mercoledì 30 novembre 2011

BORDER LINE ROCK SPECIAL - BURZUM: Una storia maledetta, tra black metal, dark ambient, foreste incantate, elfi, hobbits e orchi neonazisti

Non sono mai stato un seguace del metallo pesante, ma alla malvagia fascinazione di un personaggio estremo e particolare come Kristian “Varg” Quisling Vikernes, è difficile sfuggire, per raccontare un'altra storia malata del rock, seppure in una sua espressione tra le più lontane da quella del tradizionale “sex, drugs & rock n’ roll”:
una storia lontanissima dai ribellismi antiborghesi anni 60, dagli sballi lisergici della West Coast ma anche dalla dissonante rabbia anti-sistema anarco individualista tipica del punk rock. Qui non ci sono come scenario le metropoli USA che hanno tenuto a battesimo “maledetti del rock” come Jim Morrison, Iggy Pop, GG Allin o Kurt Kobain e nemmeno la Londra trasgressiva degli anni 60, drogata e creativa, con le sue morti misteriose vere (Brian Jones) e false (Paul McCartney) e con, come colonna sonora, la “simpatia per il diavolo” targata Jagger/Richard. Qui c’è solo il gelo, quello tipico del Nord Europa e della Scandinavia, ma anche il gelo espresso dall’anima di personalità malate e spietate come quelle prese in esame. La colonna sonora di questa storia è il black metal e il superamento di se stesso, sino a raggiungere forme di espressione musicale quasi “sinfoniche”, con lunghe composizioni iterative permeate da atmosfere pagane e riferimenti alle saghe nordiche e alla letteratura di Tolkien.

La suprema arte nordica
Vikernes nasce a Bergen in Norvegia nel 1973, figlio di una famiglia agiata della buona borghesia e con un padre autoritario; in gioventù legge “Il Signore Degli Anelli” e la lettura della fantastica saga scritta da J.R.R. Tolkien lo influenza moltissimo, inserendolo in una sua personale “realtà onirica” popolata da Elfi, Troll e Mezzi-uomini, i gelidi panorami scandinavi sono una cornice ideale e corroborante per coltivare queste e altre passioni, come quella per le armi; il fratello maggiore di Varg, allora militante in gruppi skinheads lo porta spesso nei boschi, dove i due si esercitano nello sparare con una pistola. La musica entra in campo come suo coinvolgimento primario alla fine degli anni 80 con l’interesse per l’heavy metal, specialmente death metal e trash metal ma anche per la musica sinfonica e il folk norvegese, di cui il giovane Vikernes è appassionato ascoltatore. La sua prima metal band adolescenziale la chiama Kalashnikov, poi fonda gli Uruk-Hai, che prendono nome non a caso dai feroci guerrieri subumani espressione d’elite dell’esercito del male Tolkeniano, ma questa è ancora un esperienza giovanile dilettantesca senza seguito, poi viene quella semi professionale con gli Old Funeral ispirati dagli americani Morbid Angel; con questo gruppo suona live e registra un paio di demo-tapes, poi arriva l’amicizia con Olve Keimo leader degli Immortal, in seguito suona con i Satanel, con il ruolo di chitarrista solista, dopo questa esperienza resuscita gli Uruk-Hai e nel 1992 suonerà il basso con i Mayhem con l’altro chitarrista Dimitrios Faust e collaborerà con i Darkthrone. Stanco di condividere le sue idee con altri musicisti e sopraffatto dal suo sfrenato individualismo, il suo progetto definitivo prende il nome di Burzum (anch’esso derivato dalla mitologia Tolkeniana), diventando in pratica egli stesso una specie di one man band produttore di metal estremo e di suoni arcaici e violenti.

Euronymous, il black metal, la setta, i deliri anti-cristiani
Trasferitosi ad Oslo, prende contatto con Oystein Aarseth aka Euronymous, leader dei Mahyem, la più nota heavy metal band norvegese, personaggio poco raccomandabile dedito al satanismo e ai culti esoterici, titolare della Deathlike Silence Production, etichetta discografica specializzata in metal estremo; Euronymous è un personaggio carismatico e dalla forte personalità e giovani confusi come Varg Vikernes diventano presto suoi discepoli. Euronymous conduce una sua personale crociata fatta di odio e disprezzo nei confronti dei cristiani, degli immigrati e dei diversi in genere. Varg ne è coinvolto totalmente (almeno in un primo periodo), vive nel retrobottega del negozio di dischi aperto da Euronymous a Oslo, l’Helvete (Inferno in norvegese), condivide una stanza con Thomas Haugen poi leader con gli Emperor. Con questi fonda una setta esoterico/satanista, la Svarte Kirtel (Inner Circle) che inizia presto a mettere in pratica le teorie bacate di Eurounymous: profanazioni di cimiteri e incendi dolosi di chiese sono frequenti, le chiese e la loro edificazione sono identificate con la colpa di avere soppiantato con il cristianesimo la mistica nordica e il culto di Odino, quindi la loro distruzione equivale alla purificazione ed al ritorno alla tradizione; Vikernes teorizza la legittimità di compiere atti criminali e al contrario di altri suoi correi è scevro dall’uso di droghe e alcool, è un puro, un mistico della violenza e i suoi riferimenti ideologici sono chiaramente influenzati dal nazismo esoterico caro a Himmler e alle SS. (il culto di Satana lo vedo molto marginale in tutta questa storia...nda). Nel maggio 1992 esce il primo disco come "Burzum" (ne parlarono anche in Italia, forse Rockerilla), l’lp suonato e registrato in totale solitudine (uscito anche come cd) ha un discreto successo in ambito underground, questo fatto fa in modo che Euronymous divenga geloso del successo del giovane Vikernes. Il disco capostipite del Black Metal va molto al di là dell’heavy metal puro e semplice, ci sono composizioni per sintetizzatore, batteria elettronica, chitarre super acide, riff marmorei e un cantato urlato e straziante sottoposto ad una specie di filtraggio elettronico per renderlo ancora più inquietante: il disco farà scuola, le tematiche proposte sono imbevute di violenza, di morte e di retorica mitologica, a suo modo un sound agghiacciante, senza compromessi; nel brano War, Euronymous suona la lead guitar. Guardando indietro nel tempo, come antesignani di Burzum possono essere indicati i tedeschi Necronomicon, oscura band anseatica dei primi anni 70 e in un certo senso gli scozzesi e ancestrali Third Ear Band. La competizione tra maestro e allievo si fa più serrata e il nostro fa cambiare legalmente il suo nome da Kristian in Varg (lupo) e comincia ad usare il nickname Count Grischnackh, anche questo derivato dal “Lord Of The Rings” (nel libro è il capitano dei guerrieri Uruk Hai), inoltre imputa di parolaismo il santone nero Euronymous, accusandolo di fare chiacchiere e pochi fatti. Varg vuole essere un protagonista della sua assurda crociata: nel giugno 92 viene incendiata la Stavkirke, antica chiesa di Fantoft, che rimane completamente distrutta e subito dopo un'altra chiesa a Sarpsborg, nell’incendio rimane ucciso un vigile del fuoco, i fatti destano grande impressione in Norvegia e la polizia comincia ad interessarsi a Varg, che ha il difetto di vantarsi in giro delle sue imprese. Dopo una perquisizione in casa sua, trovato materiale sospetto, Varg viene arrestato ma presto rilasciato per carenza di prove, la sua popolarità aumenta in modo esponenziale così come l’odio e l’invidia del sempre più emarginato Euronymous.

Omicidio, arresto, prigione
Aarseth a quel punto vuole trattenere Burzum con la sua label specializzata DSP per sfruttarne il (relativo) successo, per poterlo tenere sotto controllo e invia copia del nuovo contratto a Varg proponendogli un incontro per la firma, ma Varg annusa la trappola e convinto che Euronymous voglia ucciderlo va all’appuntamento armato di un coltello, di un ascia e di una mazza da baseball: dopo un accesa discussione scoppia una violenta colluttazione tra i due e Aarseth (che pare volesse rapire Varg per torturarlo a morte) ha la peggio, Varg lo finisce piantandogli il coltello nel cranio, poi fugge, ma alla scena hanno assistito dei testimoni. Alcuni adepti all’Inner Circle vengono interrogati dalla polizia e parlano, inoltre basandosi su ritrovamenti di indizi vicino al cadavere di Aarseth gli inquirenti arrestano Vikernes con l’accusa di omicidio premeditato e incendio doloso: durante l’arresto gli trovano in casa 150 Kg. di esplosivo e più di 3000 proiettili, con cui forse voleva effettuare un attacco terroristico contro la Blitz House, sorta di centro sociale di Oslo sede dell’estrema sinistra. Nel processo Vikernes si difende chiedendo la legittima difesa, ma il tribunale che lo giudica gli infligge 21 anni di galera, la pena massima prevista dalle leggi vigenti in Norvegia. E’ il 1993 ed è appena uscito il secondo lavoro di Burzum: ”Det som engang var”. In galera, Varg si interessa sempre di più allo studio dei miti nordici e si isola nel suo alveo culturale imbevuto di settarismo, nazionalismo e simpatie filo naziste; avendo in precedenza registrato molto materiale inedito come Burzum, aiutato da una giornalista tedesca con origini italiane, Tiziana Stupia, fonda una etichetta, la Misantrophy Records, fatta apposta per pubblicare i suoi lavori, che escono con una certa regolarità durante i primi anni della detenzione: questo gli consente di conservare un suo pubblico e addirittura di entrare nella Metal Uk Charts nel 1996. Pubblica un libro, il “Vargsmal”, manifesto del suo pensiero bacato: nazionalismo, razzismo e neopaganesimo germanico i fondamentali, su cui tenta di fondare un movimento, il Norsk Hedensk Undemokratisk Front, ma le autorità ostacolano questa sua attività politica, sequestrandogli il p.c. e sottoponendolo ad un regime detentivo piuttosto duro e limitativo. Nel Vargsmal sono contenute frasi come questa: "Per ogni cimitero devastato, una tomba pagana è vendicata, per ogni dieci chiese bruciate in cenere, un pagano è vendicato, per ogni dieci preti o massoni assassinati, un altro pagano è vendicato", inoltre il suo terzo nome “Quisling” è chiaramente ispirato da quello del primo ministro norvegese collaborazionista, Vidkun Quisling, durante l’invasione nazista della Norvegia nel 1940. Il suo libro è un delirio che fa tornare alla memoria il “Mein Kampf” di Adolf Hitler. Alla fine degli anni 90 vengono pubblicati due cd, dove dal black metal passa definitivamente ad una lugubre musica ambient, album concept dedicati a Baldur e Odino, dei pagani del pantheon mitologico norreno, registrati in carcere con il solo ausilio di un sinth; in questo periodo scarica l’heavy metal nelle sue varie sfaccettature con questa affermazione: "le radici di questo genere sono nella musica negroide", confermando ancora una volta il suo pervicace razzismo; inoltre pubblica altri saggi sulla mitologia germanica. Nel 2003 uscito dalla galera per un permesso, fugge e sequestra una macchina minacciando una donna con bambini con un coltello, viene fermato mentre tenta di fuggire verso la Svezia, l’automobile su cui viene arrestato è carica di armi, passamontagna, navigatore satellitare e altro, qualcuno dice che volesse entrare nella Legione Straniera facendosi una identità nuova, la fine della sua pena prevista per il 2006 viene prolungata al 2008. Nel 2009 è stato scarcerato e sottoposto agli arresti domiciliari, nel 2010 ha pubblicato il cd “Belus” e nel 2011 “Fallen”, con un ritorno al black metal violento e ancestrale delle origini; ha inoltre preso posizione pubblica sulla strage di Oslo del luglio 2011, scaricando il killer stragista Breivik con un comunicato farneticante concluso con questa frase sibillina: “Ad ogni modo i veri nazionalisti non uccidono i bambini della propria nazione, anche se qualcuno cerca di fare loro il lavaggio del cervello, come hanno fatto gli AUF (i socialdemocratici norvegesi..nda). Non erano (ancora) marxisti estremisti, erano solo bambini”. Il 28 Novembre 2011 infine, é uscito "From the Depths of the Darkness" per Byelobog, con brani dei primi due album completamente riarrangiati/riregistrati ed alcuni nuovi segmenti ambient.

Ora Vikersen vive con la compagna e i figli in una fattoria isolata nella contea di Telemark. La sua è una storia nera, di cronaca nera, al centro di un giro di criminali neo nazisti che i giornali scandinavi definiscono Black Metal Maffia: nessuna scusante e nessuna motivazione intellettualmente valida per Varg Vikernes e per i suoi crimini, ma nella storia del rock c’è stato anche questo, è bene ricordarlo.
Guido Sfondrini

Burzum



Main Releases:
* Burzum -- (Recorded) January 1992 (Released) March 1992
* Aske -- (Rec.) August 1992 (Rel.) March 1993
* Det som engang var -- (Rec.) April 1992 (Rel.) August 1993
* Hvis lyset tar oss -- (Rec.) September 1992 (Rel.) May 1994
* Filosofem -- (Rec.) March 1993 (Rel.) January 1996
* Dauði Baldrs (Rec.) 1994–1995 (in prison) (Rel.) October 1997 dark ambient album
* Hliðskjálf -- (Rec.) 1998 (in prison) -- (Rel.) April 1999 (Rel.) dark ambient album
* Belus -- (Rec.) 2009–2010 (Rel.) March 2010
* Fallen -- (Rec.) 2010 (Rel.) March 2011
* From the Depths of Darkness -- (Rec.) 2010 (Rel.) November 2011 re-recorded songs from Burzum and Det som engang var





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