L'ombra di Paul Westerberg aleggia imperiosa sul primo EP di questa band veneta nata da una costola dei Disfunzione. E la cosa non sorprende ricordando il sound della band-madre. Molto riporta ai Replacements quindi, soprattutto quelli di "Pleased to meet me", ma dalle armonie di Gomez occhieggiano anche i Cure di "Just like Heaven". La riduzione del danno riporta alla memoria le linee guida di certi lavori dei Tre allegri ragazzi morti mentre Morrissey & Marr e il profumo dei loro Smiths ci avvolge all'ascolto di Silvia Silver. I richiami a “quelli che suonavano con le chitarre negli anni '80” costituiscono pertanto la base fondante dei brani di questo disco, come d'altronde rivendicano con orgoglio i tre MSCN. Brani molto gradevoli, ben cantati e ben suonati, con una meritoria attenzione ai testi, mai banali o stucchevoli. Un buon lavoro, che guarda con passione a ciò che di buono ha offerto il passato più o meno recente, ma che al contempo affonda solide radici nel presente della musica italiana.
Maurizio Galasso
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