venerdì 1 aprile 2011

ALESSANDRA CELLETTI: “Sketches of Sacagawea” (2010, Al-Kemi Lab)

“Sketches of Sacagawea” nasce da un lavoro che Alessandra Celletti ha dedicato alla storia di un’eroina nativa americana, Sacagawea, le cui gesta sono patrimonio indiscusso della cultura nord americana.

Ecco, questo è il progetto sotteso al nuovo delizioso lavoro della brava pianista romana Alessandra Celletti, dall’inconfondibile vena minimal-classica, di cui Distorsioni si è già occupato in più di un’occasione. E l’aggettivo minimale è ancora una volta quello che più viene spontaneo usare per questa sua ultima realizzazione, il tocco essenziale ed impressionista che muove le dita della Celletti sulla tastiera.

Affascinata dalla figura leggendaria di Sacagawea e pensando alla sua storia la Celletti aveva scritto diverse composizioni, ma solo alcune sono state pubblicate da Al-Kemi Lab: una sorta di taccuino di appunti nel quale sono stati inclusi anche dipinti ispirati alla sua opera, realizzati dalla pittrice Leila Gabellini, la madre della pianista. Nella confezione del lavoro sono inclusi anche frammenti di disegni di Alessandra bambina.
Al-kemi lab non è solo un'associazione culturale ma un progetto ambizioso e temerario, una Factory di inizio millennio, che produce opere d'arte non distribuite nelle modalità tradizionali di mercato e che non finiscono negli scaffali dei negozi.

Si tratta di 5 brani della durata totale di circa venti minuti nei quali Alessandra è impegnata oltre che al piano con piacevolissima sorpresa anche alla voce (e agli electronics), teneramente narrante in inglese le vicende di Sacagawea (a coadiuvare la Celletti nelle liriche Pietro Lanzara). Ascoltatela in Mother, ne rimarrete incantati:

“My mother was only sixteen, but she was already a queen, a garland of heater hangs down, on her black hair like a crown”

Ad accompagnarla in alcuni segmenti sonori compaiono Nicola Alesini al sax, Paolo Fratini al bass flute, Marcello Piccinini (drums and loops), Guerino Rondolone (double bass). Dispiace ripetersi nei termini, ma ‘tenerezza’ è il sentimento dominante che sprigionano questi preziosi 5 morceaux pianistici: con l'esito non comune di riconciliare l’ascoltatore con le corde più delicate del suo subconscio. I 5 minuti di Lullaby in particolare sanno catturare lo spirito con quelle lievi cascate di note pianistiche Satie-dipendenti, magistralmente coadiuvate dal sax di Alesini e da un accordion in dissolvenza. Come poi uscire indenni dalle gentili ed avvolgenti spire di Sunrise: bassa marea che innocua si infrange sulla battigia, alba che timidamente vince la notte. Frozen Land vive di un abbraccio ambient ed Eno-rimembranze, ricongiungendosi idealmente al lavoro che la Celletti ha realizzato con
Hans-Joachim Roedelius nel 2009,"Sustanza di Cose Sperata". A quando Alessandra un lavoro di più ampio respiro?
Wally Boffoli

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Sketches Of Sacagawea
Alessandra Celletti
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3 commenti:

Lichene ha detto...

L'ho ordinato e lo sto attendendo con una certa trepidazione.

Alberto ha detto...

Bellissima recensione! Sono molto curioso di ascoltare....

Francesco ha detto...

Ma quanto bisogno abbiamo tutti di smetterla di urlare e rimanere in silenzio e meditare? Penso che Alessandra in questo sia superlativa. Grazie ancora.