Nick Drake é una delle mie fisse da sempre! Come ogni buon rocker (anziano e veterano per giunta!) la parte più lirica e decadente del mio cuore emerge ogni volta che riascolto le sue magiche ballate !
Un mito, senza ombra di dubbio, ma non di quelli fatui fatti di adesivi e t-shirt etc ... un mito che chiunque abbia superato gli anta si porta nell'anima discretamente ma con indefessa emotività! Per fortuna un mito che resiste nel tempo ed un artista che le nuove generazioni stanno scoprendo e scopriranno per la prima volta, grazie anche all'iniziativa di cui qui si parla!
Ecco perché pubblico con molto piacere il comunicato che mi ha inviato Massimo Bernardi, noto giornalista romano, collaboratore tra l'altro di uno dei migliori magazine rock on-line italiani, http://www.musicletter.it/ (come il sottoscritto) e conduttore radiofonico (Radio Stereonotte!).
Buona lettura a tutti (Wally Boffoli)
Paola De Angelis, "Journey to the stars - I testi di Nick Drake" (con un contributo di Simone Lenzi dei Virginiana Miller), Arcana - Collana: Testi - pp. 250, Euro 14,00 - ISBN 978-88-7966-441-7 - uscita nelle librerie: 2 novembre 2007
«Drake è uno degli intoccabili della musica inglese: un bardo diffidente i cui tre album, usciti tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, sono diventati una pietra di paragone per qualsiasi cantautore armato di chitarra acustica, propensione bucolica e un approccio alla malinconia ingannevole e delicato». (The Times)
Quando, la notte del 25 novembre 1974, Nick Drake morì per overdose di antidepressivi nella casa dei suoi genitori a Tanworth-in-Arden, nel Warwickshire, aveva 26 anni e tre splendidi dischi all'attivo. Aveva vissuto la sua breve esistenza (e la sua ancor più breve carriera di cantautore) nell'ombra, praticamente ignorato dal pubblico e dai media: eppure nelle sue canzoni malinconiche e autunnali sapeva alternare la fragilità degli outsider alla solitudine bucolica, il rifiuto della modernità alla riflessione sulla fugacità del tempo.
Più di trent’anni dopo, per la prima volta in questo volume viene affrontata l’analisi dei suoi testi, impregnati di cultura letteraria: dai romantici ai poeti inglesi del dopoguerra, e di un personalissimo simbolismo legato alle stagioni e ai colori della terra.
Il culto intorno a questo menestrello solitario e incompreso, definito il “Bob Dylan inglese”, è cresciuto a dismisura: citato dai musicisti più disparati come influenza imprescindibile – dai R.E.M. a Paul Weller, dai Cure (che proprio a un suo verso debbono il loro nome) fino ai Belle & Sebastian –, oggetto di biografie e documentari che hanno tentato di ricostruire la sua figura sfuggente. I suoi album e le sue canzoni vengono oggi regolarmente citate come must dalle riviste specializzate.
Nel 2007 ricorrono i 35 anni dall’uscita dell’ultimo album ufficiale di Nick Drake, "Pink Moon".
(Paola De Angelis - giornalista, conduttrice radiofonica di programmi storici per la Rai - Stereonotte , Music Club, Boogie Nights, Storyville, Fuochi e Il Cammello di Radio 2 - traduttrice, collabora con diverse testate, tra cui Alias – il Manifesto, D – La Repubblica, Il Mucchio Selvaggio)
http://www.arcanalibri.it/