Arriviamo intorno alle 21 e il luogo ci appare subito ben organizzato per un evento del genere che raccoglie pubblico da tutto il nord Italia.La band di supporto, quegli Horrors che da noi non sono ancora considerati ma che in Inghilterra ed anche negli USA godono di una crescente reputazione, ha appena iniziato il suo set basato sulla presentazione dell’appena uscito "Skying". Un set un po’ corto quello del quintetto di Southend-On-Sea guidati dal giovane ma già carismatico Faris Badwan, ma che fa intravvedere l’anima psichedelica di un combo di cui sicuramente sentiremo parlare nel prossimo futuro.
Sono le 22.30 e l’area concerto, uno spiazzo aperto piuttosto ampio, si è riempita completamente quando ecco salire sul palco il nostro Johnny in completo totalmente bianco e soliti capelli arancioni ritti. L’inizio è subito di quelli fulminanti con la doppietta This is not a love song - Poptones , probabilmente a farci capire che il nostro non ha paura di sparare subito una cartuccia “pesante” che molti terrebbero per un bis o comunque non certo ad inizio concerto ma, si sa, Lydon è particolare in tutto per cui, perché stupirsi? Si prosegue con altre due Hits della band quali Public Image Ltd e Home, con il suono del gruppo (formazione a quattro con Lu Edmonds il chitarrista originario dei Damned ed il batterista Bruce Smith ex Pop Group e Slits) davvero potente ed ipnotico come si può riscontrare in brani già su disco molto “pesanti” come Warrior e Religion II che qui è stata proposta in una versione da delirio lisergico di ben dodici minuti con il basso e la batteria coinvolte in un groove talmente profondo da sconvolgere le interiorità di tutti i presenti e la solita voce sgraziata di John il quale si dimostra davvero in ottima forma, arringando il pubblico, bevendo birra e sputando qua è là. I miei complimenti vanno anche ai fonici che sia per i suoni degli Horrors che per quelli dei Public Image hanno fatto davvero un lavoro eccellente. Il set, che vede anche brani come Flowers of romance, Death disco e Disapointed, si conclude dopo un ora e mezza inclusi due encore di cui uno, la quasi commerciale Rise, che abbassa un pò il livello della tensione raggiunto e mantenuto per tutto il concerto, e l’ultimo a chiudere con una inquietante Open up, cover dei Leftfield. E’ mezzanotte e dopo il viaggio musicale nella mente di John ci aspetta un altro viaggio nel delirio notturno dell’estate Italiana ma ormai tutto è confuso, la meta, il viaggio, tutto si è fuso in un suono compatto quanto devastante a ricordarmi quanto un personaggio così controverso abbia ancora da dare ad un pubblico fatto di giovani che, se era venuto per il classico effetto “nostalgia”, si è invece ritrovato uno spirito ancora combattivo ed attualissimo a sconvolgerli dalle fondamenta, in attesa del prossimo capitolo dell’Immagine Pubblica.
Ubaldo Tarantino
Foto e video di Ubaldo Tarantino
Albatross
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