Improvvisazione ed interplay. Danno prova di esserne maestri Sabir Mateen e Silvia Bolognesi nelle loro "vacanze senesi". Un album narrativo quanto possono esserlo il respiro e il tocco quando le storie possono essere ascoltate soltanto lasciandosi attraversare dal flusso di note che prende la forma del sensibile, quando tutta la musica già esiste ma ha bisogno di essere suonata perchè ci
si possa accorgere della sua presenza. Registrato da Antonio Castiello al Teatro dei Varii di Colle Val D'Elsa e pubblicato dalla giovane e coraggiosa Rudi Records, "Holidays In Siena" fotografa in una nitida istantanea l'intimità di un suono scaturito dall'incontro dei due musicisti. Sabir Mateen, cresciuto negli ambienti della loft-scene di New York, è uno dei sassofonisti più attivi nell' ambito avant-jazz che ritroviamo spesso al fianco di musicisti come Cecil Taylor, William Parker e Hamid Drake. Silvia Bolognesi, dal canto suo, è uno degli astri in rapida ascesa del firmamento nostrano. Oltre ad essere stata nominata miglior nuovo talento nel 2010 dalla rivista specializzata "Musica Jazz" e ad aver studiato con William Parker, è stata in diverse occasioni presente in formazione con nomi quali Butch Morris, Rob Brown, Enrico Rava, Chad Taylor e John Tchicai.
Tornando all'album, improvvisazione ed interplay, dicevo. Già dall'iniziale Glory si intravede un gioco di scambi dove nulla è prestabilito o addirittura detto; come se solo il silenzio che precede la performance fosse l'unica forma in grado di contenere tutto il suono. Un suono che viene stillato da strumenti nudi, privi di orpelli e catturato nella sua essenza con rispetto e maestria. Oltre a Glory, tra i pezzi di pregio di questo lavoro alcuni più di altri lasciano il segno su chi scrive. E' il caso di Flavio's Wine. Il suo bel mood iniziale descritto dal sax tramuta quasi senza che ci si possa accorgere in un dialogo serrato tra i due strumenti in cui le confidenze dapprima accennate divengono mano a mano sempre più condivise. Oppure di Hugs, le cui note introduttive di contrabbasso evocano un ambiente notturno, nonchè congeniale alla timbrica del clarinetto basso, da cui si sviluppa una narrazione dal sapore quasi letterario per quanto vivida. Ecco, prendete "Holidays In Siena" come se fosse un libro che necessita di tempo per poter essere letto. Un libro che cattura la curiosità già dalle prime righe. E il bello è che ognuno di noi può leggerci storie diverse.
Aldo De Sanctis
Holidays In Siena @ Rudi Records
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