Giorgio Distante, dal timbro a tratti piacevolmente accostabile a quello di un gigante del jazz internazionale come Paolo Fresu, il chitarrista Alessandro Nosenzo, il tastierista Claudio Filippini (piano, piano elettrico Fender Rhodes e Moog), il percussionista Israel Varela (al cajon) e la voce di Marco Massarotti, che interpreta il Capitano Nemo.
Sì, avete letto bene, proprio il Capitano Nemo! Infatti l'album, in 8 tracce e 33 minuti di musica, racconta nei testi, ed evoca efficacemente con le musiche, il leggendario viaggio narrato da Jules Verne in “Ventimila Leghe sotto i mari”. Un concept-album, dunque: artifizio tipico della tradizione del progressive rock, soprattutto italiano, anche se in realtà, la musica che incontriamo nelle varie tracce del CD è decisamente jazz: jazz in tutte le sue declinazioni, con grande varietà stilistica, gusto, groove e senza un attimo di noia.
I colori si fanno vagamente 'spagnoleggianti' e inclini al flamenco in alcuni momenti di Man in a Ring, di L and R (nelle melodie vocali della seconda parte del brano) e in alcuni fraseggi della tromba di Ossimori, il finale di Nautilus è più classicamente 'swingante', le ritmiche prepotentemente funky all'inizio della già citata Ossimori o di Kraken trasportano il tutto su territori occasionalmente jazz-rock ed acid-jazz. Un certo uso delle armonie vocali e della voce come strumento può evocare, talvolta, le atmosfere create dalle grandi cantanti della stagione del Canterbury Sound degli anni '70, da Julie Driscoll-Tippett, a Barbara Gaskin, ad Amanda Parson, mentre talune melodie vocali un po' 'spezzate' arrivano a ricordare una giovanissima Neneh Cherry nel breve periodo in cui militava nei Rip Rig + Panic, ma senza il furore punk e decostruzionista di quella bizzarra band a cavallo tra '70 e '80. Brandimarte, peraltro, è autore delicato e sensibile che, pur essendo alla guida dell'intero progetto, offre ampio spazio espressivo ai comprimari, tutti caratterizzati da una eccellente caratura tecnica, ma si ritaglia un lungo ed emozionante momento solista al basso nel brano Nautilus, il più lungo (5:15) dell'intera rassegna.
Alberto Sgarlato
Gipsy Island
NemoProject
NoiseLab
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