E' con estremo piacere che mi presento a voi di Distorsioni con FRANK ZAPPA: "The Early Solo Years", progetto riguardante l'affabulazione sui primi tre dischi solisti di Frank Zappa pubblicati a suo nome, senza le Mothers Of Invention: "Hot Rats" (1969, Bizarre/Reprise/Rykodisc), "Chunga's Revenge" (1970, Bizarre/Reprise/Rykodisc) e "Waka-Jawaka" (1972, Bizarre/Reprise/Rykodisc); nel 1968 era stato pubblicato il side-project sperimentale di Frank Zappa "Lumpy Gravy" (Verve/Bizarre). In questa prima parte di "FRANK ZAPPA: "THE EARLY SOLO YEARS" mi occuperò del fondamentale, storico "Hot Rats". Un chitarrista, compositore, scrittore, film-maker, una mente brillante e libera la cui opera vastissima e preziosa costituisce ancora oggi e più che mai fonte di delizia e d'ispirazione per tantissimi appassionati di musica ed artisti in tutto il mondo! (Vincenzo Erriquenz)
Alcune note biograficheVolendo evitare noiose documentazioni biografiche, peraltro facilmente reperibili in rete, mi limiterò a segnalare alcuni elementi salienti, distintivi della personalità di
Frank Zappa e del suo lavoro discografico. Nato a Baltimora nel 1940 da
Rose Marie e
Francis Vincent Zappa,
Frank visse i primi anni girando varie basi delle Difesa americana, essendo il padre un chimico/matematico al servizio dell'Esercito. Questo ebbe influenza anche sulla sua salute, poiché abitando nelle vicinanze dei depositi di iprite nella base presso la quale il padre lavorava, egli
fu esposto a questi gas venefici, cosa che gli procurò gravi problemi, tra cui emicranie, otiti e riniti (si dice sciaguratamente curati da medici dell'epoca con l'inserzione nelle narici di barrette di radio!). Il continuo peggiorare della sua salute fece decidere i genitori a stabilirsi definitivamente a San Diego. Qui Frank, complice il regalo di un giradischi, cominciò ad appassionarsi di musica, principalmente R'n'B, di cui divenne un collezionista, soprattutto di singoli: in seguito, leggendo una rivista, si appassionò alla musica classica contemporanea di
Edgar Varese, di cui rimase estimatore ed amico fino alla morte. Crescendo, cominciò a suonare la batteria in gruppi soul e R'n'B, si approcciò alla chitarra e si interessò di composizione, sempre in modo assolutamente autodidatta.
Con la stessa curiosità intellettuale lavorò come grafico pubblicitario e tecnico di studi di registrazione, approfondendo le varie tecniche di ripresa e produzione del suono e componendo delle colonne sonore per dei B-movies. Subì un ingiusto arresto per produzione di materiale pornografico nei suoi studi di registrazione, chiamati
Z Studios, accusa presto decaduta ma che non gli impedì di andare per breve tempo in prigione e sviluppare un ancor più aspro spirito libertario ed anti-autoritario. In seguito fu ingaggiato come chitarrista dei
Soul Giants, nucleo originario della band che poi diventò
Mothers, poi denominati
Mothers of Invention sotto pressione della
Verve Records che li aveva messi sotto contratto, temendo riferimenti alla parolaccia
“Motherfu##ers”, autori di una miscela esplosiva di rock'n'roll, blues, musica d'avanguardia e jazz, condita da testi irriverenti e bizzarri ad opera di
Frank, producendo album seminali come
“Freak out!”(1966),
”Absolutely free”(1967),
”Lumpy Gravy”(1967),
”We're only in it for the money”(1968) e
“Cruising with Ruben and the jets”(1968).
Hot Rats (1969, Bizarre/Reprise/Rykodisc)Siamo alla fine del 1969, i
Mothers of Invention, (
Frank Zappa: chitarra e voce,
Ray Collins: voce solista,
Roy Estrada: basso e voce,
Jimmy Carl Black: batteria e voce,
Don Preston: tastiere,
Ian Underwood: sassofono, clarinetto e piano,
Bunk Gardner: sassofono, flauto, clarinetto e fagotto,
Billy Mundi: batteria)
nonostante siano acclamati dalla critica e forti di un certo riscontro commerciale in Europa, in America faticano ad avere delle rendite dignitose, tanto da dover costringere
Frank Zappa a pagare di tasca propria le royalities per i membri della band. I malumori crescono,
Zappa lamenta il fatto che gli altri elementi non
siano abbastanza concentrati sulla musica, mentre gli altri lo accusano di scrivere pezzi sempre più intricati, basati su complesse partiture che richiedono perfezione formale ed esecutiva a discapito del feeling, nel mezzo l'audience americana fatica a digerire questa direzione musicale, abituata al formato più rock'n'roll/canzone dei
Mothers. Così Zappa scioglie la band,
adducendo motivazioni meramente economiche, e si concentra nella lavorazione di dischi a suo nome, producendo
“Uncle Meat” (con le
Mothers, April 1969, Bizarre/Reprise) e subito dopo
”Hot rats”(October 1969).
“Hot Rats”, dedicato al figlio
Dweezil appena nato e definito dallo stesso
Zappa un
“film per le vostre orecchie!”, è un disco fondamentale perchè esprime tutte le sue curiosità artistiche sulla
“musica da camera elettrica”, spaziando da lunghe e mantriche improvvisazioni chitarristiche a complesse partiture arrangiate con fiati e suoni sovraincisi. Molto curato anche esteticamente, il long playing si presenta con foto ad infrarossi ed una colorata copertina interna con un collage di foto che
esprime la creatività e la bizzarrìa dell'era psichedelica, sebbene
Zappa ne sia un caustico critico. Esso inoltre beneficia di una tecnologia produttiva mai vista prima, essendo stato inciso con un registratore multitraccia a 16 tracce indipendenti, il cui prototipo studiato da
Frank fu ultimato dalla
Ampex (se pensate che i
Beatles e Sir
George Martin nello stesso periodo sperimentavano tecnologicamente con l'ausilio di un 8 tracce!), allargando a dismisura le potenzialità espressive ed orchestrali del suono con un organico relativamente ridotto.
Side AProva ne è già il primo brano
Peaches en Regalia (6:01) brano che mescola pop e jazz in modo geniale, coadiuvato da suoni di basso e batteria registrati a velocità normale e sovrincisi a velocità doppia per conferire quel retrogusto bizzarro e caricaturale tanto caro a
Zappa, si passa poi a
Willie the Pimp (9:18) un brano di acido blues con alla voce quel genio e compagno di affinità elettive di Zappa,
Captain Beefhart, intriso di fendenti di chitarra elettrica ed assoli di violino. Il terzo brano è
Son of Mr. Green Genes (8:58), un riarrangiamento del brano già presente su
“Uncle Meat”, che vede unire le ricche ed articolate partiture dei fiati con estesi assoli di chitarra elettrica di
Zappa e suoni sovraincisi, per una cavalcata sonora assolutamente godibile!
Side BIl quarto brano dell'album che apre il lato b del disco è
Little Umbrellas (3:04), che a differenza degli altri è più breve, seppure arrangiato con estrema cura: presenti elementi tra jazz e rock punteggiati da tastiere, pianoforte e piano elettrico, con un intervento sognante di flauto. si prosegue con il celeberrimo
The Gumbo Variations (16.55), torrenziale jam di circa tredici minuti (che nella versione cd posteriore beneficia di ulteriori 16 minuti di musica!), con annessi assoli di sax, violino e chitarra che surriscaldano l'atmosfera da improvvisazione! Chiude questo meraviglioso, seminale album,
It must be a Camel (5:15),
il cui titolo presumibilmente deriva da alcune gobbe formatesi sui fogli delle partiture di Frank(!), che tra bizzarri ostinati, suoni di rullante e piatti enfatizzati dalle moderne tecniche di registrazione, interventi di pianoforte di matrice jazz ed assoli della chitarra di Frank, qui più pulita e dalle sonorità mediorientali completa questo affresco sonoro assolutamente suggestivo, un album non a caso passato alla storia! Per onore di cronaca bisogna dire che dalle sessions di questo album uscirono anche i brani
Bognor Regis, che avrebbe dovuto far parte di un singolo apripista all'album ma che alla fine non vide la luce, e
Twenty Small Cigars, poi incluso nell'album
“Chunga's Revenge”(1970).
Un doveroso cenno ai musicisti coinvolti:Max Bennett – basso su tutti i brani eccetto
Peaches en Regalia;
Captain Beefheart – voce in
Willie the Pimp;
John Guerin – batteria in
Willie the Pimp, Little Umbrellas e
It Must Be a Camel;
Don "Sugarcane" Harris – violino in
Willie the Pimp e
The Gumbo Variations;
Paul Humphrey – batteria in
Son of Mr. Green Genes e
The Gumbo Variations;
Shuggie Otis – basso in
Peaches en Regalia;
Jean-Luc Ponty – violino in
It Must Be a Camel;
Ron Selico – batteria in
Peaches en Regalia;
Lowell George – chitarra.
Vincenzo Erriquenz
Frank Zappa Hot Rats