sabato 12 novembre 2011

CULT RECORDS - SAM GOPAL: “Escalator” (1969, Stable Records)

Una delle icone più influenti e poliedriche che il rock and roll abbia mai partorito: all'anagrafe Ian Fraser Kilmister, classe 1945, conosciuto poi come Lemmy Motorhead è senz'altro un'esempio concreto di veterano del rock, il nonno di un genere sempreverde, soprattutto per la sua grande creatività che non si è limitata alla band che l'ha portato al successo. Cresciuto con il blues canonico e la prima ondata r'n'r, inizia ad esprimere la sua vena artistica abbracciando le vibrazioni della chitarra, sfornando con la sua prima band, i Rocking Vicars alcuni rarissimi 45 giri nella metà degli anni 60's: goliardico e fanciullesco beat inglese che segue per lo più la corrente delle covers, cosa diffusissima all'epoca. Fu roadie del maestro delle prime deflagrazioni wah wah, Jimi Hendrix, impersonificando il classico stereotipo di freak anarchico, un hippie lontano anni luce dalle detonazioni sonore di fine anni 70. Dopo l'effimera avventura beat, in piena estasi psichedelica, nel 1968 l'incontro con Sam Gopal, un percussionista anglo indiano, precedentemente conosciuto come Sam Gopal's Dream, un invasato dalle spore lisergiche hippie. Sam Gopal era nato in Malesia e suonava le tabla dall'età di sette anni: avrebbero sostituito la batteria in "Escalator".
Il 28 Aprile 1967 la sua prima band, Sam Gopal's Dream aveva suonato al The 14 Hour Technicolor Dream, evento underground organizzato dall'International Times all'Alexandra Palace. La line-up consisteva in Sam Gopal alle tabla, Mick Hutchinson alla chitarra e Pete Sears al basso ed organo. Le altre bands che parteciparono all'importante manifestazione furono Pink Floyd, The Pretty Things, Savoy Brown, The Crazy World of Arthur Brown, Soft Machine ed i Move. Sam Gopal's Dream suonò anche all'UFO Club, The Electric Garden a Covent Garden, The Roundhouse ed Happening 44. Si esibirono a Natale al The Christmas on Earth Show all'Olympia in Londra con i Traffic, Jimi Hendrix ed i Pink Floyd. Jimi Hendrix ebbe la ventura di suonare con gli originari Sam Gopal Dream anche al London's Speakeasy Club. Dopo lo scioglimento di S.G.D. il percussionista mise su la nuova formazione: la leggenda narra che la band, praticamente improvvisata, composta da un bassista, Phil Duke, un chitarrista, Roger D'Elia, Lemmy chitarra ritmica e Sam alle tablas e percussioni, registrò “Escalator” in una notte sola, sotto effetto di metedrina. Il disco uscì nei primi mesi del 1969 per una piccola leggendaria etichetta, la Stable Records, artefice di pubblicazioni per artisti come i Deviants ed i meno conosciuti NSU: un'album quasi totalmente composto da Lemmy, una mistura freakedelica dal sapore etnico (per via delle tablas in particolare), spolverato con tanto fuzz chitarristico e wah wah in un'assetto folk con origami proto heavy.

“Escalator” si snoda in un grezzume sublime: il suono era sotto gli standard di registrazione già all'epoca, ma questo ha conferito una bellezza e purezza quasi palpabile a questo disco meraviglioso. The Sky Is Burning si staglia dopo un temporale: Lemmy sembra rievocare le sofferenze blues
di un Clapton, malinconia completa che sussurra ai sogni un paesaggio autunnale. The Dark Lord sfoggia affreschi proto heavy, ma l'architettura creata dalle percussioni vive di un animo sognante: il caro Kilmister è quasi irriconoscibile, la sua voce è qualcosa d'inaspettato, ancora una volta figlia dei Cream, ma torturata, in agonia, lamentosa, pervasa di dolce tristezza. Tutto si muove più o meno su queste coordinate annoverando anche covers: fra tutte quella di Donovan, The season of The witch, una meraviglia. Sam Gopal, questa meravigliosa ed essenziale band, conoscerà solo questo episodio, oltre al singolo "Horse/Back Door Man": “Escalator” non sarà mai più bissato. Lemmy approderà ad una sconosciuta band chiamata Opal Butterfly, e successivamente all’ infinito space rock degli Hawkwind, infine materializzerà nel 1975 il rock marcio dei Motorhead.

Marco Venturini

Sam Gopal
Sam Gopal

SAM GOPAL line-up:
Sam Gopal: tabla, percussion
Ian Willis (Lemmy Kilmister): vocals, lead & rhythm guitar
Roger D'Elia: guitars
Phil Duke: Bass guitar

"ESCALATOR" tracklist:
Side 1
"Cold Embrace"
"The Dark Lord"
"The Sky is Burning"
"You're Alone Now"
"Grass" (Ian Willis)
"It's Only Love" (Ian Willis)
Side 2
"Escalator" (Ian Willis)
"Angry Faces"
"Midsummer Night's Dream" (Davidson)
"Season of the Witch" (Donovan Leitch)
"Yesterlove" (Ian Willis)



MUSICAL BOOK REVIEWS - “Io e i CCCP: una storia fotografica e orale” di Umberto Negri, con la cura di E. “Gomma” Guarneri (2011, Shake Edizioni)

C'è tanta gente che a un certo punto della sua vita rinnega il proprio passato, più o meno alternativo che sia, e si allontana da tutto ciò che ne ha fatto parte. Non ho mai capito come ciò si possa fare senza restare “mutilati” di una parte di sé stessi poiché tutti noi siamo come siamo oggi anche in virtù di ciò che siamo stati in passato. Per questo mi è piaciuta molto la frase con cui Umberto Negri introduce il libro da lui scritto, e curato da E. “Gomma” Guarneri, “Io e i CCCP. Una storia fotografica e orale”

venerdì 11 novembre 2011

MOD CULTURE - THE BIRDS: “The Collector’s guide to Rare British BIRDS” (1999, Deram, Decca)


Contents
All their singles,
the first demos,
unreleased recordings,
alternate versions
& backing tracks


ROLY PORTER: “Aftertime” (release date: 19 settembre 2011, Subtext Recordings/Goodfellas)

# Consigliato da DISTORSIONI. Angoscia meccanica di terzo millennio inoltrato

I Vex'd sono un duo di Bristol che nel 2005 con “Degenerate” e nel 2010 con “Cloud Seed” hanno ampliato i confini del dubstep, contaminandolo con suggestioni apocalittiche e nebulosità post-atomiche. Rotto il sodalizio Vex'd, Jamie 'Kuedo' e Roly Porter hanno dato vita nel 2011 a progetti solisti completamente divergenti:

BACKWORLD: "Come The Bells" (release date 11 giugno 2011: Discalcula)

# Vivamente consigliato da DISTORSIONI

Dopo quattro lunghi anni di silenzio ritorna Joseph Budenholzer, alias Backworld, cresciuto nelle religiose tradizioni rurali del Nebraska, ma qui il boss c'entra come il cavolo a merenda. Con una profonda passione per il folk inglese, la psichedelia ed il misticismo cristiano fonda la sua creatura nel 1993, regalandoci 4 album

MARIA MINERVA: “Tallinn At Dawn” (2011 cass. Not Not Fun) “Noble Savage" (2011 12” Not Not Fun/100% S.Silk) “Cabaret Cixous” (29 Agosto 2011 N.N.Fun)

Prima del dissolvimento della gloriosa Unione Sovietica, dall'Estonia arrivavano sostanzialmente solo prodigiosi giocatori di basket dal cognome impronunciabile. Non facendo parte della folla inneggiante all'avvenuta liberazione del mondo dall'oppressione comunista, e nemmeno un grosso appassionato di pallacanestro, nessun segnale interessante mi è più provenuto da quelle lontane lande, fino a quando ho incocciato nella prolifica signorina Maria Juur, in arte Maria Minerva (la dea romana che inventò la musica),

PORTUGAL THE MAN: “In the mountain, in the cloud” (Release Date: 19 Luglio 2011, Atlantic)

I Portugal the Man sono una band in giro da circa una decina d'anni, nata in una città dell'Alaska che si chiama Vassilla e oggi trasferitisi in blocco a Portland, nell'Oregon, che dopo gli esordi trascorsi nel mondo delle etichette indipendenti, dal 2010 ha avuto l'onore di approdare alla prestigiosa e storica Atlantic Records. E, purtroppo, tutte queste cose le dobbiamo scoprire da soli perchè il bellissimo, curatissimo, coloratissimo sito ufficiale della band, ricco di foto, di video,

giovedì 10 novembre 2011

DIAMONDS - CRAZY WORLD OF ARTHUR BROWN: “Crazy world of Arthur Brown” (Release Date: 1968, Polydor)

La produzione psichedelica degli anni sessanta é sempre stupefacente: “Crazy world of Arthur Brown” è un altro classico di creatività bizzarra, una delizia partorita dalla mente di un freak inglese che per un breve periodo riuscì a cavalcare l’onda del successo e i primi posti delle classifiche britanniche. Arthur Brown diventò famoso per gli eccentrici spettacoli pirotecnici, che proponeva

FJORDNE: “Charles Rendition” (release date: 19 luglio 2011, Kitchen.Label)

# Prudentemente consigliato da DISTORSIONI

Vi sono musicisti che traggono ispirazione dal cinema, altri (in misura notevolmente minore) dalla letteratura. Fjordne è certamente uno di questi. Nel 2009 con "The Setting Sun" ha condiviso le inquietudini del grande romanziere Osamu Dazai, che nel 1947 descriveva la decadenza spirituale del Giappone del primo dopoguerra,

JONATHAN WILSON “Gentle Spirit” (13 settembre 2011, Bella Union)

# Consigliato da DISTORSIONI

Esordire a 37 anni non è usuale nel mondo del rock, ma Jonathan Wilson lo fa dopo una carriera di produttore e musicista che lo ha visto lavorare a fianco di nomi illustri come Elvis Costello, Jackson Browne, Wilco, Bonnie Prince Billy, Erikah Badu, Jonathan Rice, Andy Cubic, Chris Robinson: alcuni di loro li ritroviamo fra i molti collaboratori in questo bellissimo “Gentle Spirit”.

TRANS VZ: “Progress/Regress” (2010, To Lose La Track)

Scanzonato è in assoluto l'aggettivo che più di frequente sovviene durante l'ascolto di "Progress - Regress", il primo full length dei Trans Vz, power trio ternano prodotto da To Lose La Track. La lezione di base è quella del post-punk contemporaneo, che rielabora in maniera godibile una varietà di influenze tutte più o meno collocabili fra gli anni '70 e gli anni '80, in un arco stilistico che va dal folk al punk pescando a piene mani da tutte le sfumature intermedie,

EVELINE: "αω" (Release Date: 25 marzo 2011, Sonic Vista (Uk) - Urtovox (Ita) - Locomotiv Records (Ita) - Borowca Music (De/Pi)

# Consigliato da DISTORSIONI

Correva l'anno 2005 quando prese forma e vita il progetto Eveline, splendido ensemble musicale nato in quel di Bologna, anche se già attivo da inizio secolo, quando aveva registrato un paio di ep autoprodotti, persi e dimenticati nel limbo dell'underground indie. E' con immenso piacere che sottolineo la provenienza geografica dei quattro Eveline,

mercoledì 9 novembre 2011

THE INSOMNIACS: “Just enjoy it!” (Release Date: 25 Gennaio 2011, Blood Red Vinyl & Discs)

# Super consigliato da DISTORSIONI

Formati e guidati da sempre per due terzi dai fratelli Wojciechowski, David (bass) e Robert (guitar), gli Insomniacs, originari del New Jersey, possono essere considerati dei veterani dell’ambiente ‘garage’ internazionale: allo scoccare del 2012 saranno ormai vent’anni che sono in giro con il loro garage splendidamente irrorato di furia mod. Dopo aver debuttato nel 1992 su Umbrella Records

MIKAL CRONIN: “Mikal Cronin” (Release date: 20 settembre 2011, Trouble In Mind Records)

# Consigliato da DISTORSIONI

Molto probabilmente il nome Mikal Cronin non vi dirà molto. Ma sono più che convinto che dopo aver ascoltato il suo disco di esordio di Mikal Cronin saprete tanto. Dopo aver collaborato più volte con l'amico Ty Segall (che non solo gli produce il disco ma suona la batteria in alcune delle tracce) e suonato il basso nei Monnhearts,

COLDPLAY: “Mylo Xyloto” (Release Date: 24 ottobre 2011, EMI)

# Sconsigliato da DISTORSIONI

Il nuovo album dei Coldplay, “Mylo Xiloto”, uscito lo scorso 24 ottobre, potrebbe essere l’ultimo della carriera della band. E’ questo quanto ha dichiarato il leader Chris Martin, parlando al Mail on Sunday: “Abbiamo messa così tanta energia e tempo in questo disco che non riesco ad immaginarne un altro. Questo effettivamente potrebbe essere il nostro ultimo disco.

RORY GALLAGHER: “Notes from San Francisco” (2 CD, Release Date: 6 Giugno 2011, Sony – 17 Maggio 2011, Eagle Rock)

# Consigliatissimo da DISTORSIONI
‘Nel novembre 1977, dopo aver completato un tour mondiale di sei mesi, Rory Gallagher e la sua band volò dal suo ultimo show in Giappone a San Francisco per iniziare a lavorare ad un nuovo album, con il famoso produttore americano Elliot Mazer (“Harvest” Neil Young, “Cheap Thrills” Janis Joplin,

martedì 8 novembre 2011

J.G. THIRLWELL (Foetus, Clint Ruin, Wiseblood, Steroid Maximum, Manorexia): "Benvenuti all’inferno!"

E’ molto difficile scrivere qualcosa di concreto su questo artista senza rischiare di scivolare nel banale o nella sterile celebrazione di tanto genio; volendo fare un paragone è come si volessimo esaltare la bellezza di un VanGogh, è inutile descriverlo bisogna solo assorbirne l’essenza. J.G. Thirlwell è, se mi permettete l’azzardo, il VanGogh dell’Industrial ed è quindi con un certo timore reverenziale

MUSICAL BOOK REVIEWS: “Un sentiero verso le stelle. Sulla strada con Bob Dylan” di Paolo Vites (Pacini Edit., 18 maggio 2011, pagg. 205)

Nel Bel Paese chi conosce bene Bob Dylan conosce altrettanto bene Paolo Vites. Il legame che tiene uniti il più grande e influente cantautore di tutti i tempi e l’autore di questo nuovo, splendido libro è strettissimo e ha un qualcosa di magico che risale a tanti anni fa. Paolo Vites anzitutto è un fan di Bob Dylan (oltre che della buona musica), e poi è uno dei maggiori esperti viventi in materia dylaniana. Il fatto che sia un fan però non gli ha mai impedito di essere anche critico

lunedì 7 novembre 2011

SPECIAL - LOU REED & METALLICA : “Lulu” (release date: 31 ottobre 2011, W.B., Vertigo)

# Prudentemente consigliato da DISTORSIONI

Le dimensioni soniche
Lou Reed è invaghito da sempre del rock, della sua quintessenza prettamente chitarristica, non è un mistero: tutti gli elementi della dimensione sonica dell’icona ‘chitarra’, distorsione, feedback, rumore hanno esercitato ed esercitano ancora su di lui un fascino assolutamente totale, sin dai primi due album dei Velvet Underground; episodi come Run run run, European son, I heard

domenica 6 novembre 2011

RY COODER: " Pull Up Some Dust & Sit Down" (release date: 29 agosto 2011,Nonesuch)

# Consigliatissimo da DISTORSIONI

E così anche lo stagionato Ry Cooder, classe 47', da Santa Monica, dopo una vita passata ad esplorare tutti i generi musicali possibili ed immaginabili, ritorna a noi con l'ennesimo lavoro di studio, "Pull up some dust & sit down", dopo la precedente trilogia del decennio zero dedicata alla sua terra d'origine, con vertice in "Chavez Ravine" (2005),nel quale si esibiva in un ottimo spagnolo.

PRIMAL SCREAM and MC 5: "Music from the film 'Black To Comm'" (Release Date 3 DVD: 7 Novembre 2011, Vynil,LP: 2000, Easy Action)

# Consigliato da DISTORSIONI
Vinile rosso ed etichetta ispirata alla grafica delle etichette Atlantic: già mi piace. Perché un conto è scoparsi una bella fica, anzi due. Ma un conto è scoparsi una-bella-fica-anzi-due vestita come si deve. E chi se ne frega se quella u-b-f-a-d non ha più venti anni. Su un palco si muove ancora come si deve e sul piatto del tuo giradischi fa ancora la sua porchissima figura, alla faccia di tante facilotte puttanelle da classi-fica.

BONNIE “PRINCE” BILLY: “Wolfroy goes to town” (release date: 4 novembre 2011, Domino/Drag city)

# Consigliato da DISTORSIONI

Palace, Palace Songs, Palace Brothers, Will Oldham, Bonnie Prince Billy: c’é davvero di che perdere il filo di arianna tra i tanti monikers adottati, se si scandaglia la discografia del songwriter nato a Louisville, Kentucky, principale rappresentante sin dai suoi esordi negli anni ’90 del cosiddetto anti-folk, insieme a Bill Callahan degli Smog. Nutrita discografia quella delle suddette sigle,

BOB DYLAN: “Pure Dylan: An Intimate Look at Bob Dylan” (release date: 1° novembre 2011, Columbia, Sony Music)

# Vivamente consigliato da DISTORSIONI

‘Oh no! Not another Bob Dylan record!‘ potrebbe essere il commento di qualcuno, leggendo di questa ennesima compilation del menestrello di Duluth, parafrasando involontariamente un simpatico gruppo Facebook in piedi da un pò di tempo. E tutti i torti non li avrebbe, soprattutto se si dovesse trattare di un fan incallito di Dylan completista,

LIVE REPORT: An evening with DAVID CROSBY AND GRAHAM NASH" (30 ottobre 2011, Teatro Smeraldo, Milano)

Chi c’era ha intuito dalle prime magiche note di Eight miles high che stava partecipando a un evento destinato a incidersi indelebile nella mente e nell’anima. David Crosby e Graham Nash trafiggono il cuore degli astanti con una triade da sogno che affianca Wasted on the way e Long time gone al già citato capolavoro dell’epopea Byrds.

BOOK REVIEWS: "The New Rockstar Philosophy" di Hoover/Voyno (2011, NdA)

Forse non è esattamente una Bibbia come invece affermato nell'appassionata introduzione di Manuel Agnelli (Afterhours). Sicuramente però "The New Rockstar Philosophy" si pone come una vera e propria guida per i musicisti che vogliono confrontarsi con l'industria musicale. Il libro nasce come sintesi delle esperienze raccolte nel blog omonimo (continuamente aggiornato)