sabato 27 novembre 2010

XTC 1978 - 1979 : "White Music", "GO 2", "Drums and Wires" = Complicated Game

White Music (1978/Virgin Records)

"White Music" esce in piena bufera punk ed il quartetto di Swindon non sfugge certo alla sorte comune praticamente al 90 % dei musicisti della terra d'albione di quegli ultimi anni '70: etichettati dalla stampa internazionale come 'punks' debuttano con un album in realtà molto diverso dai prodotti con lo stesso marchio di gruppi come Generation X, Clash, Damned, Sex Pistols.
White Music rivela già chiaramente l'amore sfegatato di Andy Partridge, Colin Moulding, Barry Andrews, Terry Chambers per un 'pop' dai fascinosi ed avventurosi risvolti melodici ed armonici ed Andy Partridge, lead vocal e chitarrista ne incarna da subito il geniaccio a livello compositivo: certo siamo alle prese qui con un pop nevrotico e spigoloso che contiene tutta per intero la forza d'urto dirompente del punk ma la costringe ad essere grottesca e paradossale. Set Myself On Fire, I'm bugged, X Wires, Radios In Motion, Spinning Top, Neon Shuffle vivono di ritmiche e tiro frenetico, sviluppi compositivi imprevedibili e dadaisti, respirando attraverso gli spunti geniali e multiformi del farfisa-organ e delle mille tastierine di un incredibile Barry Andrews.
La versatilità gia' accentuata di Partridge e c. sconfina poi in un'incredibile, estemporanea cover singhiozzata e sincopata del famoso All Along The Watchtower con tanto di armonica lancinante, ma é nelle deliziose ed armoniose Statue Of Liberty e This Is Pop (programmatica già dal titolo) che gli XTC già si annunciano come i continuatori ed innovatori sopraffini del concetto di pop-music stigmatizzata da Beatles, Kinks, Hollies negli anni '60.

Radios In Motion
Set Myself on Fire
All Along the Watchtower live
I'm Bugged
This Is Pop?
Statue Of Liberty




GO 2 (1978/Virgin Records)

Come l'album di debutto, "GO 2" é registrato dagli XTC negli Abbey Road Studios londinesi (vi dice niente questo nome...) prodotto ancora una volta da John Leckie per la Virgin Records .
L'opera si può considerare come una stupenda serializzazione di tutte le idee compositive e strumentali abbozzate in White Music ; in quell'anno già si parlava diffusamente di 'new wave' e il secondo lavoro di Partridge e c. ne incarna tutte le linee guida: superamento graduale ma deciso della naivetè e dei limiti del punk, ricerca di atmosfere, timbriche e cromatismi dilatati ed innovativi!
Brani come Meccanic Dancing, Battery Brides, Beatown, Life Is Good In The Greenhouse impongono un'estetica Xtc nuova di zecca per quel periodo: ipnosi e minimalismo melodico allucinato, vocalismo ora dislessico ed aggressivo, ora rilassato e sognante, ma anche scattanti ed inedite ironia e freschezza pop , tutti marchi di fabbrica Andy Partridge ma anche del bassista Colin Moulding, autore delle brillanti Crowded Room, Buzzcity Talking, I Am The Audience e The Rhythm.
Episodi assolutamente eclettici ed esaltanti!
Barry Andrews e le sue tastiere continuano comunque ad essere il baricentro intorno al quale ruota tutto il sound degli Xtc: ascoltate il fraseggio accattivante di The Rhythm, da manuale! Ma Andrews firma solo due brani, My Weapon e Super-Tuff, si sente soffocato dalla statura artistica (come biasimarlo!) di Partridge e se ne va....

XTC - Meccanik Dancing (Oh We Go!)
Battery Brides
The Rhythm
Crowded Room
Beatown
Life Is Good in a Greenhouse




Drums And Wires (1979/Virgin Records)

"Drums And Wires", che continua il sodalizio artistico degli Xtc con la storica Virgin Records fa registrare invece due novita': un nuovo produttore, Steve Lillywhite, uno dei più importanti di quel periodo (di lì a poco, giusto per dirne una, avrebbe fatto esplodere gli Psychedelic Furs dei primi due storici albums!) e l'ingresso in organico del vecchio amico Dave Gregory alle chitarre (ma anche keyboards) al posto di Barry Andrews.
Drums And Wires é l'album che li impone finalmente e meritatamente all'attenzione della rock-scene internazionale dopo le scarse vendite di White Music e Go 2, troppo introversi e complessi per la massa: in virtù prima di tutto di un hit trascinante scritto da Colin Moulding, Making Plans For Nigel, un congegno pop oleato a dovere che dimostra a che maturità sia già giunta la bizzarra arte compositiva dei nostri.
Il loro sound diviene poi più leggero e volatile proprio grazie all'apporto delle corde creative di Dave Gregory, le voci si amalgamano magicamente nella più classica tradizione dei quattro di Liverpool: la critica più illuminata comincia a considerarli come i legittimi eredi dell'impareggiabile patrimonio art-pop di McCartney e c.!
Ten Feet Tall, altro picco compositivo di Colin Moulding, ne é esempio eloquente, piccola gemma di cristallina purezza melodica che ti entra nel cuore mondandolo dalle scorie e dai veleni quotidiani.
Day In Day Out e Complicated Game (fatalistico e nichilista) infine dimostrano inequivocabilmente che autore di talento sia ormai divenuto Colin Moulding ed il binomio con Andy Partridge perfetto (come nei Beatles e negli Stones)!
Un Partridge che da par suo inanella una serie di episodi ancora straordinariamente anfetaminici e contagiosi: Outside World, When You're Near Me I Have Difficulty, Real By Reel, Helicopter sino all'epica ed appassionante Roads Girdle The Globe! Tre dischi che hanno segnato la storia degli anni '70 e significato una smisurata dilatazione del concetto di 'Pop', tre dischi da riscoprire ed avere assolutamente!

Making Plans For Nigel
Helicopter
Ten Feet Tall
Roads Girdle The Globe
Reel By Reel
When You're Near Me I Have Difficulty
Day in Day Day Out
Complicated Game

Wally Boffoli

1 commento:

torcy ha detto...

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