lunedì 23 maggio 2011

LIVE REPORT – "Road To Ruins" 12: The Fleshtones + The Grannies + Junkie Storm - Roma, Traffic, 5 maggio 2011)

Arriviamo molto presto al nuovo Traffic perchè volevo incontrare i nostri eroi prima del concerto e infatti trovo Peter con in mano una copia di Blow Up, molto contento: mi dice che è una rivista geniale. Scherziamo un bel pò, facciamo qualche foto, mentre nella sala parte il primo gruppo, i Junkie Storm, che non ho la fortuna di ascoltare dato che preferivo gigioneggiare con Peter. Finito il set si preparano ad andare sul palco i The Grannies, un buon gruppo garage rock con un ottimo disco su Teen Sound Record, non mi dispiacciono come aperitivo. 
In una mezz’oretta sciorinano il loro album e qualche cover come Don’t Bring Me Down dei Pretty Things. In mezzo al pubblico anche Peter e il bassista Ken Fox applaudono divertiti. Annunciati da un voodoo intro, appaiono come dei fantasmi in fondo alla sala e piano piano, senza che me accorga, arrivano sul palco. Finito l’intermezzo si parte subito alla grande con Hitsburg Usa, Feels So Good To Feel, Whatever It Takes. La voce del nostro Zaremba preferito non è delle migliori, ma al contrario, il chitarrista Keith Strengh è in ottima forma, un vero pazzo scatenato.  
Pretty Pretty Pretty, You Give Me Nothing Go On e Comin Home Baby, quest’ultimi due tratti dal nuovo disco “Brooklyn Sound Solution” lo dimostrano a dovere; si aggiunge il bel bassista nel girotondo psichedelico di Dreg, attaccata alla splendida Theme From The Vindicators. Il concerto fila che è una meraviglia, Zaremba e co., eterni ragazzi, divertono e si divertono, dimostrando che il rock’n’roll non ha età. Durante l’hard shake di  Push Up Man, invitano sul palco alcuni membri dei Grannies per una divertente jam, che piano piano si affievolisce per ripartire in crescendo con il ritmo bossa nova di I Wish You WouldL’amore per due band indimenticabili hanno il loro tributo: Daytripper, cover dei Beatles anch’essa presente nel nuovo lavoro, e  Remember The Ramones, pezzo pieno d’amore per i quattro fratellini del Queens, lato b del nuovo 7 pollici “Bite Of Soul”.Degna di nota una vibrante Hard Lovin Man che sbuca dopo la la danzereccia Rats In My Kitchen
Proprio alla fine, mentre se ne vanno, si avvicina un tizio del pubblico che quasi ruba il microfono al nostro Peter per gridare ‘BASTA CON LE FOTO’. Pazzo? Ubriaco? Forse, fatto sta che da lui il microfono passa a tutti i presenti in sala: ognuno ha voluto dare la sua versione di ‘basta con le foto’. Rock’n’roll is for crazy!!!
Marco Colasanti


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