lunedì 14 febbraio 2011

SHORT REVIEWS - Kinzly & The Kilowatts, “Down Up Down” (2011, Polkadot Rec./GPees Productions /Audioglobe)

Tra Scarlett Johansonn che canta Tom Waits e Carla Bruni. Nella voce la natia Corea. Undici tracce lo-fi registrate per lo più nel salotto di casa con l’aiuto di pochi amici, un piano, un violino e un sintetizzatore. La voce sottile di Kinzly, che taluni oltre Manica avvicinano ad Anthony Hegarty, racconta le sue storie sospese fra ballate ora dolci, come Don’t Shoot, ora adrenaliniche come I read your letter. Beatles e tintinnanti Hollies in We walk for peace, Melanie incontra Suzanne Vega in Watery Air. Tra influenze jazz e profumi classici la filastrocca per ukulele, piano e percussioni di Oahu offre il passo all’interessante Star Gazing, forse il brano più convincente, speziato di Echo & the Bunnymen e/o Stereophonics, che ci lancia in The Future, gradevole gioco beatlesiano pre-”White Album” in salsa minimal. Purtroppo non basta la fisarmonica d’ordinanza a rendere appieno credibile o coinvolgente lo scherzo gitano di The Land of Il. Dopo l’esordio del 2007 l’anglo-coreana torna in veste più intimista, minimale nei suoni, sincera nei contenuti. Un buon lavoro.
Maurizio Galasso

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