mercoledì 28 dicembre 2011

LIVE REPORT – “HellEktro Christmas Fest”: Hocico + The First Black Pope + Ira-K Organization e Fockewulf 190 (23 Dicembre 2011, Zoe Club, Milano)

E’ così giunta l’ultima data del mio “Dark Tour” che arrivato alla anti-vigilia mi vede di nuovo allo Zoe (locale “di genere” cui mi sto piacevolmente abituando anche solo per l’acustica davvero ottima se poi paragonata alla media dei locali Milanesi) per l’HellEktro Christmas Fest dove il nome è già tutto un programma! Arriviamo intorno alle 22 ed il locale è ancora semi vuoto quando inizia il set di Ira-K Organization (in teoria, da programma prima avrebbero dovuto suonare i Virtual Cage ma, onestamente me li sono persi) artista Italiano, in perfetta divisa d’ordinanza con tanto di maschera anti-gas che terrà per tutta la durata della sua performance, solitario pilota alle macchine di un sound elektro dance strumentale ma, a tratti davvero efficace, in particolare nei groove di batteria sparati a mo’ di missili sul pubblico presente per una risultante ritmata, ballabile e non noiosa. Parte interessante quindi, che dura una mezz’ora e che si chiude con l’entrata all’interno del suo set, per un paio di brani finali, dei membri dei Fockewulf 190 (nome preso da un modello di caccia-torpediniere tedesco utilizzato durante la seconda guerra mondiale) storica band Italiana del genere elettronico di ispirazione Kraftwerk nata nel lontano 1980 e riformatasi un paio di anni fa portavoce di un synth-pop con venature dark di buona fattura. Sono quasi le 23 e, mentre il locale va riempiendosi, inizia il set dei The First Black Pope, band Padovana e nome di cui avevo già avuto modo di leggere pareri positivi su alcune riviste e che ero, effettivamente, curioso di sentire. La formazione a tre (cantante, batteria e tastiere) dal look in pieno stile post apocalittico parte subito con un set molto aggressivo fatto di sonorità EBM ed Harsh vorticose dall’atmosfera quasi malsana grazie anche al cantato filtrato ad effetto “lancinante” del cantante.
I rimandi sono chiaramente proprio al gruppo che seguirà anche se non manca una certa originalità alla loro proposta. Certo però, almeno a parere personale, il set stenta un po’ a decollare per avere una decisa sferzata positiva solamente negli ultimi tre brani. Veloce cambio palco e siamo alle 23.30 quando arrivano, preceduti da un intro fatto di video proiettati sullo sfondo dalle atmosfere inquietanti, horror-splatter, i veri protagonisti assoluti della serata, i messicani Hocico.

La band dei cugini Erk Aircrag (testi e voce) e Rasco Agroyam (Synth e programmazione) non ha bisogno di particolari presentazioni. E’ una delle massime esponenti da almeno quindi anni del movimento EBM e questa sera il loro set attingerà molto dal loro nuovo lavoro appena pubblicato, il live “Blood on the Red Square” ma anche da cose più vecchie ripescate ed a richiesta del pubblico. Il concerto parte subito forte ed il duo, in particolare Erk, non si risparmia nel saltare avanti e indietro da un palco non enorme ma che permette comunque al nostro di coinvolgere il pubblico presente (che nel frattempo ha riempito il locale) guardandoti dritto negli occhi e proponendo un set aggressivo e di alto impatto ma, al tempo stesso, ballabile e coinvolgente proprio come nelle aspettative del gruppo che si propone, con la loro musica ed i loro live, di tirar fuori dal pubblico quelle emozioni represse e metterlo a confronto con la loro parte più nascosta fatta di deliri poetici, acuti EBM/Techno che sono in grado di ribaltarti dal tuo altarino, la stessa dal quale Rasco tira fuori con le sue tastiere un suono dritto e potente. Brani come, Dog eat dog, Bite me, Instinctints of perversion sono davvero hits da dancefloor di genere che riescono ad essere molto incisive anche live, così come un po’ tutta la scaletta che vede una dozzina di brani in cui i nostri non si risparmiano e danno davvero il massimo dall’inizio alla fine, indipendentemente dal fatto che il locale non sia uno spazio enorme. La soddisfazione del pubblico è notevole, tanto da richiamare i due a gran voce per gli ultimi due bis che fanno terminare il concerto intorno all’ una. L’evento continua con DJ Set ma l’età e un’influenza alle porte non mi consentono di andare oltre per una serata davvero bella e coinvolgente in puro spirito “divertimento” (sicuramente la serata che mi ha visto ballare di più ultimamente) per il quale è bastato lasciarsi prendere dal ritmo e dall’ atmosfera circostante.

Per chi non fosse un particolare conoscitore/amante del genere posso dire che c'è un'intersezione non banale e non svilente tra la cultura goth e quella techno, dovuta, ad esempio, ad alcune radici comuni (vedasi i Kraftwerk ed in generale la musica elettronica Tedesca dei primi anni ‘80) e ad alcuni comuni denominatori quali punk, cyberpunk, industrial, od a successivi incroci culturali che sono riusciti a racchiudere elementi anche molto diversi tra loro (almeno apparentemente ), dalla New Wave alla Techno, dal folk medioevale al fetish o dal manga al punk e così via. E’un po’ quello che mi è capitato di attraversare in questa quaterna di concerti del mese di dicembre, influenze diverse che portano anche pubblico eterogeneo ad unirsi sotto emozioni e sensazioni comuni, e questo va sicuramente a favore di una cultura che in Italia, al contrario di altri paesi (ad esempio la Germania) mi sembra ancora troppo ghettizzata.

Ubaldo Tarantino
Video di Ubaldo Tarantino
Foto di Viola Violetta


2 commenti:

Dj Tot en Tanz ha detto...

L'Organizzazione ringrazia ancora tutti i presenti per l'ottima serata!

Grazie anche per la recensione!
;)

wally boffoli ha detto...

grazie a te!
wally boffoli