Condizionati dai luoghi comuni indotti da circostanze contingenti, dai media più o meno disinformanti, da un’ignoranza di fondo a cui la cultura dominante non pone

Confinata in un angolo oscuro (nel vero senso della parola per via della cronica carenza di energia elettrica che ridusse il Paese al buio) del "campo socialista", la Romania è stata in pratica assente dall’Europa per un tempo lunghissimo.
L’isolamento ha tuttavia permesso di preservare il ricchissimo patrimoniotradizionale romeno e quindi anche quello musicale che oggi, con il ritorno della Romania, pur fra mille difficoltà, nel consesso europeo, contribuisce a conferire alle espressioni musicali di questo Paese caratteristiche del tutto peculiari. Va infine sottolineato che malgrado la crescente urbanizzazione e modernizzazione, la Romania continua a

Tutto questo potrà essere oggetto di analisi più specifiche quando se ne darà l’occasione in questa rubrica.
Per la presente occasione, che possiamo considerare di approccio alla realtà musicale romena, ecco uno sguardo alla scena musicale odierna con due produzioni musicali particolarmente rappresentative che tuttavia rimangono confinate, come quasi tutta la rimanente produzione nazionale, entro i confini del Paese senza che in particolare in Occidente se ne abbia una particolare conoscenza.
Ioan Titu aka "Silent Strike"

Originario di Bacău nella Moldavia romena, Ioan Titu si è subito distinto a livello internazionale per le apprezzate colonne sonore divenute lo score di pellicole prodotte in molti Paesi, Stati Uniti compresi. Numerose e continue le esibizioni dal vivo che di recente lo hanno visto sulla scena in Inghilterra, Francia, Germania senza che purtroppo l’Italia venisse mai compresa nel circuito dell’artista.
Altrettanto numerose le collaborazioni artistiche che a partire dal 2005, anno della pubblicazione del primo album di Silent Strike hanno visto Ioan Titu dar vita a

Il primo album di Silent Strike viene pubblicato nel 2005 ed è già fortemente rappresentativo di tutte le influenze musicali e culturali della terra d’origine di Ioan Titu che ne trae una mirabile sintesi in una tracklist di brani dai suoni maturi e compiuti che vanno ad arricchire un genere come quello dell’elettronica che sembra trarre nuova linfa dai suoni misteriosi e profondi delle scure foreste romene.
From “Silent Strike“ album – (Detasare) del 2005 – La Strada Music

From “Silent Strike“ album – (Floating sadness) 2005 – La Strada Music
Ancora un estratto dal primo album di Silent Strike, un brano dalle cadenze lente e profonde, come l’immensità dei mari, da cui sembrano levarsi voci suadenti di sirene ammaliatrici.
From “Silent Strike“ album – (Dolphins) del 2005 – Etichetta La Strada Music

Nel 2009 Silent Strike pubblica un doppio album dal titolo “Alb", frutto della collaborazione di Ioan Titu con numerosi artisti della scena musicale romena. Il risultato è un mirabile connubio di elettronica, suoni glitch, dubstep, escursioni nell’ambient….
Un album da ascoltare nelle fredde serate autunnali, confortati da un buon calice di vino.
From “Alb“ album – (Solitude) del 2009 - Etichetta La Strada Music
Şuie Paparude
I Şuie Paparude sono quella che usualmente, in casi simili, si potrebbe definire una band di culto… Amatissimi in Romania, si formano nel 1993 diventando in breve tempo fra i gruppi più rappresentativi in ambito elettronico collezionando una serie di albums (otto a tutt’oggi) di pregio assoluto.

L’anima della band è Mihai Campineanu aka Michi , autore delle musiche e personaggio eclettico della scena musicale romena, autore di progetti solisti di grandissimo interesse, cosa di cui mi riprometto di parlare in una prossima occasione. L’ultimo album dei Şuie Paparude dal titolo “E Suflet În Aparat“ è un incrocio di suoni techno break beat, elettronici, persino alternative beat che danno la misura di una band orientata verso sonorità che lo stesso Michi va sviluppando in progetti paralleli….
Per tutti coloro che hanno una percezione “distorta“ della Romania dettata dalle logiche politiche e dalle convenzioni culturali vale la pena ascoltare questi estratti dall’album dei Şuie Paparude per guardare con uno sguardo meno condizionato

Si comincia con un brano sorprendente per la band romena dei Șuie Paparude che sconfina apertamente in territori shoegaze e alt rock ! Un brano che, se presentato da una band occidentale, sarebbe destinato a diventare una hit all’istante.
Șuie Paparude - “E Suflet În Aparat” - (Cea Mai Bună Zi) 2010 Music
Esaltante prova strumentale dei Șuie Paparude in cui è evidente il tocco creativo di Michi e che dà tutta la misura dell’eccellente livello raggiunto da questa band romena.
Șuie Paparude – “E Suflet În Aparat” - (Moartea boxalo) 2010 Cat Music
Sempre da “E Suflet În Aparat” un bellissimo brano che percorre territori di uno

Șuie Paparude - “E Suflet În Aparat” – (Baby Satellite ) 2010 Etichetta Cat Music
E per finire questo primo incontro con i Șuie Paparude, ancora un bellissimo estratto dal loro ultimo album che dà la misura della grande versatilità di questa band romena amatissima in patria.
Șuie Paparude – “E Suflet În Aparat” - (O Noapte Mai Lungă) 2010 Etichetta Cat Music
Roberto Melfi
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