanti come Can't You Tell A Lie, I Don't Like It Like That o la kinksiana All You Gotta Say.
Un bell'ascolto nel complesso per chi ama il power pop e per chi apprezza i suoni sixties più morbidi (ma non troppo), e comunque l'occasione per riscoprire un gruppo ingiustamente rimasto nell'ombra, operazione a cui ci ha ormai abituati la storica etichetta di Greg Shaw.

Rossana Morriello

Bad Times Good Times (album promo trailer)
Teenage Heartbreak
Bad Times Good Times
Television (live)

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