direttamente dall’Italia per assistere a questo unico e raro evento. C’e’ sempre una punta d’orgoglio nell’assistere a un concerto di un gruppo nostrano all’estero, un gruppo che, se l’Inghilterra non fosse così chiusa al mondo non anglofono, avrebbe sicuramente suonato davanti ad altre migliaia di persone. D’altra parte, apprezziamo anche il lato confidenziale della serata.
I Massimo Volume ci ricordano che in Italia ci sono ancora persone che proseguono il loro lavoro in modo dignitoso,
persone che non hanno venduto i loro ideali come alcune delle menti migliori della nostra generazione, che mendicano una presenza al varietà del sabato sera.Non abbiamo di certo indugiato a prendere i biglietti per quello che per noi rappresentava qualcosa che pareva un’attesa da anni, uno dei più grandi eventi di questo mese estivo londinese, anche se l’estate non e’ ancora arrivata qui a Londra, anzi sembra che
l’estate non tornerà più da queste parti. Ricordate l'estate scorsa? Tutto quel caldo, le strade deserte. Il tempo scorre lungo i bordi … chi l’avrebbe mai detto vent’anni fa di ritrovarci qui a Londra, luglio 2011, in un tardo pomeriggio di pioggia e sole.Il 93 Feet East si trova all’est di Londra a Brick Lane, quartiere che ha visto un recente imborghesimento con comitive che brindano tutta la notte a testimoniare dell’ottimo servizio dei bar e dei ristoranti della zona. Arriviamo presto al locale. Fuori ci sono dei tavolini che sembrano aspettare altra gente, in un altro momento. Ci sono anche Mimi’ Clementi, Egle Sommacal, Vittoria Burattini e Stefano Pilia, circondati dai loro amici londinesi. Stasera, al 93 Feet East, non c’e’ una grandissima affluenza, ci saranno un centinaio di persone. Si inizia con Robert Lowell da “Cattivi Abitudini”. C’e’ un suono più compatto e maturo rispetto ai dischi precedenti. I Massimo Volume, non si sono presentati sul palco simili a ieri, non si aggrappano a un’immagine destinata a descriverli per sempre. Le chitarre affilate di Egle e Stefano danzano con maestria sul ritmo sostenuto della batteria di Vittoria e il basso di Mimi’. E al di sopra la voce che declama i testi, che galleggia po’ nell’aria prima di arrivarci diritta al cuore. Secondo pezzo a seguire la dolce e malinconica Coney Island con un’intro e finale di chitarra molto languidi, il ritmo avanza lentamente con La Bellezza Violata e Le Nostre Ore Contate per esplodere in Litio per il quale Mimi abbandona il basso temporaneamente.
La presentazione di “Cattive Abitudini” continua con l’elegante Tra la Sabbia dell’Oceano. Si scava poi nella vecchia discografia iniziando con l’acclamato “Lungo i Bordi”. Parte Meglio di uno Specchio e un coro di approvazione sale dal pubblico alle prime note di Il Primo Dio. Si continua con Fausto, da “Cattive Abitudini”, dedicato a uno dei personaggi più interessanti del panorama musicale italiano degli ultimi 40anni: il cantante, compositore Fausto Rossi.
Si tocca anche l’album “Da qui” con La città Morta e “Stanze” con Cinque Strade con il quale si chiude questo set esplosivo. Abbiamo sentito il suono dei Massimo Volume.
Era un lamento del tempo? O una nota rubata nella casa del sogno?Restiamo ancora un po’ ad aspettare il bis che inizia con Il Tempo Scorre Lungo i Bordi. Pubblico incontenibile con i testi mitraglianti sulle chitarre fugaziane di In nome di Dio, al quale segue quello che sembra un assolo da Kashmir dei Led Zeppelin in apertura di Fuoco Fatuo. E il concerto continua in un tripudio di suoni con la pungente Orororo.
C'è forza nelle loro parole. Sensazione perfetta.Mimi, Egle, Vittoria e Stefano sembrano felici dell’accoglienza. Dopo il concerto qualche momento per concedersi ai fans che hanno tutti qualcosa da raccontare: chi li ha visti vent’anni prima all’Isola del Kantiere di Bologna, chi li ha intervistati, chi ha un cugino che rubò dalla sua collezione il vinile di “Stanze”. Ma si fa tardi per la metro. Rientrando la notte per le vie del centro
siamo allegri come vecchi bonzi ubriachi. Ascoltiamo il respiro della terra e il traffico londinese profondo come una sinfonia.Nella metro
camminiamo contromano distribuendo sorrisi a baristi, a esperti di finanza, a commesse rifatteche ignorano il nostro gioiellino musicale. Massimo Volume: grazie per esserci e per darci speranza. Nei tempi inquieti londinesi torneremo a voi.
testo e fotografia di Myriam Bardino
Massimo Volume - 93 Feet East - London - 21/07/2011: LITIO
1 commento:
http://www.youtube.com/watch?v=z9sEbAmW4dY
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