sabato 16 luglio 2011

PIETRE MILIARI - MC 5: "Kick Out The Jams" (1969, Elektra Records) (Live 30 ottobre 1968 - 31 ottobre 1968)

Come tutti sanno il 1968 fu un'anno particolarmente caldo, si voleva demolire quell'antica struttura sociale che ormai risultava stantia e incompatibile con la nuova voglia di rinnovamento giovanile, la gente si rendeva conto d'avere un pensiero e una volontà propria anche se come tutti sanno nell'ombra più o meno voluta, agitatori d'ogni fazione esercitavano il loro influsso manipolatore. Un preludio superficiale questo, solo per introdurre un magnifico gruppo proveniente da Detroit, gli Mc5. Dall'altra parte dell'oceano le ribellioni di protesta erano molto più feroci e violente, nella città dei motori esisteva una congrega altamente politicizzata
che portava il nome di White Panthers, guidate dal predicatore John Sinclair, un movimento paragonabile a una sorta d'autonomia operaia, anche se si sa che negli Stati Uniti il solo nominare la parola comunismo significava produrre una della bestemmie più blasfeme, o ancor peggio un grave oltraggio verso la bandiera a stelle e strisce. Anche qui si viaggia nelle traiettorie di un'utopica forma di ribellione giovanile, ben presto recisa dall'intervento del potere di stato, che tra innumerevoli arresti e conseguenti condanne placò queste insidiose forme di protesta, che spesso e volentieri erano solamente dei pretesti per organizzare eventi, concerti gratuiti, basati sul divertimento e sul libero uso delle droghe. Un gruppo che finì quasi inconsciamente in quel calderone furono gli Mc5, cinque musicisti che nella realtà dei fatti avevano soltanto voglia di suonare, di far conoscere la propria musica, senza essere coinvolti in quel caos politico. La storia andò diversamente soprattutto per il fatto che questi ignari artisti divennero i pupilli del guru John Sinclair che gli promise una maggior visibilità e una possibile escalation verso il successo, tutto questo quando ancora la rivolta era solamente un cumulo d'idee, ipotesi condivise da una ristretta cerchia di agitatori rivoluzionari. Lo storico primo album registrato dal vivo alla fine dell'ottobre del 1968 al Grande Ballroom di Detroit, si rivelò una bomba al napalm, capace d'incendiare di rock devastante sparato a volumi supersonici le anime che ebbero la fortuna d'assistere a quello storico evento. "Kick Out The Jams" (motherfuckers!!!) parte dopo l'utopico discorso shakerato dal cantante Rob Tyner ‘testa di fiammifero’, visto l'enorme casco di capelli ricci che assumeva la forma di una gigantesca palla da bowling: hard rock abrasivo, esplosivo, avvolgente, impossibile rimanere inermi davanti ad un muro di suoni carichi d'adrenalina, eseguiti con grinta e passione quasi provenissero da un'altro pianeta. Gli assoli dei due chitarristi Wayne Kramer e Fred ‘Sonic’ Smith poi fanno accapponare la pelle, sembrano dei duelli di scherma modificata dalle classiche movenze da rockers, dei veri pionieri non c'è che dire; tutte le forme di rock duro arrivate dopo li devono ringraziare, il Punk , l'Heavy Metal …
Il concerto venne immortalato su vinile ed uscì nei primi mesi del 1969: fu salutato dalla stampa musicale con diffidenza e liquidato spesse volte come una discarica di rumore eseguito da musicisti impreparati, una sorta di cavernicoli alle prime armi. Il pubblico invece ne rimase stregato, un pò come successe ai cuginetti Grand Funk Railroad: la critica li distrusse completamente mentre i fruitori li portarono nelle vette dell'olimpo. Peccato che i Motor City 5 dopo questa devastante performance dal vivo, non riuscirono a dare continuità all'ottimo esempio musicale partorito precedentemente: seguirono 2 dischi scialbi e privi di mordente, imbastiti di covers riempitive, quasi a dimostrare un'aridità compositiva spiazzante. Quella storia finì di lì a poco, salvo la discutibile ricostituzione del 2004 della band: riesumare pezzi di storia (come hanno fatto anche gli Stooges con il loro deludente album) nella maggior parte dei casi vuol dire infangare e deturpare il mito, per un prodotto che sembra solamente una brutta caricatura dei tempi migliori.
Marco Venturini

Live in Detroit 1971 Kick Out the Jams
Motor City Is Burning

Tracklist:

Ramblin' Rose – 4:15 - (Fred Burch, Marijohn Wilkin)
Kick Out the Jams – 2:52
Come Together – 4:29
Rocket Reducer No. 62 (Rama Lama Fa Fa Fa) – 5:41
Borderline – 2:45
Motor City Is Burning - 6:04 - (Fred Smith)
I Want You Right Now – 5:31
Starship – 8:15 - (MC5, Sun Ra)

Line-up:

Rob Tyner - voce
Wayne Kramer - chitarra
Fred Smith - chitarra
Michael Davis - basso
Dennis Thompson - batteria

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