Dopo il doppio sold-out del primo Prog Exhibition Festival 2010, che aveva portato a Roma appassionati da tutto il mondo e dopo la pubblicazione del cofanetto celebrativo dell’evento, era grande l’attesa per l’edizione 2011 del “Prog Exhibition”, curato anche quest’anno da Iaia de Capitani e Franz di Cioccio.21 Ottobre 2011: Oak, Saint Just, Ut, Il Balletto di Bronzo, Arti e Mestieri
L'arrivo al teatro Tendastrisce era previsto per le 20, ora ufficiale dell'inizio del concerto, ma avendo dovuto pagare il tributo al dio traffico di Roma arriviamo un po' in ritardo e non facciamo in tempo a sentire gli Stereokimono, trio di Bologna con
influenze psichedeliche oltre che progressive, peccato perché una donna alla batteria non la si vede spesso. E’ però il momento giusto per non perdersi anche la performance degli Oak, che stasera ospitano Martin Allcock dei Jethro Tull. Il polistrumentista accompagnerà gli Oak nel loro giro di concerti in autunno. Il sound è pulito e schietto, da quasi vent’anni Jerry Cutillo e la sua lineup, suonano le cover del leggendario gruppo di Ian Anderson e spessissimo sono accompagnati da uno dei musicisti che negli anni hanno gravitato intorno ai Jethro Tull, come biglietto da visita non è affatto male. La serata è presentata da Iaia De Capitani, manager della PFM, dei New Trolls e del Banco del Mutuo Soccorso. Iaia intervista i protagonisti della serata durante il cambio palco tra una band e l’altra. E' ora la volta di Jenny Sorrenti, sorella del più noto Alan, accompagnata dal suo storico gruppo, i Saint Just Again. Agli esordi, nei primi anni Settanta i Saint Just capitanati dalla giovane Sorrenti, pubblicano due album di pregio: "Saint Just" e "La casa del Lago"; successivamente si perdono nei meandri della sperimentazione fine a sé stessa e svaniscono.
All’inizio del nuovo millennio Jenny lavora su progetti da solista muovendosi tra arie celtico-medieval-irlandesi. Voce di alto livello (qualcuno la paragona a Loreena McKennit) stasera si esibisce di nuovo con i Saint Just Again. Musica ricercata e di sperimentazione, impregnata anche di influenze della musica celtica. Ma la sensazione è quella che siano un po’ fuori contesto, un eccesso di manierismo e un avvolgimento in sé stessi salvato dall’hammond suonato dal grande Ernesto Vitolo. Ospite dei Saint Just Again, Alan Sorrenti che canta Vorrei Incontrarti in coppia con la sorella. Il suo apporto migliore ed apprezzatissimo come autore/interprete di musica progressive fu il suo album di esordio "Aria" del 1972.
Altro cambio palco, altra band, altre icone del progressive. Non sono i New Trolls gli UT, ma, come recita la locandina della serata, ne sono la l'anima prog. In realtà sono solo due dei componenti dello storica compagine italiana, Gianni Belleno (batteria) e Maurizio Salvi (tastiere), che si rincontrano sul palco dopo diversi anni e disparate esperienze fatte separatamente. Non si fa fatica a crederci perciò li lasciamo suonare e andiamo a sbirciare nel backstage per riprenderci l’anima e il cuore del progressive italiano e internazionale. Franz di Cioccio, sua la direzione artistica della serata, che parla con Lino Vairetti degli Osanna (ospiti della prima edizione), Gianni Leone dei Balletto di Bronzo,
i prossimi sul palco, Martin Allcock (Jethro Tull) che si rilassa dopo l’esibizione, Mel Collins (King Crimson) era in scaletta per il secondo giorno del Prog Exibition, ma stasera si presta a sostituire Darryl Way (Curved Air) bloccato in patria
poseur e carismatico tastierista, Leone può essere considerato a tutti gli effetti “il” Balletto di Bronzo. Per la prima serata del festival del progressive i BdB, che mancano dai palchi romani da ben quattro anni, presentano i pezzi storici (soprattutto tratti da "Ys") accompagnati da un Richard Sinclair (dei Caravan) in grandissima forma. Chiudono la prima serata del festival gli Arti
e Mestieri: eseguono pochi pezzi perché Gigi Venegoni, alla chitarra, è tornato sul palco con i suoi vecchi amici proprio in occasione di questo evento, ospite d’onore Mel Collins. Un’esibizione che da sola merita il titolo del festival e sarebbe un vero peccato se l’esperienza non avesse un seguito perché qui gli anni non sembrano mai passati. Purtroppo salta la jam session finale per via dei tempi lunghi e si rimandano quindi a domani le meraviglie che questi artisti possono creare salendo sul palco tutti insieme.
Testo e foto di Marina Pinna
22 ottobre 2011: Bacio della Medusa, Vig Vergeat & Toad, Garybaldi, Biglietto per l’Inferno.Folk, New Goblin
Testo e foto di Felice Marotta
Prog Exhibition
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