Chi é Elliott Murphy? Una piccola leggenda vivente: sin dai primi anni '70 un cantore urbano crudo e leggero dalla voce suadente e malata della stessa New York pre-punk in cui in quegli stessi anni gente come Lou Reed,i Velvet riveduti e corretti e le New York Dolls perpetravano i loro misfatti glam-punk, roba da cui lo stesso Murphy non rimase immune. Tanto per intenderci si frequentavano e suonavano negli stessi templi della 'intellighentia' rock, CBGB's, Max Kansas City, dove Andy Warhol ed i membri della sua Factory erano di casa.
Il suo primo leggendario album Acquashow risale al 1973 : Elliott Murphy e la Red Lounge Records ne hanno annunciato la ristampa, The Murphys - The 1973 Aquashow Demos - (on a limited Vinyl edition) proprio nel luglio del 2007.
Imperdibili le altre sue opere dei '70, Lost Generation (1975), Night Lights (1976), Just a Story From America (1977) ed Affairs (1980).
Ma decorosissima ed ispirata rimane la sua discografia anche nel corso degli '80, '90 sino ai giorni nostri, che lo vedono mentore indefesso di un inconfondibile 'visione' rock dove l'elettricità va a nozze con stupende ballate, folk ed uno spruzzo di blues.
Francesco Tunzi, uno dei collaboratori più preziosi di questo magazine, l'ha visto per noi live in quel di Alberobello nel corso della collaudata rassegna pugliese Experimenta giunta alla IX edizione (nel contesto di Time Zones) e ce ne riferisce con dovizia di particolari e precisione estetica!
Ah dimenticavo ! : quello con Murphy nella foto é Francesco (P.Wally B.)
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Splendida serata di musica quella tenutasi ad Alberobello l'8 Agosto 2007 per il festival Experimenta con il concerto del songwriter americano Elliott Murphy, accompagnato dalla sua band, ovvero dallo strepitoso guitar-man Olivier Durand, ormai da anni suo fido collaboratore, il bassista Laurent Pardo e il batterista Alan Fatras.
Nelle oltre 2 ore di concerto, Murphy ha incantato e trascinato il pubblico composto da residenti, turisti e appassionati dell’artista newyorkese.
Musicista, giornalista (è stato collaboratore della rivista Rolling Stone) e scrittore, Murphy è una figura di rilievo nel panorama del rock americano anche se i suoi dischi, pur di notevole valore artistico, non hanno mai avuto un grande riscontro commerciale, salvo che in Europa dove il nostro si è trasferito da alcuni anni ritagliandosi una cospicua fetta di estimatori.
Con la sua chitarra e l’armonica l’artista americano ha ripercorso gli oltre trent’anni di una carriera che annovera 17 album nei quali Elliott ha raccontato con sguardo lucido le distorsioni della società americana. Le sue canzoni raccontano di bassifondi , di perdenti, canzoni di grande impatto emotivo e intrise di riferimenti letterari .
Alternando brani dal suo ultimo lavoro, lo splendido Coming Home Again a brani del passato, Murphy offre una straordinaria lezione di musica americana tra rock, folk urbano, country e lunghe cavalcate elettriche, duettando spesso con il talentuoso Olivier Durand, spettacolo nello spettacolo, surriscaldando il pubblico lanciatosi fin sotto il palco invitato dallo stesso Murphy.
Tra ballate evocative (Sonny, Jesse), brani più movimentati (Maryann’s garage sale, 40 days and 40 nights) tratti dal recente Coming Home Again e classici come Just a story from America e Last of rockstars, Murphy trascina il pubblico verso un finale scoppiettante denso di gloriose covers: L.A. woman dei Doors, Baby please don’t go e Gloria (estasi collettiva) dei Them, Twist and shout dei Beatles e l’immancabile omaggio al Maestro con Like a rolling stone.
Murphy e soci si divertono un mondo dando la sensazione di poter continuare all’infinito ma dopo due bis sono sfiniti e, felicissimi, ricevono i meritati applausi e l’abbraccio della gente.
Grande concerto.
http://www.elliottmurphy.com/
http://www.timezones.it/index.php?option=com_content&task=view&id=23
Testo e foto di FRANCESCO TUNZI
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