All'epoca il fenomeno prese il nome di new wave (mai nome è stato più azzeccato!) e fu una vera nuova ondata che diede vita a formazioni che sembrano avere molta più importanza oggi che allora. Bands come Gang Of Four, Joy Division, Suicide, Talking Heads, Bauhaus, Television sono oggi per molte formazioni sorattutto anglosassoni una sorta di pozzo enorme dove attingere idee nuove. Un esempio lampante sono gli Editors, i Franz Ferdinand, The Horrors di "Primary Colour", The Drums ed ultimi i londinesi Detachments. Uscito qualche mese fa, dopo circa due anni di lavoro, e passato del tutto inosservato, l'album di esordio degli inglesi Detachments suona abrasivo e oscuro, in perfetto equilibrio tra synth-pop e post-punk.
Fantasmi sonori Joy Division e Bauhaus si aggirano in I Don't Want To Play e Sometimes. Scosse elettriche Kraftwerk e Ultravox invece agitano Audio Video e Holiday Romance.
In H.A.L. rivive il delirio dei Suicide e Throbbing Gristle. Per finire tracce del funky-à-la Talking Heads in brani come Fear No Fear e You Never Knew Me. Una prova notevole quindi questo debutto dei Detachments. Speriamo sia solo l'inizio.
Michele Passavanti
The Detachments
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