Capita spesso quando l’amore per un determinato artista spinge ad approfondire la conoscenza dello stesso al fuori dei parametri musicali, di andare incontro ad una scottante delusione. Quando ad esempio intraprendiamo la lettura di una (auto) biografia, possono accadere sostanzialmente due cose: nel migliore dei casi il protagonista si rivela anche un buon narratore, a volte coadiuvato da un giornalista che funge da lente di ingrandimento, ed è capace di presentare gli avvenimenti salienti con il necessario distacco che attrae il fruitore senza appesantire la lettura.
Viceversa ci troviamo, nella maggioranza dei casi, di fronte ad una vera e propria agiografia condita di invenzioni, che hanno certo il difetto di essere false, ma almeno mettono un po’ di sale ad una storia che non si vuole ammettere sia stata più piatta della routine del ‘comune mortale’.
Quando ci avviciniamo ai nostri eroi, attraverso una lunga intervista, un libro, o li conosciamo di persona, possiamo notare che sono molto pochi quelli capaci di raccontarsi, di spiegarci esattamente cosa sta dietro la loro arte, e di contestualizzarla all’interno di un periodo o di una scena musicale (sempre che sia di nostro interesse venirne a conoscenza).
Se ad esempio, volendo approfondire la storia del variopinto fenomeno socio- culturale, più o meno universalmente denominato come Punk, sfogliassimo il testo fondamentale "Please Kill Me" (di L. McNeil e G. McCain), noteremmo a volte con un’amara constatazione, che i personaggi di punta, le star, gli dei dell’Olimpo (Debbie Harry, Iggy Pop, Richard Hell) sono in verità i titolari delle affermazioni più banali, sciatte e superficiali dell’opera; al contrario, le dichiarazioni più interessanti e gli aneddoti più “succosi”, ci sono offerti da personaggi che non hanno mai raggiunto lo status di celebrità, collocati più o meno in secondo piano rispetto ai pezzi da novanta (managers; Djs; groupies;bassisti; pubblico).
La storia che stiamo per raccontare, potrebbe contenere tanto Sesso quanto quella dei Kiss; Droga quanto quella di Keef Richards, e Rock ‘n’ Roll quanto quella di Jerry Lee Lewis, ma ci occuperemo di altro. Meglio, non mancherà il famigerato trittico succitato, ma fungerà esclusivamente da corollario ad un’esistenza già di suo incredibilmente accattivante. Wayne/Jayne County, gli occhi e le orecchie del Max’s Kansas City e del CBGB’s, gli occhi e le orecchie del Punk.
Wayne County: la preistoria
Wayne (dal 1979 Jayne) County, nasce nel 1947 come Wayne Rogers nella Dallas della Georgia, vicino ad Atlanta, U.S.A.. Dal ’66 comincia a recitare in pièce teatrali d’avanguardia, prima ad Atlanta ed in seguito a New York, in compagnia dell’amica Cherry Vanilla. Nel ’68 si trasferisce a New York City, dove fin da subito inizia a fare parte del tessuto underground della città e partecipa alle storiche rivolte che caratterizzano quell’anno. In questa fase diventa cruciale l’amicizia con Jackie Curtis. È fondamentale l’influenza di Curtis sulla decisione di decollare definitivamente come artista transgender, impegnata su più fronti artistici, dal cinema al teatro fino all’ambito musicale. Grazie ad Andy Warhol ed alla Curtis, nel 1969 appare in "Femme Fatale", produzione allestita da quest’ultima, e che prende il nome dalla canzone di The Velvet Underground and Nico. Dopo la prima serie di rappresentazioni, County si trasferisce a Londra, con tutto lo staff di N.Y., per mettere in scena l’opera.
Gli allestimenti di Femme Fatale ed in seguito di "Pork" (di Andy Warhol), presso la Roundhouse di Londra, catalizzano l’interesse di una grande parte del pubblico alternativo nonostante il boicottaggio della stampa inglese, nauseata e sconvolta da una messa in scena che comprende sesso selvaggio, coprofagia, allucinanti bizzarrie di luce, colori e spoken word, nonché l’utilizzo di liquidi vari.
Angela e David Bowie, sono estasiati da questi nuovi, truccatissimi personaggi ed anche il management di Bowie intuisce che Wayne ed il cast di Pork, rappresentano una vera fonte di inesauribili input per la creazione di un personaggio realmente istrionico, in grado di seppellire (almeno per gli anni a venire) l’immagine di timido freak affettato che David non riesce a scrollarsi di dosso. Wayne e tutto il cast sono assunti in blocco: il trucco, il latex, le sopracciglia rasate ed il Rock ‘n’ Roll, si gettano qui le basi di Ziggy Stardust.
Nel 1972, Wayne forma la sua prima band, i Queen Elizabeth, che si muove sulle coordinate di un protopunk seminale. Risale proprio a questo periodo un concerto a N.Y. che vede Wayne fare gli onori di casa,per una band di Detroit che per la prima volta suona in città, i Kiss. Nonostante faccia parte del roster del management di Bowie, la MainMan Artistes LTD, la band non riesce a pubblicare nulla. La compagnia discografica investe circa 200 mila dollari, per filmare l’intero show del 1974 "Wayne County At The Trucks", che prevede numerosi cambi di abito ed il materiale sonoro più sconvolgente fino ad allora prodotto dalla band. Alcuni critici sono concordi nell’affermare che lo show sia stato qualcosa di più di una fonte di ispirazione, per il "Diamond Dogs Tour" di Bowie, e County sostiene che la sua canzone Queenage Baby sia in effetti un prototipo della popolarissima Rebel Rebel del Duca Bianco. Nello stesso anno Wayne forma Wayne County and the Backstreet Boys.
Tuttavia, il panorama musicale underground dei primi anni ’70, risulta particolarmente asfittico (in particolare rispetto al decennio precedente, prescindendo da ogni considerazione sul panorama attuale…), soprattutto negli Stati Uniti. Bisognerà attendere il 1976 per assistere ad un poderoso rinascimento della creatività, che si espanderà senza barriere geografiche e di ceppo sociale. E’ risaputo che la fine del conflitto in Vietnam, quella fine, fu la pietra tombale della contestazione e della controcultura: l’idealismo, il genio e l’eccentricità celebrati nei 60’s, lasciarono spazio al riflusso, esaltazione della mediocrità e dell’individualismo, come conseguenza anche della crisi petrolifera e del terrorismo internazionale, che sancirono la prima grande crisi del capitalismo mondiale, oltre che un’escalation della violenza e della criminalità giovanile. Soprattutto negli adolescenti, le ferite dovute ai fallimenti delle proteste studentesche e delle rivoluzioni ipotizzate durante il periodo ‘hippy’, aprirono la strada a quella filosofia di vita nichilista, apatica, ‘bored’, che caratterizzerà tutta la parte creativa e sovversiva del Punk e sarà appunto denominata ‘teenage depression’.
The Beginnings: My Idea Of Fun
Con i Backstreet Boys, Wayne è di scena regolarmente al CBGB’s ed al Max’s Kansas City ed appare assieme a Suicide, Pere Ubu, Cherry V
anilla e The Fast nella compilation "Max's Kansas City: New York New Wave (1976)", con il brano Max's Kansas City, composto nel ’75 e pubblicato l’anno successivo. Il brano è il primo di Wayne a raggiungere una certa notorietà, grazie al fatto che diventa immediatamente l’inno del locale, del quale tra l’altro Wayne è diventato resident Dj, ed è una felice istantanea della scena musicale cittadina, declamata con toni ‘loureediani’. Occorre notare che, fino alle uscite più recenti di 3/4 anni fa su Poptown Rec., Max's Kansas City è rimasto per lungo tempo l’unico disco che Jayne fosse riuscita a pubblicare negli States.
Nello stesso periodo prende parte al film "The Blank Generation (1976)", diretto da Amos Poe ed Ivan Kral, che può a tutti gli effetti essere considerato una pietra miliare del mondo della sottocultura, essendo una realistica panoramica del Big Bang in atto a New York.
L’anno di grazia del punk 1977, il fatidico ’77, porta con sé la definitiva consacrazione della nostra eroina. Quando si trova a Londra, County respira il fermento del nascente punk inglese. L’Inghilterra adotta Wayne, che nella City sente di fare parte di una scena, più di quanto le sia mai successo a N.Y. Questo forse è il destino dei ‘prime movers’ che molto raramente sono profeti in patria.
Se infatti la nascita a N.Y. della fanzine Punk Magazine di Leighs e McNeil, 1977, viene per consuetudine utilizzata come spartiacque per la nascita di tutto il fenomeno comunemente riconosciuto come Punk (nella sua accezione più ampia), è innegabile che ben poco ha in comune lo stile selvaggio e rabbioso di Wayne con l’approccio ‘arty’ di formazioni come Television o Talking Heads o con le aperture a là ‘hippy fuori tempo massimo’ di Patty Smith. Probabilmente, come ebbe a riconoscere la stessa Jayne, la differenza sostanziale di approccio tra questi modi diversi di intendere il Punk, ruota attorno ad un unico concetto: 'Fun'.
Fun, divertimento, selvaggio, epidermico, che frequentemente viene associato all’idea di libertà e spensieratezza, che sprizza dalla musica e dai costumi che hanno contraddistinto gli anni 50’ e 60’. Immaginario che si caratterizza attraverso le Cadillac, la lacca e la brillantina, il ballo delle high schools, le tavole da surf, etc... Nella seconda metà dei settanta, peraltro in corrispondenza della morte de re del Rock’n’Roll Elvis Presley, si assiste alla riscoperta nostalgica delle sonorità (Rockabilly, Beat e Garage soprattutto) e della moda dei decenni precedenti, soprattutto negli U.S.A.: è il fenomeno Graffiti, la popolarità del quale è testimoniata dal successo planetario di musical e pellicole cinematografiche come "Grease" o "Rock’n’Roll High School", solo per citare i più noti episodi che hanno fatto saltare il botteghino.
Il revival dei fifties e dei sixties porta alla riscoperta del formato a 45 giri, assieme all’esplosione delle radio “pirata” ed alla diffusione della stampa alternativa (sia sotto forma di fanzine, che di riviste dall’approccio più professionale come Trouser Press e Creem, in particolare con il contributo di Lester Bangs). Il 7 pollici riscuote un grandissimo successo per la sua facilità di fruizione, e si colloca da subito come primo passo per ogni garage band che ha fatto sua la filosofia del ‘Do It Yourself’. Radio e stampa alternativa iniziano ad essere indispensabili per i ragazzi che vogliono essere informati sulle novità che escono dai ‘sotterranei’.
Nichilismo e teenage depression da una parte; graffiti e fun dall’altra, è dall’incontro-scontro di queste due componenti che si genera il nuovo punk rock. Ed è proprio la presenza nella loro musica di entrambe queste caratteristiche, a fare in modo che formazioni seminali come Stooges, Mc5, New York Dolls, Dictators e Wayne County and the Backstreet Boys siano riconosciute come parte integrante del fenomeno Punk, anzi ne costituiscono in tutto e per tutto gli albori.
E’ sicuramente destino che sia proprio un altro prime mover della scena punk americana, il mitico Handsome Dick Manitoba, frontman dei Dictators, a rendersi protagonista, assieme a Wayne, di uno degli aneddoti più controversi della storia del genere: la famigerata rissa County Vs Manitoba. Durante un concerto degli Electric Chairs al CBGB’s, Manitoba continua ad interrompere Wayne, apostrofandolo ‘checca’ ed urlando durante l’esibizione. Quando poi Manitoba cerca di salire sul palco, County afferra l’asta del microfono e lo colpisce con forza, fratturandogli una clavicola. Sussegue un ulteriore parapiglia, al termine del quale Handsome Dick è portato fuori dal locale, e Wayne County può terminare lo show. Dopo questo episodio County aspetterà la vendetta dei Dictators, che per fortuna non arriverà mai, anzi dopo qualche anno i due divideranno nuovamente il palco. Si può comunque affermare che il grande scalpore che aveva destato la rissa, sia stata un’ottima pubblicità, per anni, a vantaggio di entrambe le parti.
London Calling
A Londra è il Roxy Club a fare le veci di Max’s e CBGB’s. Ex gay bar, frequentato dai coniugi Bowie e dal cast di Pork, il Roxy offre spazio per drag performance e concerti. Durante il suo esordio nel locale, Wayne si esibisce nella sua classica e cattivissima parodia di Patty Smith, una ‘Ratty Smith’ impegnata nella recitazione dei versi di Horses. Il Roxy era frequentato dalle band più in vista della scena britannica: Clash, Sex Pistols, Siouxie and the Banshees, Buzzcocks, Xray Spex, e Jayne ricorda come fosse presente più di un omosessuale in ogni line up. E’ importante sottolineare che appunto la presenza di gay, era molto più ben accetta di quanto comunemente si ritiene. Il machismo ha attecchito con la seconda ondata del cosiddetto ‘fake’ punk, i cui clichè furono dettati dalla ‘cultura’ skinhead.
County sottolinea la connessione, consapevole, tra prime movers del punk e glammers: in molti casi si trattava anche delle stesse persone, sia negli Stati Uniti sia in U.K.. Il cambio di look sostanziale riguardava il vestiario, mentre le acconciature richiamavano ancora apertamente l’estetica glam (fortunatissima e indimenticata ad esempio l’"Orange Bowie" che assunse al rango di classico del look). In questa prima fase, la maggior parte dei capi indossati dai kids, erano elaborati e costruiti a mano, solo successivamente le boutique fiutarono l’affare e provvidero ad elaborare nuove linee di vestiario ‘punk’, con buona pace per la creatività. Per le ragioni di cui sopra questo ensemble rockettaro, multicolore e sessualmente ambiguo, prese il nome di ‘Cosmetic Punk’ (sia al di qua che al di là dell’oceano) e può a ben vedere essere considerato l’humus del Goth Rock in divenire.
Un luogo comune che Wayne contrasta con forza è l’assunto secondo il quale Johnny Thunders avrebbe avuto un ruolo importante nella diffusione dell’eroina nella scena musicale inglese di quel periodo. County fa notare come nel ’76-‘77 Lou Reed e Iggy Pop fossero già conosciuti ed apprezzati, ed il loro atteggiamento talora celebrativo nei confronti delle droghe, fosse già stato d’esempio per i fan prima dell’avvento del punk su larga scala. Volendo andare ancora più a ritroso, sarebbe possibile riconoscere Jagger, Richards e Faithfull come promotori di una certa disinvoltura riguardo agli oppiacei et similia, che aveva coinvolto la generazione hippy. Wayne ha sempre trovato abbastanza ingiusto l’attacco a Johnny Thunders su questo aspetto, considerandolo non più ‘colpevole’ ad esempio di Sid Vicious che era idolatrato dai suoi giovani fans (Sid è morto all’età di 21 anni).
Wayne County, Ramones e HeartBreakers trovano in Inghilterra bands e kids totalmente scatenati in preda ad un entusiasmo che correttamente si può riassumere con ‘raw power’, potenza grezza. Si sentono molto più apprezzati e si riconoscono nelle sonorità e nell’attitudine delle nuove bands inglesi, e non sentono di far parte della scena emergente degli states.
Londra diventa il fulcro centrale della vita artistica di Wayne, dal quale lanciare ‘l’offensiva’ per la conquista degli U.S.A. E’ qui che dà vita a The Electric Chairs, formazione che nei mesi a venire rilascerà l’EP "Electric Chairs 1977" (su Illegal Rec.) ed il prorompente inno Fuck Off (su Safari Rec.).
Nello stesso periodo Wayne fa la conoscenza del regista Derek Jarman, il quale la scrittura per il ruolo di ‘Lounge Lizard’ nell’imprescindibile e seminale "Jubilee (1977)", punk cult movie, che vede anche la partecipazione di Adam and the Ants, The Slits, Siouxsie and the Banshees e Brian Eno. Dopo un breve tour europeo, all’inizio del 1978 Wayne County and The Electric Chairs danno alle stampe il loro primo LP, omonimo, e l’EP "Blatantly Offensive", entrambi contenenti Fuck Off e
Toilet Love, sempre per la Safari. Oltre a questi due celebri pezzi, l’album "The Electric Chairs" (che è ascritto all’omonima formazione), mette in scaletta: Big Black Window con un vigoroso riff di basso, di nuovo Max's Kansas City, l’incalzante "Out Of Control", con incedere proto hard spesso utilizzata per concludere le esibizioni dal vivo, "Rock'n'Roll Resurrection", che parla della morte di rock star come Janis Joplin o Jim Morrison, e l’esilarante Bad In Bed. Ma la canzone più significativa del lotto è probabilmente Eddie & Sheena, che mette in scena la love story fra la punkette Sheena e il teddy-boy Eddie, di nuovo l’incontro-scontro, amore-odio tra Teenage Depression e Graffiti, che è il vero ingrediente base del Rock’n’Roll di Wayne County. Blatantly Offensive invece presenta la divertente Mean Muthafuckin Man, con botta e risposta tra cantato e parlato, e la cover Night Time dal repertorio degli Standells.
Nello stesso anno, dopo avere dato spazio al tour promozionale del primo album, la stessa formazione rientra in studio per registrare "Storm The Gates Of Heaven (1978)". Il disco presenta una produzione un po’ più a fuoco rispetto alle prime uscite, dalle taglienti atmosfere punk, soprattutto per quanto riguarda le chitarre. Entrambi i chitarristi sono stati sostituiti e lo strumento in generale apporta sonorità piene, più vicine al sound Gibson. Storm reca con sé alcuni brani che entreranno immediatamente in scaletta e tuttora ne fanno parte: la spigolosa e stoogesiana Mr. Normal, dilatata fin all’inverosimile durante le esibizioni live, che si accanisce contro il conformismo, il machismo e la guerra; la struggente Man Enough To Be A Woman, electric ballad che affronta il tema della vita artistica e non delle persone transessuali, (sarà infatti questa canzone a dare il titolo all’autobiografia pubblicata da Jayne nel 2002). Menzione assolutamente obbligatoria per la cover di I Had Too Much To Dream Last Night degli Electric Prunes, ennesima dimostrazione di riconoscenza verso il decennio che partorì tra le altre cose l’amato Psychedelic Rock. Questa canzone da subito diventa un cavallo di battaglia, e l’immarcescibile Jayne ostinatamente continua a proporla anche attualmente con diversi arrangiamenti.
La fine del Punk e degli Electric Chairs
L’atmosfera nella band non è delle più idilliache e si iniziano a registrare i sintomi di una rottura che non tarda ad arrivare. A suggellare la fine dell’accordo con la Safari arrivano infatti l’LP "Things Your Mother Never Told You (1979)" ed il "Live Rock and Roll Resurrection (In Concert)" (1980). L’album in studio, pur essendo di buona fattura, è il primo a non presentare singoli di un certo successo, Wonder Woman a parte, ruvido rock’n’roll a metà strada tra Personality Crisis e
Do You Remember Rock’n’Roll Radio. La title track è una lunga song la cui struttura prevede l’alternanza di due diversi climax, un po’ alla maniera di Stranded In The Jungle dei New York Dolls; Boy With A Stolen Face ripercorre i sentieri del Lou Reed più anfetaminico come già fatto per l’inno Max’s Kansas City; Uncontrollable invece riconduce ad atmosfere alla Ramones del ‘secondo periodo’, quello della collaborazione con
Phil Spector.
La band si scioglie e County lascia il Regno Unito, per fare ritorno negli U.S.A. in compagnia del chitarrista Eliot Michaels. Proprio in questo frangente prende la decisione di lasciarsi alla spalle ‘Wayne’, per diventare a tutti gli effetti ‘Jayne’, sul palco e nella vita. Rock and Roll Resurrection (In Concert) viene infatti attribuito a Jayne County & the Electric Chairs.
Questa esibizione della band, a Toronto durante la notte di capodanno del 1979, è considerata un’importante testimonianza dal vivo, vista anche la drammatica scarsità di live album di qualità, nel periodo in esame. Lo show coglie la leader ed i suoi seguaci in stato di grazia, ed è una vera e propria corsa sulle montagne russe attraverso un repertorio che mischia sapientemente alcuni classici di Jayne (Fuck Off, Stuck On You, Cream In My Jeans); il nuovo materiale, e le immancabili ‘pepite’ provenienti dal garage rock più oscuro, in questo caso la spigolosa e martellante Hanky Panky di Tommy James And The Shondells.
Nel 1983 ritorna a New York per prendere parte alla rappresentazione teatrale "Les Girls" con Holly Woodlawn (peculiare la coincidenza che vuole che Jayne abbia stretto rapporti di collaborazione ed amicizia con Woodlawn e Curtis, entrambe titolari della dedica di una strofa della celebre Walk on the wild side di Lou Reed, Holly la prima (Holly came from Miami FLA), Jackie l’ultima (Jackie is just speeding away).
Negli anni successivi, si stabilisce nuovamente a Londra e ne approfitta per lavorare ad un nuovo LP, impegnandosi anche per il conseguente tour. Nel 1987 esce infatti "Private Oyster". Questo album coglie, almeno in parte, l’obiettivo di rilanciare la notorietà di Jayne, che per la prima volta pubblica un disco solamente a suo nome. In scaletta ci sono nuovi brani e successi del passato reinterpretati, ma è la produzione troppo levigata ad affossare le dinamiche rock del nuovo combo di musicisti che affianca County. Sorte che purtroppo questa uscita condivide con innumerevoli prodotti coevi. Oltre alle riproposizioni di Bad in Bed e Are You a Boy or Are You a Girl, che tuttavia non fanno poi rimpiangere troppo gli originali, trovano spazio nella raccolta due esilaranti rock’n’roll songs: I Fell in Love with a Russian Soldier e The Lady Dye Twist, l’ultima in particolare dove County ‘pretende’ un matrimonio proprio come quello di Lady Diana.
Dagli anni '90 ai giorni nostri
Con l’avvento dei ’90 si manifesta la possibilità di ristampare il materiale degli esordi. In particolare il CD "Rock & Roll Cleopatra" racchiude le prime incendiarie tracce dell’incredibile era su Safari Rec. Il 1993 vede l’uscita del LP "Goddess Of Wet Dreams".
Il 1995 è invece caratterizzato da un’intensa attività: l’LP "Deviation"; la partecipazione a "Wigstock: The Movie", regia di Barry Shils, testimonianza filmata dell’omonimo festival della Drag Music, che si tiene ogni anno a New York; e soprattutto la pubblicazione dell’autobiografia "Man Enough To Be A Woman". Da allora, diverse nuove canzoni sono uscite attraverso il sito ufficiale di Jayne o sotto forma di tracce live. Buona parte di questo materiale è stata selezionata dall’etichetta Ratcage per la raccolta "So NewYork".
La Faang Rec. ha pubblicato nel 2002, un Live show registrato durante il compleanno di Jayne "Wash Me In The Blood (Of Rock & Roll)- Live at Squeeze Box" , che vede la nostra impegnata tra l’altro in un duetto con Handsome Dick Manitoba dei Dictators, a sancire la pace fatta dopo la mitologica rissa del 1977.
Avvicinandoci ai nostri giorni, è fondamentale sottolineare l’uscita ufficiale di Wayne County At The Trucks, show del 1974 prodotto dal management di David Bowie, per la sempre attivissima Munster Records (2006). Questa live performance al Westbeth Theatre di Manhattan, costituisce allo stesso tempo un documento di notevole importanza storica ed un utilissimo compendio per chi per la prima volta, volesse fare la conoscenza di questa emblematica figura tra(n)sversale che, pur non raggiungendo la fama di colleghi illustri (e non), ha saputo come pochi altri slegare la propria immagine ed attività da un periodo storico limitato, per diffondere al contrario una peculiare visione della musica (e perché no della vita), che si pone in modo diametralmente opposto rispetto alle briglie del reducismo tout court, che ci vediamo propinare sempre più di frequente.
A partire dal 2007 Jayne ha collaborato con il power punk trio She Wolves, pubblicando alcuni singoli su Poptown Records, tra i quali ricordiamo Razor Clam e California Uber Alles. Con questa formazione, County ha partecipato al tribute album dedicato a The Fuzztones Illegitimate Spawn, con You Tarzan, Me Jayne, divertente reinterpretazione della Me Tarzan, You Jane della band di Protrudi.
Nell’ultimo periodo Jayne che si definisce Rock and Roll Nurse and Anti War Activist, ha dato sempre più spazio alla sua lotta politica, in favore della tolleranza e dei diritti umani (non solo quelli di persone omo o transessuali). Gestisce molto attivamente il suo blog Rock and Roll Anti RepubliKKKan League su blog spot e My Space, coadiuvata da Shaun Morris. I suoi ideali pacifisti ed anticapitalisti, paradossalmente ma neanche tanto, la collocano come la cosa più vicina a Karl Marx che sia mai uscita dal rock'n'roll.
Filippo Ricci
Fonti bibliografiche:
Legs Mc Neil Gillian Mc Cain: Please Kill Me, il Punk nelle parole dei suoi protagonisti
Piero Scaruffi
Punk77 (UK):
Intervista con J.J. Johnson batterista Electric Chairs
Punk77 (UK):
Intervista con Jayne County del 2005
Video/brani
I Had Too Much to Dream, 1978
Fuck Off
Cream In My Jeans, 1978
Are You A Boy or Are You a Girl?
Storm The Gates of Heaven
The Fast & Jayne County, "Max's Kansas City" 1979
Interview German RockPop 1979
Wayne County & The Electric Chairs - Eddie And Sheena
Wayne County and the Electric Chairs- Putty (1978)
Jackie Curtis' Femme Fatale with Patti Smith, Wayne County, Penny Arcade
Wayne County & Queen Elizabeth Band 1972
Night Time
Bad In Bed, Live Edinburgh 1993
JayneCounty
rockandrollantirepublikkkanleague.blogspot
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