I That’s All Folks sono stati una notevole realtà nel panorama rock italiano, pugliese nella fattispecie: tutti originari di Bari erano guidati con mano ferma da Claudio Colaianni (lead vocal, guitar and composer) e Michele Rossiello (bass guitar). Il loro debutto discografico, "Soma… 3rd way to zion (2000, Beard of Stars Records/Vinyl Magic3)", uscito a nuovo millennio appena iniziato fu un fulgido totem stoner-psychedelico che contribuì ad inserire la Puglia in un contesto rock nazionale nel quale (al pari di quello internazionale) lo stoner viveva un momento di grazia.
Due anni dopo il notevole talento dei T.A.F. fu confermato dall'ottimo "Psyche As One Of The Fine Arts (2002, Beard Of Stars Records/Vinyl Magic 3)": in quell'occasione ebbi modo di intervistarli e con Claudio Colaianni analizzammo a fondo i loro due lavori, che avevo recensito per un seminale cartaceo barese di quegli anni (Uoz'Ap?) ed online (Music Boom) .
Un'intensa attività concertistica e nuovi contatti internazionali portarono ad un'evoluzione della realtà T.A.F.: il bassista Michele Rossiello forma gli Atomic Workers con musicisti baresi ed inglesi. Gli Atomic Workers incideranno tre pregevoli e molto eclettici dischi per l'etichetta berlinese Nasoni Records, realizzati tra il rinomato Tom Tom Studio (Bari) di Angelo Pantaleo e l'Inghilterra, più un 7" split con Hipnosis e vari brani in diverse compilation. Il leader dei That's All folks Claudio Colaianni nel frattempo sperimenta attraverso vari progetti e formazioni dividendosi tra blues e psichedelia, cercando probabilmente di scrollarsi di dosso un marchio ('stoner') che già in quell'intervista pareva stargli stretto.
Anuseye si chiama il suo nuovo progetto, che già può vantare una buona attività concertistica e che si concretizza con l'incisione verso la fine del 2010 di un 45 giri sempre per la tedesca Nasoni Records. Con lui negli Anuseye ci sono Luca Stero (guitar), ex T.A.F., Michele Valla al basso e Antonello Carrante alla batteria.
Fine Needle é quasi quattro minuti di 'maestoso' e fascinoso sound che definire ancora stoner tout-court sarebbe criminale, perché emana semplicemente vibrazioni 'heavy' ed 'acid' di grande rock, quello senza tempo; Fine Needle vi 'inchioda' da subito con un magistrale riff iniziale onirico, quasi metafisico: quindi é la voce strisciante di Claudio a lasciarci in balia di una tempesta elettrica avvolgente. La vaga ascendenza Queens Of The Stone Age non va a scalfire un dimensione sonica che pare già abbondantemente matura e che culmina in un solo chitarristico centrale acidissimo. Poi quel riff iniziale, quasi presagio di un destino già segnato, ti riafferra lasciandoti infine 'perso' nell' oblio di te stesso.
Grande brano Fine Needle: se la prossima produzione degli Anuseye sarà di questa portata c'é da giurare che (dopo i T.A.F.) scriveranno un'altra felice pagina del rock italiano contemporaneo.
Hypnotic Pulse invece é ascritto ad una gioiosa 'reunion' dei That's All Folks (compare Michele Rossiello al basso) in quel Tom Tom Studio gestito da Angelo Pantaleo che da sempre é crocevia ideale dell''altra' Bari rock. Lo stesso Angelo compare ai keyboards+ manual effects midi samples 'colorando' discretamente quella che ha tutta l'aria di essere stata una jam estemporanea, ancora una volta subdolamente 'psych', venata di buon vecchio percussivo kraut-rock, tra vecchi compagni di ventura artistica.
Wally Boffoli
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