venerdì 25 novembre 2011

LIVE REPORTS - “ Ulver“ (11 novembre 2011, Circolo degli Artisti, Roma)

E’ grande l’attesa per il concerto degli Ulver, band scandinava che nel 1995 esordì con “Bergtatt”, pietra miliare del black metal dalle tinte folk e successivamente nel 2000 deviò, con il capolavoro “Perdition City”, verso sperimentazioni avant-garde contaminate da una elettronica ambientale, trip hop e industrial.
Nonostante “Wars of the Roses” (2011) non raggiunga il livello dei precedenti lavori, l’evento “Ulver” a Roma è sold-out. La sala alle 21 si presenta già piena. Alle 22 in punto il massiccio Kristoffer Rygg dà avvio al set con February MMX, uno dei brani più accattivanti dell’ultimo album. Il respiro oscuro della band cala sulla sala. Nonostante l’acustica pessima del Circolo e nonostante un Rygg non in grandissima forma, la prima parte del concerto scorre via piacevole con l’esecuzione di quasi tutti i brani di “Wars of the Roses”: Norwegian Gothic, England, September IV a cui si aggiunge Island nel finale. Il tempo di accorgermi della presenza di molti amici in sala ed ecco che gli Ulver danno vita a Lost in Moments, intenso brano di “Perdition City” riproposto però in una versione quasi irriconoscibile, a cui fa seguito l’intrigante Porn Piece Or The Scar Of Cold Kisses Piece. Alle spalle della band scorrono incessanti immagini di eteree figure femminili, paesaggi naturali ed oscure sequenze di simboli. Nella seconda parte del concerto, gli Ulver rispolverano For the Love of God e In The Red, brani di “Blood Inside” e 66 5 4 3 2 1, una cover dei Troggs che lascia decisamente perplessi i più. Il concerto finisce con il pubblico che abbandona la sala comunque soddisfatto. E’ strano a dirsi, ma l’amore per “i lupi” è più forte di qualsiasi inadeguatezza. Nonostante tutto i nostri confermano di essere ancora una grande band.
Felice Marotta


Foto di Felice Marotta




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