martedì 17 maggio 2011

SMITH WESTERNS: “Dye It Blonde” (2011, Fat Possum)

Con l'estate ormai alle porte la voglia di sole e di mare si fa sempre più accesa. Allora catapultiamoci in estate, o meglio tuffiamoci tra le onde di "Dye It Blonde" il nuovo album dei giovanissimi Smith Westerns. L'avventura degli Smith Western inizia circa un paio di anni fa, precisamente nel giugno 2009 con la pubblicazione dell'omonimo esordio, un disco prodotto per lo più in casa. Formato da Max Kakacek, Hal James e da Cameron Omori, il trio di Chicago dimostra di essere cresciuto in fretta. Ma ciò che più colpisce è il modo in cui arriva a questa maturità. Tutti i brani presenti sono di una semplicità e spontaneità veramente disarmante. Una sorta di omaggio più o meno consapevole ai Beatles e ai Beach Boys, dieci brani che nascondono un sorriso dietro ogni nota. Prodotto da Chris Coady, per molti tra i migliori produttori dell'ultima generazione, (Architecture In Helsinki, Blonde Redhead, Yeah Yeah Yeahs, Cold Cave ) "Dye It Blonde" rispetto al disco precedente suona più pulito e solare, sembrando quasi essere un album dei primi anni ‘70 rivisitato a distanza. Qualcuno ha chiamato lo-fi garage-glam la loro musica che molto si rifà alle influenze del britpop degli anni Novanta e a band come T. Rex, Beach Boys e Beatles. Vi sembrerà di avere un deja vù all'inizio del disco. Weekend, la traccia iniziale, per pochissimi secondi  ricorderà Wouldn't It Be Nice dei Beach Boys. Still New non può non far invece tornare in mente Marc Bolan e suoi T Rex. Immagine Pt. 3 si illumina di chitarre fuzz. All Dye Young è poi la canzone che anche i Beatles avrebbero voluto scrivere. End Of The Night e Fallen In Love colpiranno al cuore gli amanti del glam rock. Dance Away nei suoi due minuti scarsi suona ora garage, ora dance, poi pop. Dye It World conclude il disco e ci lascia con la promessa di ritrovare a fine anno questo secondo album degli Smith Western tra i migliori lavori del 2011. Un disco semplice, godibile, che ha la pretesa solo di strappare un sorriso all'ascoltatore. Il buon umore è cosa assicurata.
Michele Passavanti
Fat Possum Records

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