per chi come il sottoscritto ha apprezzato il Josh Pearson del disco sopra citato: 5 tracce di netta ispirazione religiosa, ma non sta qui l'inganno, cinque tediosissime nenie ottime per mettere i bambini a nanna. Se in Last of the Country Gentlemen la dilatazione delle song era anche accompagnata da certe melodie al confine con la psichedelica - termine intendiamoci sempre da prendere con cautela - veri e propri deliri vocali fatti canzoni, qui si può parlare tranquillamente di cantilene interminabili con testi quantomeno imbarazzanti e titoli che parlano di angeli che volano in alto, della piccola città di Betlemme, di notti silenziose e sante, ho detto tutto. Già nello splendido disco precedente si parlava di amore, fede e redenzione, di vedere la luce divina o di navigare nell'oscurità, ma adesso francamente è un pò troppo: mi sembra quantomeno una forzatura insistere su questi temi, a scapito della buona qualità delle musica stessa. Mr Pearson ma che ci combini? Riprenditi alla svelta, ti aspettiamo, magari di nuovo tra dieci anni, l'importante è non ricadere più in simili scivoloni artistici: ora mi vado a riascoltare i tuoi Lift to Experience, per stasarmi le orecchie.
Ricardo Martillos
Josh T.Pearson/Rough Trade Christmas Bonus EP
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