Leggo di un loro precedente album che ha permesso alla band di partecipare all' edizione del 2008 dell'Heineken Jammin Festival e non so cosa aspettarmi. Sono passati, per questo "Due", dal cantato in inglese a quello in italiano. C' è un nuovo batterista. Il primo disco si avvaleva di atmosfere in bilico fra indie-rock ed elettronica. Procedo all'ascolto e vengo letteralmente investito da suoni potenti, stile Arena Rock, e da una banalità che mi confonde, un campionario di riff(oni) falsamente hard metal (per potenza) ed il nulla che c' è dietro. Non distinguo una traccia dall'altra, essendo una semplice scusa per alzare il volume e sparare un wall of sound epico(?) sul genere Lacuna Coil (leggo dello stesso produttore e tutto sembra tornare), con testi che, onestamente, non riesco a decifrare. La buona notizia è la durata: circa mezz'ora ma, sinceramente, sono trenta minuti faticosissimi nei quali è racchiuso tutto ciò che non voglio ascoltare. Credo (e temo) che potrebbero avere i "suoni giusti" per un effimero (mi auguro) successo in chiave commerciale.
Andrea Fornasari
La Costante Slinky
Melunera Records
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