Annoda trame di disperata sopravvivenza questo trio partenopeo che con "Love Revolution EP" propone cinque tracce di rock abrasivo e sporco, sonorità ripescate nel panorama alt rock con divagazioni nei meandri del dark più lugubre e claustrofobico, accenni di aggressività noise. Un lavoro che musicalmente non inventa nulla di nuovo ma tuttavia si muove sugli equilibri giusti tra il saper attingere, il caratterizzarsi e il rifuggire ostentazioni o false retoriche, dimostrando palesemente di avere le carte in regola. Ciò che contraddistingue questo disco sono però i testi, l'idea di fondo del rifiuto sprezzante dell'omologazione imposta dal sistema. Tutto il resto è intessuto sul cinismo e sull'impassibilità che caratterizza i nostri tempi. I suoni sono aspri e ridondanti, sottolineano un senso di vuoto e di contraddizione che è perdita di identità, perdita di cognizione, abulia, rassegnazione. Nessuna rivoluzione quindi, nessuna traccia d'amore nei volti glaciali che si stagliano sopra le macerie fumanti delle speranze crollate. Ogni Giorno sembra essere la proclamazione di un nuovo manifesto nichilista-esistenzialista. Picnic spazia tra andamenti morbidi ed esplosioni di riff martellanti e cervellotici, parlando di precariato emozionale, sogni rubati e vita sospesa. La title track si perde nella visionarietà compulsiva che è - seppur molto lontanamente - riaccostabile al noise rock dei Boredoms. Cinici e passivi e Arriva la fine si muovono sulle stesse traiettorie di vuoto e annientamento, concedendo qualcosa di troppo alla melodia un pò scontata e troppo incline all'orecchiabile.
Sicuramente la domanda che sorge più spontanea è: riusciranno questi ragazzi a sfuggire ai clichè del dejà vu o rinnegheranno l'impresa di una rivoluzione per votarsi ad un più semplicistico estremo niente? Anche il tramare (nouer, verbo francese che significa appunto annodare) è un'arte sublime che richiede l'abilità di non impigliarsi! Attendiamo e nell'attesa volgiamo un plauso di vivo apprezzamento al co-fondatore dell'etichetta Subcave, Alfredo Esposito, che la sua rivoluzione la sta portando avanti con grande coraggio e coerenza, decidendo di lavorare e promuovere band emergenti italiane a regime di copyleft, avvalendosi di licenze Creative Commons.
Romina Baldoni
Subcava Sonora
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