sabato 29 ottobre 2011

TROPICS: "Parodia Flare" (release date: 19 settembre 2011, Planet Mu, Goodfellas)

Nulla che lasci abbagliati in questo sottobosco pop. Piuttosto un chiarore, una luce filtrata dai numerosi cristalli contenuti nel caleidoscopio sonoro di questo "Parodia Flare". Tale è la sensazione, tra l'altro suggerita anche dalla copertina, che ho avvertito dopo un primo ascolto del debutto discografico di Tropics, creatura del polistrumentista britannico Chris Ward. Se non fosse che l'album mi ha lasciato qualcosa appiccicato addosso. Una sorta di melassa che si scoglie, però, ad un nuovo ascolto.
E ancora una volta rimango incerto: mi piace? Diciamo di si, ma non troverete quì una risposta definitiva. Accennavo ad un caleidoscopio, ed in effetti "Parodia Flare" risulta essere un lavoro ricco di riferimenti e nel contempo fluido ed omogeneo. Provo a darne un'idea. Un brano come Mouves, possibile hit, mi ha fatto venire in mente tanto lo shoegaze di My Bloody Valentine quanto l'house di Chemical Brothers (quelli più morbidi) e Stardust. E ancora, la title-track sembra essere fortemente influenzata dalla chitarra di David Pajo (Aerial M e primi Tortoise) come Wear Out da quella di Roberth Smith.
Si potrebbe continuare ma la cosa interessante è che questi ingredienti non suonano mai fuori luogo ma piuttosto ben amalgamati da alcune scelte che caratterizzano costantemente tutto il disco. Come il lavoro su chitarra e batteria; mimimale e di buon gusto. Preponderante, invece, è l'uso del rhodes effettato che ricorda molto Lonnie Linston Smith & The Cosmic Echoes, mentre in alcune atmosfere nell'uso dei sintetizzatori, mi scuso per il funambolismo, si intravede l'ombra degli Air che rivisitano il Serge Gainsbourg del periodo synth-pop. La voce, che sembra attingere a volte dal duo Lennon-McCartney ed altre dal Syd Barrett meno allucinato, non sembra però mettere a segno delle melodie che risultino efficaci fino in fondo e, dato che rimaniamo comunque in un ambito pop, questo appare come uno dei punti deboli dell'album. "Parodia Flare" non è forse un disco eccellente anche perchè alle volte corre davvero il rischio di risultare stucchevole. Rimane però sufficientemente godibile e dimostra comunque di avere carattere e compattezza, il che dimostra che Chris Ward possiede non solo un proprio stile, ma che probabilmente è sulla strada giusta per rafforzare le proprie idee. Buon ascolto.
Aldo De Sanctis

Tropics/Planet Mu


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