o nello studio privato del Dr. Koizumi, a San Diego. Chitarre che macellano il rock'n'roll, nella follia idiota di una risata assassina senza nemmeno togliere via le ossa. Perché in effetti nulla è da buttare in questo nuovo disco della band piemontese. Bello il livello di gain sulla chitarra solista, così intrinsecamente detroitiana, belli i solchi dell’organo che danno un taglio garage ai pezzi senza tuttavia soffocarne lo spirito più duro, belle le sincopi di Love is a fart che spezzano l’implacabile marcia ritmica della batteria, bella anche la ghost track nascosta che, pur nella sua registrazione sorda sembra il rigurgito di un qualche vecchio concerto degli Eyes. Mettetelo nel cestino della merenda, vi dovesse venire fame.
Franco Lys Dimauro
Killer Klown Digital Player
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