sabato 15 gennaio 2011

LIVE REPORT – Buzzcocks + Nasty Cats + Heatwaves (Roma, Blackout, 16 Dicembre 2010)

A Roma stasera fa molto freddo, qualche grado sotto lo zero e mai sarei uscito dal calduccio di casa. Ma per i Buzzcocks sì.
Li avevo visti l’ultima volta nel Marzo 2009 sempre qui al Blackout e mi ero divertito molto, quindi, vestiti come Toto' e Peppino' quando andarono a Milano, ci avviamo verso il Blackout.
Al Blackout per fortuna sono molto puntuali quindi si parte con il primo gruppo, i Nasty Cats. Ormai sono anni che seguo questo gruppo di teppistelli e riescono sempre a coinvolgermi.
Il loro punk poppers di stile americano ben si adatta ad una seratina con i Buzzcocks. Non si adattano per niente invece la band che viene dopo, gli Heatwaves, gruppozzo indie via Strokes. Loro molto bravi e alcune persone in sala sembrano gradire il loro set ma per i Buzzcocks ci avrei visto altro. Infine ecco i nostri beniamini.
Partono con la quaterna killer Boredom, Fast Cars, I Don't Mind, Autonomy, e il Blackout esplode.
Sono passati tanti anni ormai da quando i Buzzcocks cominciarono a calcare le scene in quel di Manchester ma le loro canzoni non hanno perso la freschezza di un tempo.
Il caro Pete (Shelley) negli ultimi anni un po' ingrassatello indossa la stessa maglietta dell'anno prima, e un commento si fa largo tra la folla " …aho! ma sempre la stessa maglietta? ma non te cambi?".
Il chitarrista Steve Diggle salta e si diverte come se fosse la prima volta, saluta e stringe le mani a tutti.
Intanto io che, nel frattempo dovrei fare le foto mi ritrovo con gli occhi chiusi a cantare a squarciagola, come alla fine degli anni 70 quando sul mio stereo mettevo un loro disco e agitando le mani fingevo di suonare un'immaginaria chitarra.
Loro intanto continuano imperterriti a sparare tutte le loro munizioni.
Noise Annoys, Breakdown, Love You More, What Do I Get. Il pubblico si scalda troppo , c'è un accenno di rissa che pero' finisce subito. Poi loro come al solito fanno finta di andare via per poi ritornare 5 secondi dopo per il gran finale.
Harmony In My Head, Oh Shit, Ever Fallen In Love, Orgasm Addict e qui si concude il concerto con i saluti di tutti e del solito Diggle che, sorridendo, dà il cinque a tutti.

Marco Colasanti
Foto e video di Marco Colasanti

Nasty cats
misanthropy-a hate song-14
15-19-nuthouse
melancholia-astro girl-hopeless fool

Buzzcocks tutto il set tranne l’encore
parte 1
parte 2
parte 3
parte 4
parte 5
parte 6

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