Scrive John Bush in allmusic.com: "Questo tributo di Brian Wilson alle musiche e colonne sonore tratte dai film di Walt Disney, che compiono ormai 75 anni, è più naturale di quello fatto a George Gershwin nel 2010, se si pensa che Wilson è cresciuto a pochi minuti da Disneyland, e che come ogni ragazzo degli anni 50 avrà probabilmente memorizzato motivi sempreverdi come Whistle While You Work dal cartone disneyano Biancaneve,
o When You Wish Upon A Star, tratto da Pinocchio’ – entrambe omaggiate in “In the key of Disney” - prima che prendesse in considerazione scrivere canzoni surf".
Bush credo abbia centrato in pieno la genesi di questo album, che segue di un anno e qualche mese l’altro stupendo tributo “Reimagines Gershwin”: l’attenzione del musicista si è decisamente concentrata negli ultimi due anni su pezzi importanti della musica popolare americana del XX° secolo, rivisitandoli con un’impronta che può appartenere solo ai fuoriclasse. Come già successo brillantemente con l’arte di George Gershwin, anche nel caso delle songs disneyane Brian imprime un inconfondibile marchio di fabbrica Beach Boys, riarrangiandole e facendosele calzare a pennello, insieme a quei geniacci degli Wondermints, la sua fedelissima backing band ormai dal 2000. Stiamo parlando di un gruppo di musicisti che conosce alla perfezione, sino alle recondite sfumature, le complesse partiture strumentali e vocali - é incredibile come sappiano riprodurre alla perfezione i difficili cori dei migliori Beach Boys - delle pagine più memorabili scritte da Brian Wilson a partire da “Pet Sounds” e “Smile”. Gli Wondermints sono anche i maggiori responsabili del trionfale ritorno sulle scene di Brian Wilson dell’ultimo decennio: senza il loro preziosissimo appoggio spirituale e musicale il genio dell’artista (ora) sessantanovenne sarebbe entrato in definitivo e fatale letargo. Anche nel nuovo “In The Key Of Disney” la band guidata dal keyboardista Darian Sahanaja si rivela assolutamente indispensabile nel supportare con stellare professionalità le intuizioni magistrali di Wilson, nel piegare le delicate songs di Il Re Leone, La Sirenetta, Dumbo all’immaginario wilsoniano, realizzando un guanciale strumentale soffuso e poetico sul quale l’inflessione vocale incerta ed emozionale di questo eterno Peter Pan si adagia dolcemente. Ascoltateli mentre accompagnano al lavoro i sette nanetti di Biancaneve in Heigh-Ho Whistle while you work, con tutto il loro armamentario scombiccherato e geniale di strumenti-giocattolo, o come movimentano con marimbe, banjo e percussioni la swingante Bare Necessities (Il libro della jungla): semplicemente deliziosi.
E così queste vecchie songs come per miracolo acquistano una nuova veste smagliante: parliamo di quelle scritte dal grande Randy Newman per Toy Story (You’ve got a friend, We belong together), delle meravigliose ballate Baby mine (Dumbo), Can you feel the love tonight (Il Re Leone), Stay awake (Mary Poppins), Color of the wind (Pocahontas), che sembrano essere state scritte per essere magnificate dalle performances di Brian. Potrà succedere che la spectoriana Kiss the girl vi ricordi la vecchia Little Honda dei B.B., che Stay Awake vi procuri gli stessi brividi di Don’t talk, put your head on my shoulder, ma sarà normalissimo: quello che piuttosto non dovete dimenticare di fare è iniziare i vostri pargoletti alle meraviglie melodiche di Brian, l’ascolto di “In The Key Of Disney” si presterà moltissimo alla loro sensibilità.
Wally Boffoli
Brian Wilson
Walt Disney/Brian Wilson-In the key of Disney
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