mercoledì 12 ottobre 2011

ARCHITECTURE IN HELSINKI: “Moment bends” (Release Date: 8 Aprile 2011, Modular Recordings)

Qualche anno fa gli Architecture in Helsinki avevano incantato le platee col loro secondo album “In case we die” (il primo, “Fingers crossed”, era uscito solo nella natia Australia), un disco che in un periodo di omologazione appariva molto fresco e soprattutto allegro.  Questo nuovo “Moment bends”, il quarto in carriera, rappresenta una parziale delusione rispetto al loro masterpiece.Non che si tratti di un brutto disco, anzi si ascolta con molto piacere. Però non c'è quella varietà stilistica che contraddistingueva
i primi due album. Qui abbiamo niente più che un disco di pop elettronico. Le canzoni sono carine e l'alternanza di più voci maschili e femminili assicura varietà. Ma non c'è più quella messe di strumenti che arricchiva “In case we die”, tromboni, fisarmoniche, fiati e corde esotiche. Qui sintetizzatori e drum machine la fanno da padrone. Solo l'iniziale Desert island azzarda un ritmo in levare, I know deep down accenna un ritmo disco, in That beep  e Denial style il fantasma di Prince fa capolino, con qualche coretto zappiano, unica concessione alla follia del passato.  Si mantiene un clima di spensieratezza, che in questi tempi cupi fa piacere sentire, il disco scorre gradevole, specie se non si ha voglia di musica cerebrale, ma la sregolatezza e il pizzico di genio degli esordi si fanno rimpiangere.
 Alfredo Sgarlato

Architecture In Helsinki



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