Seconda pubblicazione in un anno per i Soviet Soviet. Dopo "Nice" che metteva insieme l'ep "Marksman" del 2009 con i pezzi contenuti nello split con i Frank (Just Frank) dello scorso anno, arriva ora "Summer, Jesus", l'ennesimo piccolo tassello della discografia della band di Pesaro. E' sorprendente ascoltare la loro musica. Ci si possono trovare tantissime influenze: dai Joy Division ai Diaframma, dagli Wire ai CCCP, dai Cure ai primi Litfiba.
Influenze musicali che vanno dal post punk inglese alla new wave italiana. Il trio formato da Andrea Giometti (voce e basso), Alessandro Ferri (batteria) e Alessandro Costantini (chitarra e voce) si delinea come una delle formazioni più interessanti del panorama nazionale.
Molto attivi sul piano dei live, soprattutto all’estero, i Soviet Soviet rappresentano una bella speranza per la musica made in Italy. In un panorama nazionale non proprio esaltante l'arrivo di una formazione come quella di Pesaro corrisponde ad una boccata d'aria pura. Questo nuovo lavoro dei Soviet Soviet segna senz'altro una buona maturità raggiunta. Ritmi sincopati e frenetici calati in un'angoscia metropolitana, colorati da sfumature in bianco e nero. Le sei tracce contenute in "Summer, Jesus": Contradiction, Human Nature, Prince, Prostitutes, Warmata , The Beasts Are Brave, Aztec Aztec sono tutte incredibili. Adrenalina allo stato puro. Questo è il postpunk degli anni nuovi. Questo è il postpunk tutto italiano dei Soviet Soviet.
Michele Passavanti
Tannen Records
Human Nature
Prince, Prostitutes
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