venerdì 25 novembre 2011

I SUONI DI PAUL MOTIAN OLTRE L'ORIZZONTE DEL JAZZ (in memoriam)

PAUL MOTIAN (25 marzo 1931 - 22 novembre 2011)

Il jazz e la musica contemporanea piangono Paul Motian (Philadelphia, PA, 25 marzo 1931, da genitori armeni – New York, 22 novembre 2011): lo ha strappato alla vita la sindrome mielodisplastica, una malattia del sangue e del midollo osseo, all'età di 80 anni. Artista fondamentale nella scrittura e nel linguaggio della batteria jazz per oltre 50 anni, si è sempre manifestato sulle più alte
linee espressive e in molteplici contesti. Passato attraverso diverse esperienze, iniziate a metà degli anni '50 a fianco di Thelonious Monk, Lennie Tristano, Coleman Hawkins, Tony Scott e George Russell, l'incontro con il pianista Bill Evans nel 1956 risulta decisivo per la definizione della forma in trio per il jazz degli anni successivi: il punto forse più alto di quelle esperienze sono le pagine scritte dal vivo al Village Vanguard di New York nel giugno 1961 con Bill Evans e il bassista Scott LaFaro. L'intensa collaborazione con Evans (affiancato, dopo la prematura scomparsa di LaFaro, da Chuck Israel) si conclude nel dicembre 1963; incontra poi il pianista canadese Paul Bley e il bassista Gary Peacock, per formare un trio in grado di esprimere un linguaggio complementare a quello di Bill Evans, con uno sguardo attento all'evoluzione della new-thing e della musica contemporanea. Nel 1967 forma con il pianista Keith Jarrett prima un trio (con Charlie Haden) e poi nel periodo 1971-77 l'American Quartet (con l'aggiunta del sassofonista Dewey Redman); significative le sue collaborazioni in quel decennio, dalla Liberation Music Orchestra (di Carla Bley e Charlie Haden) a Charles Lloyd. Nel 1972 incide il primo album a suo nome "Conception Vessel" per la ECM, l'etichetta che segnerà in modo significativo la sua carriera di leader (undici titoli) o di sideman (alcune decine di album, con Rava, Don Cherry, tra gli altri): devono essere segnalate, però, altre esperienze discografiche con l'italiana Soul Note (con Haden e Geri Allen; con Bill Frisell e Joe Lovano), con la Winter & Winter e la JMT (con la Electric Bebop Band, con Joshua Redman). Nell'ultimo periodo (2006-11) Motian ha ridotto gli impegni in Europa, suonando stabilmente al Village Vanguard (con Lovano e Frisell, con la Motian Band); l'ultima incisione ECM del 2010 "Lost In A Dream" è in trio con il pianista Jason Moran e il sassofonista Chris Potter; sempre per la ECM, ricordiamo "Live at Birdland" (2009) con Lee Konitz, Brad Melhdau e Charlie Haden. Nel gennaio 2012, la Concord Jazz pubblicherà un album in trio con Chick Corea e Eddie Gomez "Further Explorations". Paul Motian era una persona sempre allegra, affabile e sensibile: lo ricordiamo con le spazzole accarezzare i drums con i suoi occhiali scuri; è stato un batterista "totale", elegante, dotato di una tecnica in grado di distillare le note una ad una (specie sui piatti), mai debordante, in grado di solcare tutti i mari del jazz moderno (dal bebop al free, sino ai linguaggi della musica contemporanea).
Luciano Viotto

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