martedì 11 gennaio 2011

CONTRIBUTI - FIRST ITALIAN BEAT, Selection by Salvatore D'Urso

Il BEAT ITALIANO come saprete mi sta particolarmente a cuore (ho 2 gruppi a tema su Facebook) e la scelta per questa prima selezione, che pur non è stata facile, è caduta su questi 10 pezzi per una serie di considerazioni: ho voluto indicare alcuni brani che anzitutto non erano covers, con autori ed esecutori realmente italiani e che hanno in qualche modo operato una svolta nel modo di fare musica qui in patria.
Pur a malincuore, ho dovuto quindi restringere il campo a pochi nomi, alcuni molto noti ma altri meno: perciò rispetto a Un ragazzo di strada dei CORVI (che è senz'altro una canzone straordinaria, ma pur sempre una cover) ho preferito il retro Datemi una lacrima per piangere (1966), scritta da NISA (ovvero Nicola Salerno) che all'epoca fungeva da autore presso la Ariston, etichetta del gruppo, ma l'interpretazione e l'arrangiamento che ne danno i quattro di Parma è incredibilmente innovativo per l'epoca: garage-beat al 100% sostenuto da una ritmica deragliante e una chitarra fuzz, piuttosto inediti per il panorama nazionale.
Altro esempio arcinoto è quello dell' EQUIPE 84, con uno dei brani più rappresentativi quale 29 Settembre (1967), una delle opere prime di Lucio Battisti in fase psichedelica, brano assolutamente POP (all'epoca superò il milione di copie vendute) e accattivante, ma allo stesso modo rivoluzionario (l'intermezzo del giornale radio rimane nella storia).
A seguire una formazione meno nota della mia città, infatti i FANTOM'S erano parte della nutrita scena torinese degli anni 60 e questo singolo (di cui ho scelto un solo pezzo, Le Insegne Pubblicitarie (1966) ma ne conteneva TRE originali) pur uscendo in tiratura limitata, risulta di importanza fondamentale; alcuni lo indicano come il primo disco psichedelico uscito in Italia e di fatto, per essere datato 1966, risulta senza precedenti: il testo affronta il tema del consumismo e della alienazione moderna, ma il tappeto sonoro è stralunato e lisergico, con cambiamenti di tempo repentini e bizzarri.
Altro gruppo non molto fortunato furono i milanesi MESSAGGERI e questo brano Qui (1967) doveva seguire un primo singolo inciso nel 1965, in cui già erano nette le loro radici 'byrdsiane', ma purtroppo non venne mai pubblicato (se non molto dopo in una compilation postuma): l'impressione è quella di trovarsi di fronte ai BYRDS in versione locale, il suono è folk rock della miglior specie, con intrecci vocali e strumentali sublimi.


Dei NOMADI ho scelto uno dei frutti migliori delle loro collaborazioni con Guccini: l'immortale Noi non ci saremo rimane tra i classici della canzone di protesta, ma in un contesto folk-beat dove non c'era spazio per la retorica o per il conformismo.

A seguire i primissimi POOH con Per Quelli Come Noi (1966) una canzone pubblicata nel 1966 e oltremodo coraggiosa (tenendo conto che la censura ai tempi non scherzava affatto) dove i nostri futuri idoli per teen-agers declamavano la cultura beat nello spazio di pochi minuti, con testi crudissimi e suoni oltremodo acidi.
I RAGAZZI DAI CAPELLI VERDI erano di stanza a Padova, nati dalla scissione dei Ranger sound, città veneta molto attiva in quegli anni nella quale rappresentavano il versante più garage ed arrabbiato. Di loro ho scelto Un tipo per te(1967).
Situazione simile anche per i RAGAZZI DEL SOLE, leggendario gruppo torinese di cui abbiamo già parlato ampiamente in questa sede (con una intervista esclusiva all'ex tastierista Piercarlo Bettini), ascoltare Atto di Forza n.10 (1966) per credere !
Sempre da Padova ecco i ROYALS con Una porta chiusa(1966), anche loro molto influenzati dal folk-rock (oltretutto avevano il manager in comune con i NOMADI) ed infine un altro classico del garage-beat italiano, Era un Beatnick (1966) con i torinesi TESTE DURE, fondati dal chitarrista Bruno Avanzato nel 1963 e arrivati ai primi posti nel grande concorso Rapallo Davoli all'inizio del 1966 (così come gli stessi CORVI di Parma).
Buon ascolto!

Salvatore D'Urso
Il Beat Italiano Facebook
Beat e Progressive in Italia Facebook
Musica e Memoria: Il Beat

14 commenti:

aldo ha detto...

Grande! Bellissima e "giustissima" selezione.
"Datemi una lacrima per piangere" é chissá il mio pezzo preferito dei Corvi, con un tremendo fuzz, peró anche con voci in falsetto!
Proprio ieri sera stavo ascoltando ai Fantom's, quell'EP di cui parli, essendo del 1966 la veritá é che non ha niente da invidiare a gruppi stranieri dell'epoca, anzi!
Incredibile!
(Torino ne aveva di gruppi tosti...Gli Astrali per esempio)
Quel pezzo dei Messaggeri é stupendo...Younger than yesterday!
Quseti ultimi 2 gruppi li ho conosciuti grazie alle ristampe della Destination X, oggi é cosí facile ascoltarli...
Un'altro disco che ascoltavo in sti giorni é il primo album dei Pooh, proprio intitolato come il brano in questione. Per me l'unico disco buono loro!
Infine, tutti pezzi stupendi di un periodo a volte sottovalutato o relegato ai margini quasi come una curiositá preferendosi grandi artisti da stadi e molto piú "seri"...no?

Pasquale ' wally ' Boffoli ha detto...

Verissimo Salvatore, i Messaggeri Qui.Mov byrdsiani al 100 % 100.
wally

Pasquale ' wally ' Boffoli ha detto...

hai ragione da vendere Aldo
wally

URSUS ha detto...

Grazie...come ripeto la scelta non era facile,perchè di artisti e di brani eccezionali il nostro panorama sixties ne ha avuti moltissimi !
Ma dovendo trovare un equilibrio sonoro nell'arco di una decina di esempi,credo di aver fatto una selezione abbastanza curata...se ne potrebbero citare molti altri,ma per questo invito tutti a seguire le due pagine qui linkate (frutto di una mia ricerca personale che ormai porto avanti da circa 30 anni),perchè riservano sempre grandi sorprese.
Un grande abbraccio BEAT a tutti i lettori del blog!

aldo ha detto...

purtroppo a me facebook sta un pó antipantico...

Anonimo ha detto...

Bravo Ursus, scelte meditate e coerenti.

URSUS ha detto...

Credo che la stessa cosa pensasse Boffoli tempo fa,poi d'improvviso si è accorto (come me) che nessun mezzo è antipatico di per se,ma è semplicemente UN MEZZO !
Difatti questo BLOG dal momento in cui è entrato in facebook è cresciuto in modo evidente,probabilmente si avvia a diventare il più completo blog di musica in Italia !
Nel mio caso : ho conosciuto e contattato ex protagonisti di quell'epoca in modo estremamente facile e utilissimo,mentre all'epoca in cui scrissi il libro MANIFESTO BEAT (fine anni 80) si faceva un dispendio pazzesco di lavoro,di soldi e di tempo per cercare anche solo delle informazioni,cancellate dal tempo.
Chiunque vuole fare CULTURA oggigiorno deve tenere conto della rete e non capire questo significa ghettizzarsi e magari,in poco tempo,sparire...dopo di che i "difetti" esistono in qualsiasi mezzo di comunicazione,ma i social forum sono ancora quelli che rendono maggiori risultati.

Pasquale ' wally ' Boffoli ha detto...

Aldo io ho piegato FACEBOOK, come Salvatore D'Urso, ai mie interessi e lo sto 'sfruttando' (proprio il temine giusto!) per veicolare Music Box. Se ti crei un profilo potrai essere presente nei nostri due gruppi per confrontarti con gli altri collaboratori e con i lettori di MB. Poi sei libero di fare come credi ...wally

Pasquale ' wally ' Boffoli ha detto...

' Difatti questo BLOG dal momento in cui è entrato in facebook è cresciuto in modo evidente,probabilmente si avvia a diventare il più completo blog di musica in Italia ...'

ma ti riferisci a Music Box Ursus? in caso positivo le tue parole mi riempiono di gioia

Pasquale ' wally ' Boffoli ha detto...

' Difatti questo BLOG dal momento in cui è entrato in facebook è cresciuto in modo evidente,probabilmente si avvia a diventare il più completo blog di musica in Italia ...'

ma ti riferisci a Music Box Ursus? in caso positivo le tue parole mi riempiono di gioia

aldo ha detto...

É chiarissimo quello che dite: del "mezzo" uno poi ne fa l'uso che ne vuole, peró sí Facebook mi sta sulle p...!
Io vivendo lontano da tutto e tutti (specialmente in termini musicali)uso molto internet...giá dal 2007 sono su myspace che mi sembra piuttosto in declino e non mi piace nemmeno come l'han cambiato a livello grafico...
si vedeva molto meglio il mio profilo cosí com'era.
Magari nei prossimi gg mi troverete in facebook...
un abrazo dalla Patagonia cilena!

URSUS ha detto...

OVVIAMENTE si...mi riferisco a questo BLOG

URSUS ha detto...

Debbo solo sottolineare che il titolo del pezzo dei MESSAGGERI è semplicemente QUI
il resto (.mov) forse si riferisce al formato del video su YT,non so...

riverman206@yahoo.it ha detto...

Non avevo dubbi Salvatore sulla tua competenza dell'argomento, concordo sulle tue scelte..