La produzione è affidata ad Enrico Berto, che ha dato alla band una impronta internazionale che è stata suggellata dal master engineer Mike Marsh, già al lavoro con Oasis, Massive Attack, Depeche Mode e altri personaggi importanti. Non aspettatevi suoni indie wave secchi e compressi, qui i ragazzi suonano naturali e senza filtri, colpendo subito per la freschezza delle composizioni e per la genuinità del lavoro, confezionato in digipack. Il titolo potrebbe trarre in inganno e dare adito alle solite allusioni con la droga: in realtà il “trip” è inteso come un vero viaggio musicale alla scoperta del loro futuro, che vista la determinazione nella band di farsi sentire si spera sia roseo. Se proprio vogliamo trovare qualche difetto forse è nella troppa omogeneità dei brani, nel fatto che magari i ragazzi avrebbero potuto osare di più, ma data la loro giovane età è un esordio più che buono. Accendete dunque lo stereo, infilate il cd e mettetevi a fare l’air guitar senza tanto pensarci su.
Gianluca Merlin
The OraclesMyspace
The Oracles
TheOraclesaLondon Calling
Produzione: Enrico Berto
Studio di registrazione: Mushroom Studio, Pordenone
The The Lior Kneazir (Voce)
Federico Mengoz (Chitarra elettrica)
Antonio Uras (chitarra elettrica)
Marco Sacilotto (Basso)
Paolo Calderan (Batteria)
Tracklist:
1. I wanna live in a dream machine
2. What’s my style
3. Prisoners
4. Not my time
5. Wisdom & rock & roll
6. Hand in hand
7. Mushroom
8. Jukebox
9. Checkpoint Charlie
10. Revolution
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