mercoledì 31 agosto 2011

MARC ALMOND & MICHAEL CASHMORE: “Feasting with Panters” (2011, Cherry Red Records)

Si chiama “Feasting With Panters” l’ultimo lavoro di Marc Almond in collaborazione con il compositore e chitarrista Michael Cashmore.
L’album è uscito lo scorso giugno, ma il lavoro di registrazione è andato avanti oltre tre anni con un fitto scambio di files via rete tra Almond, da Londra, e il chitarrista che componeva, registrava e assemblava le tracce nella sua casa di Berlino. Galeotto un libro di poesie di Eric Stenbock regalato a Marc Almond da David Tibet dei Current 93.

I poemi del conte Stanislaus E. Stenbock hanno folgorato entrambi i musicisti e sempre tramite il comune amico è partita la scintilla che ha fatto iniziare la collaborazione tra i due musicisti. Un’anticipazione del lavoro è stata
presentata nel 2008 alla Queen Elizabeth Hall di Londra e a questa performance si riferiscono i video tratti dall’album che da tempo girano su Youtube.
Un album intimista, distante dalle atmosfere pop degli anni Ottanta, un lontano ricordo il ciuffo New Wave, accantonati gli atteggiamenti troppo studiati, sembrano passati anni luce da Tainted Love o Secret Life.
Tredici tracce in cui il romanticismo decadente del conte poeta vibra nelle corde vocali dell’ex-Soft Cell e negli arrangiamenti malinconici di Cashmore, tra le corde di una chitarra e le note di un pianoforte, o tra il vibrato degli archi e le percussioni elettroniche (tutti gli strumenti sono suonati dal chitarrista berlinese), in un tutto armonioso che non risente affatto della modalità di composizione dell’album, anche se l’eccessiva ricerca estetica è una possibile pecca del progetto. Tra le tracce più belle senz’altro la prima The Thief and the Night, The Sleeper in the Valley e a seguire Patron Saint of Lipstick, in cui la voce di Almond affronta picchi e discese del pentagramma con una padronanza invidiabile. Gabriel colpisce sin dal primo ascolto, pregevoli anche Hotel de France and Poetry e infine Feasting with Panthers, traccia che chiude e dà il nome all’intero lavoro. Un album da ascoltare come piacevole sottofondo in una fresca serata autunnale, sorseggiando un bicchiere di vino rosso e guardando il tramonto o il caminetto acceso, meglio se in piacevole compagnia. Un lavoro tra musica e poesia.
Marina Pinna

Cherry Red Records/Almond & Cashmore

The lunatic lover
Gabriel

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