Stuart conferma la sua rinnovata vena iper-energetica con un inizio quasi a mò di sfilata con giacca blu, maglietta a righe e foulard in pieno stile dandy. La band di Glasgow è ormai una collaudata orchestra di 12 elementi e con la sezione archi “noleggiata” con tre ragazzi milanesi ben integrati nel suono della band della serata. Con mia sorpresa, i brani dal nuovo disco non sono tantissimi (alla fine saranno solo tre) mentre si pesca molto dal passato ed in particolare da “Dear catastrophe waitress” con ben sei brani.
Stuart è oggi molto più showman degli inizi ed è molto attento a coinvolgere il pubblico come quando chiama alcune ragazze a fargli il trucco oppure quando fa salire quattro ragazzi a ballare sul palco con lui durante The boy with the arab strap (siparietto che ultimamente utilizza spesso). Sembra proprio essere questo lo spirito che pervade oggi la band sia nell’attitudine live che su disco, la voglia di divertirsi e far divertire ma sempre in maniera intelligente, portando un pò in secondo piano la parte intimista che aveva caratterizzato gli inizi del combo scozzese. I bravissimi membri della band tra cui vi segnalo anche la presenza di Nigel Baillie in prestito dall’altra grande indie band di Glasgow, i Camera Obscura nonché i sempre fidati Stevie Jackson alla chitarra e la bravissima polistrumentista e voce Sarah Martin sono praticamente perfetti nell’esecuzione di ogni brano.
Il concerto scorre così per un’ora e tre quarti passando da brani come Piazza, New York catcher a Lord Anthony alla bellissima Fox in the snow arrivando agli ultimi due encore di The blues are still blue e Me and the Mayor. Sono circondato da ragazzini in estasi e mi sembra di esserlo tornato anch'io e: forse il nuovo spirito dei Belle & Sebastian è proprio questo, al di là del raccontare storie di amori timidi e sofferti o di camerette dal mood triste, farlo senza nostalgia ma con uno spirito allegro e scanzonato.
Magari, chi come me li segue dagli inizi potrebbe anche essere deluso da questa apparente ricerca della giovinezza a stravolgere un poco il suono originale. Lo stesso Stuart dice al pubblico delle prime file mentre introduce My Wandering Days Are Over (dal disco d’esordio del 1996 “Tigermilk”) "eravate troppo piccoli per ricordarvela" : forse i giovani di oggi non apprezzano a pieno ma, devo dire che questi nuovi Belle And Sebastian mi piacciono parecchio. Stuart, che durante lo spettacolo ci ha anche rivelato di avere una moglie Italiana (un piccolo spazio di gossip), saluta dicendo che ci rivedremo presto: lo spero davvero perché questa è stata veramente una serata magica.
Testo, foto e video di Ubaldo Tarantino
1 commento:
ciao ANONIMO, sono uno dei due Amministratori di DISTORSIONI: se lei si qualificasse sarebbe più facile risponderLe, non crede? E' davvero impossibile interloquire con un ANONIMO: quindi se lei si qualificherà l'autore dell'articolo potrà risponderLe motivando ciò che ha scritto! (wally boffoli)
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