Nel nuovo millennio un antologia ebbe un inaspettato successo, convincendo il gruppo a tornare in scena, incidendo nel 2008 un nuovo disco, “The bullet Train”, ed oggi questo “Staring at the sea”. Ci troviamo di fronte ad un classico pop inglese, in gran parte acustico, con echi, vaghi, di Bowie, di Van Morrison e Paul Weller. Le chitarre sono soprattutto acustiche, prevalgono le ballate, qualche ricamo di sax, arrangiamenti raffinati. Tentazioni funky, come in Seventh day o latine come nella title track o in One of us is lying rendono vario il disco, ma è nei brani più intimisti che il gruppo dà il meglio di sé. Lavoro gradevole e di buon gusto, ma senza quei colpi d'ala che altri gruppi brit pop ci hanno regalato in passato.
Alfredo Sgarlato
The killing breeze Fod Records
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