domenica 3 aprile 2011

CHROME: "I left my heart in San Francisco"

Illustrare il percorso artistico dei Chrome è un po’ come compiere un’operazione di macabra dissepoltura: si avvertono le sensazioni forti di una profanazione e il gusto perverso di trovarsi tra le mani qualcosa di assolutamente unico. Al di là di qualunque tentativo di classificare il genere musicale che li contraddistingue bisogna fin da subito inquadrare il contesto temporale e ambientale che gli ha dato vita: la California post-industriale della seconda metà degli anni '70 e il paesaggio alienato e alienante di San Francisco e della Silicon Valley, della tecnologia avanguardistica e straniante.


The Visitation (1976, Siren)

E’ il 1976 ed il tastierista polistrumentista Damon Edge (Thomas Edward Wisse), dopo le suggestioni ispirategli da un viaggio in moto lungo la penisola Iberica e il Nord Africa, inizia a buttare giù alcuni appunti di viaggio che si tradurranno nel primo lavoro a firma Chrome: "The Visitation" (1976 Siren).
Lo affiancheranno nell’impresa il chitarrista John Lambdin, il bassista Garry Spain e il polistrumentista e cantante Mike Low. L'album è fresco, caratterizzato da un caleidoscopio di richiami evocativi sia del sound della West Coast (dalla psichedelia anni '60 dei Grateful Dead, al garage punk della scena di Detroit, MC5 e Stooges, all'art rock sperimentale di Residents e Tuxedomoon su tutti) che dalle atmosfere ipnotiche e orientaleggianti, scandite da percussioni tribali, che tanto avevano trovato spazio nella fantasia di Edge negli ultimi tempi, dandogli la possibilità di testare una commistione sonora del tutto originale, assemblata con raffinatezza ed eleganza. How many years too soon ha un tratto di chitarra avvolgente alla Gerry Garcia spezzato da singulti elettronici e cambi di ritmo, Return to Zanzibar sprigiona l'energia di un pezzo punk che dilaga in una maglia ipnotica di percussioni ed inserti rumoristi ben calibrati, Caroline ci riporta allo space rock degli Hawkwind, ammortizzato da passaggi ritmici blueseggianti in stile Santana. Kinky Lover è più disincantata ma in alcuni passaggi riporta in causa la ballata scandita di John Cale. Con l'arrivo dell'altro polistrumentista, Helios Creed, il suono dei Chrome troverà un definitivo assestamento e una dimensione propria lontana da ogni reminescenza del passato o da influenze del momento.


Alien Soundtracks (1977, Siren)

Nel 1977 è la volta dello spiazzante "Alien Soundtracks" (Siren) che si presenta come un racconto fantascientifico ispirato alle deviate passioni cyberpunk del duo: Edge aveva lavorato alle colonne sonore di b-movies per la MGM, inoltre entrambi erano imbevuti delle suggestioni postmoderne e dall'immaginario visionario narrato da scrittori quali Philip K. Dick e William S. Burroughs che, attraverso l'uso di droghe sintetiche, riuscivano a creare un diabolico intreccio tra inconscio ed incubo reale. Chromosome Damage spazza via gli archetipi del protopunk con una violenta evoluzione acida e spaziale. The monitors strizza l'occhio ai rumorismi di Neu e Pere Ubu ma li sviluppa in modo assolutamente malsano, avvolgendoli in loop vorticosi, in una coreografia sci-fi di puro horror claustrofobico. Nova Feedback è sicuramente un episodio appassionante, con una chitarra volta ad una costruzione lenta e cadenzata, altamente evocativa; All data lost è pura catarsi psichedelica degna dei Can e Magnetic dwarf reptile ci riporta alla goliardia freaks e alle derive cosmiche del kraut rock. Questo secondo lavoro è apparso, per una parte della critica, come poco strutturato a causa di alcuni passagi chitarristici di Helios Creed, probabilmente aggiunti in una fase successiva: in realtà il carattere poco omogeneo e frammentario del lavoro è una creazione sonora atipica voluta, con strutture compositive lasciate aperte per evocare caos e distruzione.
Le due personalità forti e animate da straripante fantasia compositiva entrano in gioco stabilendo un'alchimia unica e irripetibile poichè l'uno riesce a contenere e compensare l'irruenza dell'altro. E' la magia occulta del suono Chrome - trascinante, capace di alimentare una sorta di morbosa dipendenza dal loro gioco fatto di strabordate urticanti e ragnatele ritmiche magnetiche. John Lambdin si dà alla fuga subito dopo la pubblicazione di Alien Soundtracks, in cui aveva rivestito un ruolo di puro margine, Garry Spain rimarrà ancora per firmare due brani del terzo lavoro ma è oramai anch'egli risucchiato dalla forza devastante del duo che, pur di non figurare come tale, arriverà a dare un nome perfino alla drum machine!


Half Machine Lip Moves (1978, Siren)

Nel 1978 esce "Half Machine lip moves" (Siren) che segna l'apice del manifesto estetico dei Chrome. Un muro sonoro che non lascia intravedere nessuna speranza e nessun segnale di vita nel paesaggio desolato e rarefatto del post apocalisse. La decostruzione è un mostro tentacolare che si muove in un mondo parallelo e sotterraneo, si ciba voracemente di rimasugli sonori presi a caso e poi li rigetta in una sorta di isterismo compulsivo come unica fonte di opposizione estrema e visionaria al nulla. La distruzione dell'armonia, la scomposizione di ogni logica melodica sembra essere l'unica arma di originalità a cui poter attingere per fronteggiare la desertificazione imposta dall'era delle macchine. Loro definiranno il genere come Industrial strenght music e non c'è dubbio che i loro rumorismi verranno elaborati dai Throbbing gristle che poi daranno vita al filone Industrial.You've been duplicated é una serie di bordate violente e sconnesse che impattano tra loro e si mischiano con voci filtrate e deliranti, TV as eyes è un esperimento dadaista sull'addomesticamento del rumore, ovviamente poco riuscito, che sfocia in una serie di intermittenze sempre più flebili emesse da una radio fluttuante nel cosmo imperituro. Zombie warfare è un insieme di dissonanze elettriche stridenti in cui possiamo ammirare i nostri peggiori incubi che danzano sulle nostre teste attonite. March of the chrome police ed Abstract nympho sono pure abrasioni sinistre, blocchi granitici informi che impediscono ogni tentativo di cogliervi dei generi a sè stanti. L'omonima Half machine lip moves traccia un affresco estemporaneo della desolazione senza più appigli. Zero time, Critical mass, Mondo anthem sono le più vivide istantanee di un'opera destinata a rimanere indelebile.


1979 – 2002: Read Only Memory, Red Exposure, Blood on the Moon, 3rd from the Sun, Into the eye of the Zombie King

Fino al 1982 Edge e Creed, che nel frattempo avevano assoldato alla sezione ritmica i fratelli Stench (John & Hilary), rimasero pittosto defilati da ogni esibizione pubblica e fedeli alla loro filosofia ostinatamente underground, con le eccezioni di due live nel 1981, a Bologna (alla rassegna electro-new wave Elektra 1) e San Francisco. Proprio in concomitanza con i loro tentativi di uscire allo scoperto o di rendere più fruibile alle masse la loro musica, inizia la disgregazione simbiotica, viene meno l'afflato di univocità che aveva guidato i loro intenti.
Nel 1980 Edge si sposa con Fabienne Shine che presterà la sua collaborazione nell'ultimo lavoro in studio del duo "3rd from the sun" (Siren, 1982). Fino al 1983 i Chrome rimarranno uniti pur se i prodromi dei loro diversi intenti andranno pian piano delineandosi, in questi tre anni usciranno una serie di lavori e collaborazioni piuttosto interessanti, su tutte da segnalare "Red Only memory" (Siren 1979) con il famoso pezzo I'm the Jaw, in cui l'elettronica è preponderante, "Red Exposure" (Siren, 1980) in cui si accentua la tendenza proto-industrial: rilevanti i pezzi Room 101 e Night of the earth.. Da segnalare la compilation "Subterranean modern" (Ralph, 1979 ) con i Chrome affiancati da altre tre bands di San Francisco (MX-80 Sound, Residents e Tuxedomoon) in contributi inediti, e il video del 1980 Meet you in the subway.
Nel 1981 altro album notevole "Blood on the moon" (Siren) che oltre al grande apporto alla sezione ritmica dei fratelli Stench, vede la partecipazione di Romeo Void al basso; il risultato è un album dai suoni acidi, costruito su evoluzioni sonore delle tastiere, con voci ad effetto dal sapore ultraterreno, inserti di texture nastrate e un suono assolutamente inedito e incatalogabile: si segnalano su tutti pezzi come The strangers e Perfumed metal.
In "3rd from the sun" (Siren 1982) si vira verso una maggiore forma melodica e su suoni meno sperimentali ma il risultato finale è un album piuttosto destrutturato con l'unica eccezione di Armageddon con sonorità imponenti e il pop noise di 3rd from the sun (di cui i Prong fecero una cover nel 1989); in Off the line spicca il cantato di Fabienne Shine. Nel 1984 Damon Edge si sposterà in Francia e Creed darà sfogo alle sue ambizioni soliste. Da questo momento la potenza incontenibile del ciclone Chrome è menomata da un diverso concatenarsi di eventi che scioglieranno inevitabilmente l'incantesimo. Viene meno la scena ambientale americana, l'aura emotiva di quel preciso momento storico si dissolve e il mostro tentacolare che si era nutrito di energia sotterranea viene lasciato languire inerme.
I due protagonisti porteranno avanti percorsi coerenti e di buona qualità (tranne alcune eccezioni) ma chiaramente il crogiolo emozionale non potrà più, per forza di cose, essere alimentato con lo stesso vigore. I loro spiriti indomiti, seguendo percorsi differenti non potranno più equilibrarsi e compensarsi. Edge senza la chitarra di Creed verterà su un sound raffinato e fiabesco, condito di atmosfere oscure e oniriche ma poi spegnerà il suo talento avviandosi verso un'autodistruzione incontrovertibile. Nel 1984 con lo staff francese che coadiuvava il gruppo di sua moglie Fabienne (Shakin' Street) ci sarà "Into The Eyes Of The Zombie King" (New Rose Records) imbastito di un'elettronica piuttosto scontata per l'epoca e nel 1994 "The Clairaudient syndrome" in cui affioreranno definitivamente i problemi esistenziali e personali di un Damon Edge prigioniero dell'alcol e dell'eroina, caduto in un tunnel di fragilità psico-emotiva sempre più compromesso e ingovernabile, vittima di attacchi di agorafobia che finiranno per isolarlo e portarlo alla rottura irreparabile con la moglie, sino alla morte nel 1995.


Ultimo lavoro in studio dei Chrome è "Ghost Machine" (Dossier records, 2002) che intraprende un'ulteriore ricerca sonora con atmosfere oscure che in parte vanno ad imbastirsi con i retaggi più classici del suono dei Chrome: ha una parte strumentale piuttosto estesa e degli inserti tipicamente vicini ai gusti di Creed di sapore spaziale e rock psichedelico: Inner space, Ghost machine, Roots.

Helios Creed

Helios Creed invece si sfogherà con i suoi manierismi distorti e infernali avvicinandosi ad un peculiare metal-psichedelico. Da segnalare tra i suoi lavori solisti: "Superior Catholic Finger" (Subterranean, 1989) con pezzi quali Monster Lust, Too bad, Weekends e Cookie jar e "Lactating Purple" (1991) in cui prevalgono: Big Bang, Up the Wall, Flying through the either, Modular green. Collaborazioni eccellenti di Creed in varie compilations furono con artisti del calibro di: Nik Turner, Hawkwind, Butthole Surfers, Jack Endino's, Skinyard, Genesis P-Orridge e Bill Laswell.
Con la morte di Damon Edge nel 1995, la volontà e la bravura di Creed nel perseguire il ripristino delle sonorità perdute non servirà a ripetere l'irripetibile. Ricordiamo comunque "Retro transmission" (Cleopatra, 1997) che si avvale della preziosa presenza, accanto a quella dei fratelli Stench, di Tommy L. Cyborg che curerà la parte elettronica, Nova Cain alla chitarra e Paul Della Pelle alla batteria, i pezzi più possenti e vicini al suono originario che ne emergono sono: Artificial human, More space, Phoebus. Con "Tidal forces" (Man's ruin Record, 1998) le chitarre abrasive di Creed emergono nel travolgente crescendo di Dragon Slayer e nell'ex demo -poi rielaborato- mandato da Cyborg e Nova Cain prima della loro entrata nello staff: Fudge Bunny.
Dal 2003 Helios Creed ha di nuovo virato verso una produzione solista pur continuando ad essere affiancato dai musicisti che lo avevano sostenuto nella ripresa del progetto Chrome, ha avuto diverse esperienze in tour mondiali esibendo direttamente dal vivo la più disparata fenomenologia di suoni atipici e creativi, registrato album con risultati incerti "On dark side of the sun" (2003, Unknown Indie) e nel 2006 "Deep blue love vacuum" (Noiseville) un doppio che ha riportato in auge la collaborazione con la moglie di Edge, Fabienne Shine ed una commistione sonora con il noise e il grunge più rappresentativo delle radici e del volto di San Francisco; al disco ha partecipato anche J. D. Pinkus dei Butthole Surfers. Field of green è oscura e decadente, la cover dei Velvet Underground All tomorrow's parties abbatte la rigidità teutonica del cantato di Nico con la voce trascinata e inquietante di Fabienne, poi alcuni episodi in cui il suono ossessivo di Creed con i suoi riff martellanti e i cambi repentini di ritmo rievoca incubi mai sopiti, dove feedback e voci distorte sembrano provenire dal macabro mondo dell'insondabile: Got to have someone, Beginning of light. Di recente si parla con sempre maggiore insistenza di un prossimo album a firma Chrome che vedrà protagonisti insieme ad Helios Creed: Fabienne Shine, J. D. Pinkus al basso, Jerry Page alla seconda chitarra e Blair Bovbjerg.
Nello spingermi in una trattazione tanto sfaccettata e complessa ho avuto a cuore la sorte di chi volesse addentrarsi ad una prima scoperta dei Chrome, magari su ispirazione di quanto scritto. Attenzione!: nei loro dischi non vengono riportate idonee istruzioni per l'uso, per cui raccomando di proteggervi nel modo a voi più consono dagli indelebili effetti collaterali che ne scaturiranno.

Romina Baldoni

Official Chrome WebSite
HeliosCreedMySpace

Kinky Lover
The Monitors
Magnetic Dward Reptile
Zombie Warfare (can’t let you down)
Zero Time
Read Only Memory Pt.3
Eyes on Mars
Electric Chair
Out of Reach
3rd from the sun


CHROME Discography

Original Period
With the exception of The Visitation, all of these records feature Damon Edge and Helios Creed creating the original sound that can only be known as Chrome. Accept no substitutes.
The Visitation 1976
Ultra Soundtrack 1976(?) 7" reel
Alien Soundtracks 1978
Half Machine Lip Moves 1979
Subterranean Modern 1979 Various Artists
Read Only Memory 1979 Mini Album
New Age 1980 7" Single

Red Exposure 1980
Inworlds 1981 12" Single
Blood on the Moon 1981
Firebomb 1982 7" Single
3rd from the Sun 1982
Anorexic Sacrifice 1982 7" Single
No Humans Allowed 1982
Chrome Box 1982 6 Album Set
The Chronicles I 1982
The Chronicles II 1982
Raining Milk 1983
Chrome/Bauhaus: Live in London 1984 Various Artist VHS
Chromosome Damage 1986 Bootleg Album

Damon Period
Produced by Damon Edge in Europe, these records features all new musicians and signify a departure from the previous Chrome sound.
Into the Eyes of the Zombie King 1984
The Lyon Concert 1985
Another World 1985
Eternity 1986
Dossiers 1986
Dreaming in Sequence 1987
Live in Germany 1989
Alien Soundtracks II 1989
Liquid Forest 1990
The Clairaudient Syndrome 1994
One Million Eyes 1991
Mission of the Entranced [?]

Helios Period
After Damon's death, Helios Creed reforms Chrome with previous and new members.
Third Seed From the Bud 1996 10" Single
Torque Pound 1997 7" Split Single
Retro Transmission 1997
Tidal Forces 1998
Chrome Flashback/Chrome Live 1999 2 CD Set
Ghost Machine 2002

Posthumous Period
Damon lives! Tapes from the vault allow Damon and
Angel of the Clouds 2002

Compilations
Dossiers II 1989 Various Artists
Terror 1993 Various Artists
Having a Wonderful Time with the Tripods 1995
Having a Wonderful Time in the Juice Drome 1995
Industrial Revolution 1996 Various Artists
Letters to Aliens - M Class West 1997 Various Artists
Schizoid Dimension 1997 Various Artists
Archives of Space 1997 Various Artists
A Tribute...Brian Eno 1997 Various Artists
Area 51 1998 Various Artists
Ultimate Space Rock 1999 Various Artists
Acid Space 1999 Various Artists
Other Side of Pink Floyd 1999 Various Artists
Gothic Industrial DVD 2000 Various Artists
Chrome and Friends 2000 Various Artists
Dual Forces: Chrome & Helios Creed 2006 DVD

The Visitation tracklist
Side I
1. How Many Years too Soon (5:20)
2. Raider (3:55)
3. Return to Zanzibar (3:51)
4. Caroline (3:53)
Side II
1. Riding You (4:58)
2. Kinky Lover (3:31)
3. Sun Control (3:14)
4. My Time to Live (4:18)
5. Memory Cords over the Bay (5:27)

Alien soundtracks
Side A
1. Chromosome Damage (3:42)
2. The Monitors (2:23)
3. All Data Lost (3:22)
4. SS Cygni (3:38)
5. Nova Feedback (5:58)
Side B
1. Pigmies in Zee Park (6:07)
2. Slip it to the Android (4:01)
3. Pharoah Chromium (3:28)
4. ST37 (2:12)
5. Magnetic Dwarf Reptile (3:30)

Half Machine lip moves Side A
1.T.V. as Eyes 2:16
2.Zombie Warfare (Can’t let you down) 5:47
3.March of the Chrome Police (A Cold Clammy Boming) 3:36
4.You’ve been Duplicated 2:37
5.Mondo Anthem 3:30
Side B
1.Half Machine Lip Moves 5:21
2.Astract Nympho (Astract Nymphd on Italian) 3:34
3.Turned Around 1:58
4. Zero Time 3:02
5 Creature Eternal 1:52
6 Critical Mass 2:00




Chrome: Half Machine Lip Moves (1978, Siren)

La materia di base è il garage punk di gente come Stooges e MC5, su questo non ci piove, materia quindi parecchio rumorosa e "sporca". Poi viene la psichedelia che, da buoni californiani anni settanta, non può mancare. Tuttavia il sogno hippie è ormai svanito da tempo e l'era industriale è alla sua massima potenza. Le tastiere e la sezione ritmica marcatamente krauta sono infatti pronte ad inserire fortissime dosi di scorie e radiazioni, creando un'atmosfera apocalittica tutt' altro che peace & love. Le dissonanze, le ritmiche spezzate, i suoni sconnessi sono in totale antitesi alla forma canzone che resta appesa ad un filo sottile e impercettibile in mezzo alle tonnellate di riff hendrixiani e nervosissimi.
Una musica da catastrofe, da fine del mondo (qualcosa di molto più estremo rispetto alla "danza moderna" dei Pere Ubu) ed è forse qui che possiamo trovare il vero embrione della musica industriale futura. Edge e Creed, il duo che compone la sigla Chrome, riesce quindi a distaccarsi totalmente dal passato (pur citandolo) attraverso la lezione space rock dei gruppi tedeschi (Neu! e Can su tutti), quella industrial e "fredda" dei Throbbing Gristle e soprattutto grazie ad una visionarietà fuori dal
comune. Coraggiosi, folli, geniali.

Andrea Fornasari

4 commenti:

Terry ha detto...

grande Romina.....recensione interessante e colma di notizie....chi non conosce questo meritevole gruppo s'incuriosira' .........
un bacio Teresa S.

Anonimo ha detto...

Straordinario e cerebrale atto d'amore per "gli Stooges che suonano i Can nel cyberspazio"...
Anche Damon Edge avrebbe apprezzato, ne sono sicuro.
ALESSANDRO FARO.

Anonimo ha detto...

Senza parole Romy! B R A V A!!!!!!!!!
Fulvio Guidarelli

Anonimo ha detto...

eccezzionale