Peter Greenberg, ex chitarrista della primissima formazione dei DMZ: è lui prima di tutto che bisogna ringraziare per questa provvidenziale release della benemerita etichetta punk-garagista spagnola Munster. Peter pare abbia ritrovato, mentre metteva ordine nel suo garage, dei vecchi ed ormai impolverati nastri registrati dalla sua vecchia band, guidata dal carismatico Jeff “Mono Mann” Conolly,
presso una stazione radio di Boston in quella ‘teenage wasteland’ che fu il 1976 (Lindsay Hutton, liner notes): come a dire i DMZ colti nella loro fase embrionale e più incazzata. La Munster ha avuto la bella ‘pensata’ di pubblicarli, ripuliti, su vinile contemporaneamente e separatamente ad un “Live At Cantones, Boston 1982” dei Lyres - l’altro combo fondato da Jeff Conolly dopo che i DMZ si dissolsero nel 1978 – sempre su vinile. I due preziosi reperti sono stati poi molto opportunamente riuniti dalla Munster in un unico cd. “Cerco solo di fare qualcosa che suoni bene e forte. Nessun messaggio. Vogliamo che la gente balli. La musica viene prima di tutto, poi ci aggiungiamo le parole. Non abbiamo nulla da dire. Non cerchiamo di fare nulla di rivoluzionario”: sono parole di Mono Mann risalenti a quando questi nastri furono registrati; la dicono lunga sulla filosofia nichilista e punkoide di questa band che metteva a soqquadro i rock clubs bostoniani come - soprattutto – il Rat (dove venne registrato all’epoca un prezioso doppio vinile “Live at the Rat, Rat Records, 1976”, che vedeva riuniti, oltre i DMZ, altre glorie rock cittadine come Thundertrain, Willie Loco Alexander & The Boom Boom Band, Real Kids, Infliktors) nello stesso istante in cui in Inghilterra si registrava molto più platealmente il boom del punk.
I 12 brani, registrati tra il marzo e l’estate del 1976 presso la stazione radio di WTBS di Cambridge, Massachusetts e gli Intermedia Studio di Boston suonano tremendamente nitidi e grintosi: le numerose covers (metà) della scaletta mostrano una band devota sfacciatamente – oltre che ai prime movers garage-punk del northwest Sonics e Wailers (Cinderella, Out Of Our Tree, Hang Up) ai gruppi della British Invasion: Kinks (Til the end of the day), Dave Clark Five (Glad all over), Rolling Stones (Heart of stone, eccezionale, più selvaggia dell’originale) sino ad una Somebody’s gonna get their head kicked in tonight del pioniere blues inglese Jeremy Spencer. Non dimenticano comunque i cinque di omaggiare Flamin’ Groovies (Teenage Head) Stooges (Search and destroy) e Chocolate Watch Band (Are you gonna be there?). L’apice della crudezza comunque si trova proprio nei brani scritti da Conolly, Boy from nowhere (sopra tutti), Go to school, Lift up your hood, First Time. Si tratta chiaramente di registrazioni rudimentali, ma sprigionanti un’energia davvero adrenalinica, oltre a rappresentare un documento preziosissimo del primigenio, grezzo, autentico stato di grazia di una band che avrebbe inciso in studio – per la Sire Records - solo due anni dopo l’unico omonimo disco sulla lunga distanza di una carriera troppo breve.
Brani del repertorio DMZ sono ripresi - ad ostentare una fisiologica continuità tra le due bands - anche dai Lyres nel live del 1982 immortalato in questo cd registrato al Cantones : Mighty Idy, Cinderella, oltre alle classiche garage song Journey to thyme, Hang Up, ed a performances dal look decisamente rock&roll come Dirty Robber, Let’s Have a Party. Come ha scritto qualcuno, non c’è poi stata tanta differenza tra di esse: i DMZ possedevano un tiro più punk, i Lyres vivevano dell’ossessione di Jeff Conolly per il farfisa organ e del suo culto per le sixties garage bands, quelle più fedeli alle irradiazioni tastieristiche, Seeds, ? and the Mysterians. Qui non c’é che l’imbarazzo della scelta: ci si può tranquillamente abbuffare dei brani autografi di Jeff, quelli che hanno consegnato i Lyres alla storia del garage revival a stelle e strisce degli anni ’80, Help you Ann, I really want you right now, Don’t give it up now. Altro vibrante documento in presa diretta dei Lyres che consigliamo vivamente è “Early Years Live 1979-1983” (21 Gennaio 1997, Crypt Records) ugualmente registrato presso una stazione radio e il Cantones club di Boston. E che la leggenda di DMZ/LYRES continui a far proseliti!
Wally Boffoli
Munster Records/DMZ
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