sabato 19 novembre 2011

LIVE REPORT – Glenn Hughes, 12 novembre 2011, Demodè, Modugno (Bari)

Un grande plauso all'organizzazione barese RockCult, che ha scovato e portato in Puglia un artista fuori discussione, per il suo essere stato sempre presente dagli anni 70 fino ai giorni nostri sulle scene hard blues e funky rock: una presenza discreta, se non timida. Ormai sessantenne Glenn Hughes si è presentato con una discreta band che lo ha accompagnato facendo del suo meglio. Glen Hughes, bassista e vocalist, all’interno della scena hard-rock degli anni 70 riusciva tra l’altro a rivaleggiare con successo nei registri acuti con Ian Gillan: alla sua voce potente sembravano stare stretti i riff
delle band dove militava. Il 12

Novembre ha divertito vecchi e giovani fans rispolverando il suo background artistico, con una carrellata di brani che hanno spaziato dai Trapeze ai Deep Purple, toccando soprattutto un album dei Deep Purple che fu un po’ diverso dai loro standard, "Come Taste the Band", e qui il fuoriclasse ha sfoderato una grande intensità musicale: sono stati eseguiti brani come Gettin Tighter, in versione dilatata, You keep on Moving, con un saluto al grande indimenticato chitarrista Tommi Bolin, che in quell'album sostituì Richie Blackmore, suscitando la diffidenza dei fans. In questi episodi Glen Hughes ha dimostrato di avere ancora una voce incredibilmente acuta e potente. Il bis, programmato e scontato, è stato Burn che ha lasciato tutti i presenti visibilmente soddisfatti. Ad aprire la serata é stata la band barese Southborn. Un concerto davvero riuscito nonostante l’acustica del club non proprio ottimale: niente di grave, col rock and roll ci si riesce a divertire in ogni situazione.
Gennaro Verni

RockCult/Glenn Hughes



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