Ascoltare il nuovo album “In The Morning We'll Meet”, edito per la spagnola Elefant Records, è come aprire un vecchio carillon e intraprendere regressioni infantili mentre la melodia ci culla con i suoi archi, il pianoforte, le voci evanescenti. Brani come Imaginary Soundtrack for Yuri Norstein, una fantasiosa colonna sonora per il regista d'animazione russo, regalano suoni cristallini che invogliano a riappropriarsi della propria innocenza senza invocare perdono. L'atmosfera di Marzapane rota è trainata dalla dolce fisarmonica che ci proietta in una passeggiata estiva tra le strade antiche di un borgo. La fantasia ha orizzonti nuovi da percorrere ed è impossibile opporre resistenza. Se l'eredità delle musiche di Piero Piccioni erano presenti nel precedente ”My vocalese fun fair”, qui è l'ombra di Brian Wilson e il suo “Smile” ad affacciarsi con tutte le influenze folk e jazz già citate.
Fuori dai confini italiani il talento di Giorgio Tuma non è passato inosservato e ha attirato la curiosità di numerosi artisti che hanno contribuito ad arricchire questo nuovo capolavoro, ci sono le voci della canadese Lori Cullen e di Susan Karolina Wallumrød (Apples Rvlll) della Susanna And The Magical Orchestra. O ancora la partecipazione di Michael Andrews, autore di colonne sonore per film come ‘Donnie Darko’ in Old Old Kiss, quasi una lenta marcia in una pianura incantata. La costante presenza dei rimandi al mondo cinematografico sembra proprio una conferma dell'immaginazione che questo, a detta di molti, timidissimo ragazzo riesce a tramutare in sonorità ancestrali. Se cercate una cura ad un vostro perchè, alla disperazione post moderna, se avete una tristezza da dover allontanare o se semplicemente volete un'altra conferma della presenza di geni in questa Italia, cercate una connessione con il mondo di Giorgo Tuma. E buon viaggio.
Crizia Giansalvo
Tutto l'album in streamingElefant Records
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